Life & Death

di Oblivio
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Life & Death

Introduzione

Era una fredda giornata di Febbraio…di quelle con la neve che scende a piccoli fiocchi bianchi e che, riflettendosi con la luce dell’alba, appaiono leggermente azzurri, quasi a sembrare polvere di stella che si posa dolcemente a terra.
E io stavo lì, fermo, a guardare il cielo, senza un apparente motivo. Pensavo solo a lei, a quando stavamo insieme e ci abbracciavamo, e ci carezzavamo l’uno con l’altra…
Ricordi che ormai sono come una foglia in autunno, che sono destinati ad esistere finchè questa non si stacca dal ramo; in primavera però la foglia ricrescerà…come il ricordo… anch’esso tornerà, più vivo e intenso di prima.
Poi mi destai.
Non che non fossi già sveglio, ma la mia mente era oltre ciò che la ragione umana potesse concepire.
Mi alzai da quella panchina.
Il terreno era gelido e ricoperto da un manto bianco e morbido, e , ad ogni passo, i miei piedi sprofondavano nella neve producendo un suono secco.
Il rumore delle auto, le urla della gente, la piazza del Duomo, erano tutte così uguali, e lo sono tutt’ora.
Non ho mai amato la vita di città, sempre così monotona e noiosa, che regala quei piccoli momenti di gioia, ma anche molti di dolore e sofferenza.
Erano passati ben due anni, ma l'amore è una fiamma incandescente che brucia ogni forma di ragione e il suo ricordo permaneva dentro di me, mi rendeva schiavo dei sentimenti e del senso di colpa.
Era un tetro e piovoso venerdì sera quando Vanessa morì in quell’incidente d’auto; io ero a casa ad aspettarla, avevo bisogno solo di un po’ d’affetto in quel periodo della mia vita. E l’avevo trovata, lei era perfetta.
Lei era l’unica che riusciva a capirmi, quando i nostri sguardi si sfioravano sentivo il cuore battere a mille, avevo capito che era lei quella che cercavo.
Poi mi è stata portata via, e quando lo seppi scoppiai a piangere: era come se la mia vita fosse finita lì, come se fossi morto con lei quella sera.
Quando esalò l’ultimo respiro ero in ospedale con lei; ricordo che lei mi disse - “Il mio cuore sarà col tuo per sempre”. Da quella sera le porto una rosa ogni volta che piango per lei, e succede ogni giorno, perché mi manca davvero.
Il suo ricordo è vivo e presente dentro di me nonostante siano passati due anni.




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