Spero di vedere il mio pilota in faccia, quando la diga avrò varcato

di Homesickness
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Cassia guardò Ky negli occhi, non le sembrava vero, dopo tutto quello che aveva passato.

Lui era lì con lei, ne era valsa la pena, non le importava più della stanchezza, del dolore, della fame; quando lo guardava negli occhi era  a casa.

Quegli occhi le trasmettevano tutto e niente, si sentiva protetta e rassicurata, ma ci vedeva anche il dolore, il dolore di chi ha perso tutto, di chi non può dimenticare.
Quella notte erano blu come il cielo, le stelle venivano riflesse, in quegli occhi c’era l’universo.

Ora anche lei aveva trovato un motivo per cui combattere, dopo aver assaporato la libertà non poteva lasciarla andare , se l’era ripromesso, non poteva più andarsene docile.

“Ti amo Cassia” le sussurrò lui. Le loro labbra si unirono in un bacio pieno di ogni cosa, amore, passione fiducia.

“Ti amo anche io Ky”

Ed ora distesi uno vicino all’altro i loro respiri si intrecciarono, si abbandonaro al loro amore.

Più tardi mentre erano abbracciati Ky ruppe il silenzio.

“Sappi che io ti proteggerò sempre, accada quel che accada e se vuoi entrare nell’insorgenza bene, io ti seguirò, so di cosa sono capaci e non ti lascerò sola”

“È l’unica possibilità che abbiamo per essere liberi, per stare assieme”

“Sai che non è così Cassia, potremmo vivere in questi canyon potremmo farcela lo sai”ù

“Non voglio lottare solo per noi Ky”

“Lo so, Cassia, sei forte. Sei tu lo so, ora l’ho capito, sei tu il Pilota.”

“Non è vero Ky”

“Se non lo sarai per l’insorgenza, lo sarai per me. Ti seguirò qualunque cosa accada.”





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