Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di
Masashi Kishimoto,questa storia è stata scritta senza alcuno
scopo di lucro.
Allora, allora, questa è la mia prima ff, ho deciso di
scrivere una storia auto-conclusiva perché volevo prima
verificare se il mio stile di scrittura piaceva a voi lettori.
Ad essere sincera ho già una ff di 6 capitoli pronta nel mio
computerino…vedrò se pubblicarla! Tantissimi
Bacioni a tutti dalla vostra Tochan
Buona lettura !
QUANDO LE CHIEDI DI SPOSARTI?!?!
Passeggiava svogliatamente tra le strade di Konoha, saranno state le 8
del mattino, il passo era lento,le mani dietro la nuca, uno sbadiglio e
poi un altro.
“Forza Shika!”pensava tra sé e
sé” Lo hai promesso!”.
Il sonno purtroppo non lo abbandonava, gli occhi erano socchiusi,il
sole era ormai già alto. “Meglio fumarsi una
sigaretta,magari riesco a svegliarmi”.
Senza accorgersene era arrivato a destinazione, la porta di una piccola
casa si innalzava davanti a lui. Bussò e in poco tempo una
donna lo accolse con un sorriso dolcissimo.
“Buon giorno Shikamaru, stavamo pensando che non avessi
sentito la sveglia!” disse lei facendogli
l’occhilino. “Entra, accomodati, arriva
subito!”
“Grazie Kurenai!”
Entrò imbarazzato nella piccola ma davvero accogliente casa,
fissò il vecchio mobile che c’era in entrata, dove
la donna aveva accuratamente posto una foto di Asuma affiancata da un
vaso di fiori.
“Risa guarda che Shika è arrivato! Se non ti
sbrighi farai tardi!” urlò Kurenai rivolta alla
porta, che dava al corridoio delle camere da letto.
“Arrivo mamma!”
Una bambina alta si e no una metro arrivò
saltellando in salotto, sorrise e disse:”Ciao Shika!Ti piace
il mio nuovo vestitino?! La mamma me lo ha comprato per il primo giorno
all’accademia!”
“Carino” disse il ragazzo visibilmente imbarazzato.
Lei corse verso di lui e gli abbracciò la vita,lui era
diventato tutto rosso, non si sarebbe mai e poi mai abituato agli
slanci d’affetto della bimba.
“Vado a prendere lo zaino e poi partiamo!”.
Risa era davvero la copia vivente della madre,anche se erano
visibili i tratti di Asuma.
Dopo la promessa che Shikamaru aveva fatto al maestro, si era davvero
preso cura sia di Kurenai che della piccola e si era talmente
affezionato a quest’ultima che era arrivato addirittura a
pensare che il bene che un padre vuole alla propria figlia non doveva
essere tanto diverso da quello che lui provava per Risa.
“ Ti sono davvero grata di accompagnare Risa al suo primo
giorno di scuola,lei ci teneva davvero molto.. é
terribilmente affezionata a te”disse la donna mentre guardava
fuori dalla finestra, poi continuò “E anche Asuma
te ne sarebbe riconoscente,sono sicura che lui è davvero
fiero di te,per lui eri come un figlio…”
“Non potrò mai sostituire Asuma” la
interruppe lui “ Ma posso provare a farvi sentire
meno sole” disse il ragazzo con voce triste.
“Già!” disse la donna abbassando lo
sguardo, Shikamaru avrebbe giurato che un velo di lacrime le avesse
annebbiato gli occhi.
“Shikamaru-sensei sono pronta!” la piccola era
ricomparsa sulla porta più agitata ed entusiasta che mai!
Camminavano uno affianco all’altra, mano nella mano.
Sembravano davvero padre e figlia, lui aveva la sigaretta in bocca e
ascoltava la piccola, che esaltata continuava a parlare come se fosse
una macchinetta.
“Dov’è il tuo interruttore? Se non
respiri rischi di morire soffocata!” esordì il
ragazzo all’improvviso.
“Eh? Senti un po’sensei, non avrai litigato con
Ino, vero?sei di pessimo umore!”
“Zitta!”
“Allora è così!!”
urlò Risa trionfante.
“E tu che ne sai delle faccende di noi grandi?”
rispose Shikamaru con tono acido.
“Sono una ragazza!”
“Bambina”
“Comunque, io conosco il motivo per cui tu e Ino litigate
spesso…”
Il ninja rimase zitto un attimo, ispirò il fumo della
sigaretta poi timido ed incuriosito disse: “E…
quale sarebbe?”
La bambina sorrideva, era riuscita ad attirare la sua attenzione, aveva
vinto lei!
“Shika, quando le chiedi di sposarti?!?!?”
Lui era diventato rosso come un peperone, il fumo gli era andato di
traverso
“Coff, coff!” non riusciva più a
respirare, poi con un filo di voce “Ma dico sei impazzita???
All’ età di sei anni cosa ne vuoi
sapere?”
“Sono una ragazza; certe cose le so!”
“Bambina!”
“Comunque, fa come ti ho detto e vedrai che la vostra vita di
coppia prenderà una nuova piega, ah guarda siamo
arrivati!”
“Quando parli così mi ricordi tremendamente
Ino!” rispose il ragazzo facendo la boccaccia mentre guardava
da un’ altra parte, sperando di uscire da quella situazione
imbarazzante.
Lei intanto gli aveva lasciato la mano e si guardava attorno
in cerca di qualche amichetto. Poi pensò che fosse
arrivato il momento di andare.
“Shika vado!..ehm…ti abbasseresti un
attimo?”
Lui ignaro di ciò che avrebbe fatto la piccola si
abbassò e quest’ultima senza che lui se ne
rendesse conto gli stampò un sonoro bacio sulla guancia, poi
gli disse :” O sposi Ino, o sposi me…deciditi
sensei!”
Con il volto arrossato ne se andò, poi da lontano
urlò:“Ti prego Shika ricordati di venirmi a
prendere…non addormentarti in qualche prato mentre osservi
il cielo!” ed intanto sventolava la piccola mano in segno di
saluto.
Lui un po’ commosso, rispose al saluto, si voltò e
pensò tra sé e sé
“La mia piccola inizia a crescere!” si
grattò imbarazzato la testa, poi
continuò:“Adesso vado da Ino a farmi
perdonare!”
Ecco, ecco, qualcosa di semplice ma estremamente dolce, fatemi sapere
cosa ne pensate! Kiss kiss
La vostra Tochan prende il volo e se ne va!
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