"Grazie mille, amico mio!"
Ezio afferrò l'ultimo congegno realizzato da Leonardo, e dopo un paio di prove era già uscito, solo abozzando un saluto al suo amico artista e meccanico.
Qualche giorno dopo era tornato, in cerca di qualche altro aggeggio capace di salvargli la pelle.
Ancora.
"Non preoccuparti, Ezio. Ormai sono a conoscenza del fatto che le tue visite non sono solo di cortesia!" esclamò Leonardo, sorridente, ma lacerato internamente dal sentirsi così palesemente usato.
Costruì quanto richiesto in un batter d'occhio. O almeno così gli parve, ma notò che Ezio si era addormentato. Di nuovo.
"Davvero ci metto sempre così tanto tempo? Ad ogni modo, sarebbe carino se si interessasse almeno della costruzione..." sussurrò.
"Ezio, è pronta." lo scosse per farlo svegliare.
Ezio lo fissò per qualche secondo, e quando riuscì a connettere i suoi pensieri, realizzò quale enorme aiuto gli era appena stato fornito.
"Leonardo, non so davvero come ringraziarti. Sei un amico."
Lo abbracciò con vigore, con gran sorpresa di Leonardo.
Si rallegrò: quell'abbraccio valeva tutte le armi del Mondo.
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