all'uscita di scuola
All’uscita di scuola
“Buongiorno, ragazze!”
Una ragazza sui sedici anni con lunghi capelli fiammanti con indosso
jeans scuri e una maglietta bianca raggiunge le sue compagne di classe, che si
sono raggruppate vicino alle scale che conducono all’entrata della scuola, il
Liceo Webster di Londra.
Ragazzi e ragazze colorano il piccolo cortile con le loro borse
colorate e felpe griffate ultimo modello.
“Ciao” Ricambiano loro, ritornando poi ad occuparsi del loro discorso
sulla nuova canzone di Avril Lavigne.
“Oh, ciao Ginny!” La saluta una
ragazza, con i capelli castani e ricci, correndole incontro dall’altra parte
del cortile e sorridendo.
Ginny Weasley ricambia il saluto con un piccolo ma intenso sorriso.
“Ciao, si si, io e te dobbiamo parlare un po’…” esclama con aria furba, afferrando la sua
migliore amica, di un anno più grande di lei, per il braccio destro e conducendola lontano
da orecchie indiscrete.
La ragazza sembra imbarazzata, e cerca di affievolire la presa.
“Su, Ginny, cosa vuoi che sia..”
“Cosa? Hermione, insomma, tu e mio fratello dopo anni che vi
rincorrete uscite insieme, e lui ritorna a casa alle due e mezzo con un’aria
stralunata, e mi vieni a dire “Che cosa vuoi che sia?”? Ma sei pazza?” dice,
infervorata, per poi aggiungere un curioso: “Voglio sapere tutto per filo e per
segno…!”
Si scambiano uno sguardo complice, che solo loro due sanno eguagliare.
“Dai, Gin…”
“Niente dai, punto e basta…”
“Ok, ok” si arrende Hermione, facendo notare che nonostante le
proteste muore dalla voglia di raccontarle
tutto.
“Cioè… Sono senza parole… Ron, mio fratello, quello che arrossisce
solo se gli dici che con i capelli un po’ più corti sembra meno demente, ti ha
portato fuori a cena al “Love Garden” per poi portarti sulla spiaggia a
guardare le stelle, baciandoti dopo
averti rivelato i suoi sentimenti…?”
Ginny è senza parole, non ci crede. Quello decisamente non è Ronald,
suo fratello maggiore di un anno, famoso per la sua timidezza e goffaggine in
fatto di ragazze.
“Beh, si” risponde Hermione, nascondendo a stento un’espressione
sognante.
Ginny fa finta di svenire.
“E allora che aspetti? Va da lui, scema! Fa capire al mondo che
quell’idiota almeno una cosa buona in diciassette anni l’ha fatta…” sghignazza
maliziosa, spingendola verso Ron che la sta raggiugendo.
“Si, ora vado, vado! Ci vediamo all’una, all’uscita!” la saluta la sua
migliore amica, dopo averle scoccato un rapido bacio sulla guancia, dirigendosi
verso il suo ragazzo da nemmeno dodici ore.
“Dai, però, sono
carinissimi insieme…” pensa Ginny, mentre sale la scalinata che conduce alla
sua classe.
“Ehi, Gin! Sapessi…”
Una ragazza dai capelli biondi e lunghi con un’espressione sognante
attira la sua attenzione. Si gira.
“Oh, ciao, Luna!” la saluta, fermandosi per aspettare che l’amica la
raggiunga.
“Cosa è successo?”
“Oh, beh, pochi minuti fa Neville mi ha invitato ad uscire…!” rivela
Luna emozionata, reprimendo a stento l’impulso di saltellare.
Ginny si aggiunge ai suoi “Festeggiamenti”.
“Wow, Luna! Mi fa piacere…”
Ma si accorge di parlare al nulla, perché Luna ora è vicina ad
Hermione pochi passi da lei, senza capire che è con il suo ragazzo e che preferirebbe
non essere disturbata.
Che bello. Che bello l’amore.
Un sentimento così incredibile,
capace di trasformare le persone, inducendole a fare qualcosa che non hanno mai
fatto prima…
E lei? Perché lei non è come le sue amiche, felice di vedersi con un
ragazzo?
Semplice: perché solo una volta ha provato quel sentimento, e lo prova
ancora, ma…
“Ginny, ti devo
dire una cosa…”
Harry, il suo
ragazzo, la guardava seriamente. Quegli occhi di un verde intenso erano pieni
di tristezza e serietà.
Ginny era impaurita.
Cosa mai le doveva dire di così serio?
“Dimmi, Harry…”
“Ginny, mi
dispiace ma… Dobbiamo smettere di vederci. Forse ho rintracciato i miei genitori,
quelli dell’orfanatrofio mi hanno dato le giuste indicazioni. Dovrò partire per l’Olanda tra qualche giorno.”
Ginny non ci
credeva. Da una parte- una piccolissima parte doveva ammetterlo- era contenta…
Harry da piccolo era stato abbandonato in un orfanatrofio e i suoi genitori
biologici erano dovuti scappare a causa di alcuni problemi, ed era cresciuto
così, da solo in quel
triste orfanatrofio cercando la verità, invano. Ma dall’altra parte, insomma! Sarebbe
partito per chissà quanto tempo… E la stava per lasciare.
Lui, Harry, che
ammirava segretamente da quando aveva poco più di dieci anni, da quando andava
a scuola con Ron… Poi quell’ammirazione era mutata, trasformansi in vero e
proprio amore….
Fu così che disse con un nodo in gola: “Harry, va bene,
sapevo che sarebbe successo alla fine… Ma quando tornerai?”
“Non lo so. Potrebbe
volerci un mese quanto due anni…”
Da quel momento è passato un anno.
Ha ricevuto qualche lettera all’inizio, ma ormai sono più di sei mesi
che non ha sue notizie. Ormai non ha più
la forza nemmeno di chiamarlo…
Eppure, durante il giorno, il suo pensiero è l’unica cosa che gli dà
la forza di guardare avanti, di pensare al suo futuro, sperando di rincontrarlo
prima o poi…
“Bene, ragazzi, aprite il libro a pagine 153…” la voce dell’insegnante
di chimica la raggiunge come da molto lontano.
Sbuffando, Ginny prende il libro e apre a pagina 153, pensando a ben
altro durante la spiegazione...
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Il suono della campanella che annuncia la fine della quinta ora sembra
risvegliare la classe, che senza nemmeno terminare di scrivere l’assegno sul
diario, pochi secondo dopo quel fatidico annuncio è già fuori l’aula, ignorando
gli avvisi dell’insegnate di letteratura.
E così un’altra
settimana scolastica è terminata, e Ginny come al solito quella sera uscirà in compagnia
delle sue amiche single. Anche Hermione ora è fidanzata, e di sicuro sarebbe
uscita con Ron… Che tristezza.
Continuando a sbuffare, Ginny esce dall’aula per ultima, pensando a
cosa avrebbe indossato quella sera tanto per distrarsi.
Sorpassa velocemente alcuni gruppi di studenti chiacchieroni e si
ritrova nel cortile.
Saluta distrattamente alcune amiche e incrocia lo sguardo di Hermione,
abbracciata a Ron. Malvolentieri, si allontana dalle sue braccia e la raggiunge
correndo.
“Ginny, Ginny…. E’ incredibile, muoviti, esci fuori, c’è….”
Ginny la guarda sospettosa.
“Hermione cosa…?”
Ma Hermione è già lontana, di nuovo tra le braccia del suo ragazzo.
“Bah…!”
Un po’ curiosa, esce fuori dal cancello della scuola, fa per
attraversare la strada. Ma…
Il fiato le si mozza in gola, lo stomaco si attorciglia, si stropiccia
gli occhi…
E’ impossibile…
Meraviglioso, con i suoi capelli spettinati e gli occhiali da sole, il
fisico scolpito nella camicia verde, le sorride.
Harry è lì, di fronte a
lei.
Apre le braccia, come ad invitarla a correre verso di lui.
Ginny rimane immobile, non ci vuole credere, le sembra un miraggio.
Allora non l’ha dimenticata, no, l’ha aspettata…
Come ha sognato per mesi e mesi, gli corre incontro, correndo,
infischiandosene di un’auto che per un pelo non la investe.
E’ il suo sogno, si è avverato.
Lacrime di gioia le rigano il viso, mentre riesce a pronunciare solo uno
strozzato: “Harry, oh, Harry…”
Harry le alza il mento con una mano, fissandola dritto negli occhi.
“Ginny, sono tornato. Ora sono qui, e nessuno potrà mai separarci.”
Ginny annuisce, cercando di scacciare le lacrime mentre lui si china
su di lei per baciarla.
Qualche minuto dopo, si ritrovano a guardarsi nuovamente negli occhi.
“Ma, i tuoi genitori, li hai trovati?” chiede Ginny, accarezzandogli
quei capelli che ama tanto.
L’espressione di Harry si tramuta in una un po’ triste.
“No, cioè… Ho scoperto che sono morti tre anni fa” rivela, malinconico.
Ginny rimane sbalordita.
“Oh, Harry, mi dispiace…”
Harry le copre le labbra con l’indice.
“Shh, zitta, stai tranquilla… Ora la mia famiglia sei tu” dichiara,
accarezzandole il viso.
“Oh, Harry” sono le uniche parole che, come poco prima, riesce a
pronunciare, stringendosi tra le sue braccia.
Rimangono così per chissà
quanto tempo, premeditando la gioia di essere di nuovo insieme… Beh, e poi,
finalmente, Ginny quella sera non avrebbe fatto compagnia alle sue amiche
single, aveva un futuro da costruire con il ragazzo dei suoi sogni….
Allora, cosa ne pensate? L’ispirazione per questa piccola one-shot su
una delle mie coppie preferite mi è venuta qualche giorno fa durante l’ora di
matematica, ovviamente ^^ e così ho deciso di
provare a scriverla… Lo so, non è niente di speciale, ma aspetto il vostro
giudizio. Spero che vi sia piaciuta, fatemi
sapere! La vostra milly92.
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