Compagni di stanza
I corridoi della Wammy's
sembrano un complicato labirinto.
File e file di lussuose porte si susseguono, e io sto attento a non
perdermi,
seguendo i numeri sugli stipiti, e finalmente il quindici fa capolino un paio di porte
più in là, e, con le chiavi
in mano, comincio già
ad immaginare le
ore di studio che mi attendono, nella più
completa pace e tranquillità, senza il minimo
disturbo; avrò la
possibilità di dare il meglio di me.
Sospiro felice, mentre
infilo le chiavi nella toppa e apro
la porta.
Festoni, coriandoli e
soprattutto una coltre di fumo,
rischiano di mandarmi in coma irreversibile.
"Te lo avevo detto Near
che non ti avrei fatto occupare
il letto in alto quest'anno".
"Non ho mai detto di
volerlo occupare"
La prima voce è
vittoriosa, la seconda, atona. Riesco a
immaginare la delusione che quest'ultima ha appena dato alla prima,
tuttavia,
non riesco a dare un volto nitido a esse, a causa del fumo sempre
più denso.
"Matt, ti avevo chiesto
d'andare a fumare fuori, sai
che detesto la puzza che emetti mista all'odore della mia marmellata..."
"E io ho deciso
d'ignorarti Beyond, e poi la marmellata
non fa odore".
"Ritira ció che
hai detto ros..."
"Sì,
sì, bravi, ora non litigate e non aprite quella
finestra, se no si gela". Dice di nuovo la prima voce.
"Tecnicamente non
c'è freddo, sei tu che metti abiti
troppo scollati per questa temperatura".
"Taci River, ehi Beyond,
ti avevo detto di non aprire
la finestra!"
"Non voglio rischiare di
morire soffocato, Mello".
Una folata di vento, e
finalmente il fumo comincia a diradarsi,
permettendomi di vedere i quattro interlocutori. Mi rendo conto
soltanto adesso
d'avere i polmoni in fiamme e gli occhi lacrimanti.
"Ehi ragazzi, abbiamo
visite". La ciminiera umana
m'indica, ma non ci faccio attenzione perché inizio a
tossire talmente forte da
piegarmi in due.
"Cosa ci fate nella mia
stanza?" Riesco a chiedere
tra un colpo di tosse e un altro.
"Oh, che carino, la sua
stanza!" Alzo lo sguardo
verso il ragazzo che ha appena parlato e rimango perplesso.
La voce è senza
alcun dubbio maschile, ma la figura avvolta
in abiti di pelle succinti, dagli occhi di ghiaccio, che mi fissa con
fare
irritato, è sicuramente femminile, o forse no...
Lo guardo confuso e
aggrotto la fronte, all'apparenza non
sembra affatto un travestito.
Il rosso scoppia a ridere
d'innanzi la mia faccia
stralunata. "Poveretto, Mello prova a capire, è nuovo,
potevi vestirti
come la gente normale".
Il biondo lancia
un'occhiataccia al rosso ma questi continua
imperterrito. "Almeno avresti potuto indossare la divisa scolastica,
avremmo avuto più tempo per preparare il nostro coinquilino
psicologicamente al
tuo guardaroba". Ora ulula dalle risate.
"Taci Matt!" Mello ha
preso a guardarlo in
cagnesco, sembra che voglia azzannarlo, ma io non li ascolto, sono
rimasto
fermo alla parola coinquilino, sto cercando di trovarvi un significato
diverso
da quello che le si dà abitualmente, ma non ci riesco, e mi
ritrovo a respirare
affannosamente, senza un minimo di saliva in bocca.
Cosa vuole dire questo
qui? Che sarò costretto a coabitare
con questi individui per un intero anno scolastico? In questo caos di
stanza?
No, no, ci dev'essere stato un errore, mi hanno detto che avrei avuto
una
stanza speciale per via delle mie doti, e non che sarei finito in...
in... in
un porcile!
Faticosamente riesco a
riprendere il controllo su me stesso
e faccio un lieve inchino. "Piacere di conoscervi, sono Light
Yagami".
"Piacere mio, Light Yagami
io sono Nate River".
Sposto lo sguardo
sull'albino, seduto sul letto in basso,
intento a sistemare la sua roba nei cassetti accanto, impostando sul
mio volto
un sorriso cortese.
"Mail Jeevas". Dice il
rosso alzando una mano in
segno di saluto.
"Beh, noi ci siamo
già presentati". Beyond afferra
il mio bagaglio e lo porta all'interno della stanza per poi sparire
assieme ad
esso dietro una porta.
Non provo nemmeno ad
obiettare, sono troppo occupato a
raccogliere i cocci dei miei sogni infranti, con un sorriso da ebete
stampato
in faccia.
"Io ti dirò il
mio nome soltanto se riuscirai a
sopravvivere qui dentro per le prossime tre settimane". Dice quello che
ho
capito essere IL biondo portandosi una ciocca di capelli dietro
l'orecchio.
"E com'è che ti
dovrebbe chiamare fino ad allora
fratello?" Matt anticipa la mia domanda, irritandomi non poco, ma
continuo
a non darlo a vedere.
Mello ci pensa su e infine
annuncia. "Può scegliere.
Gli propongo tre opzioni: la prima, mi può chiamare padrone,
la seconda, può
non chiamarmi affatto, e la terza, grande maestro".
"Oppure ce n'è
anche una quarta". Aggiungo
sorridendo sotto i baffi. "Wendy".
Ah se solo gli sguardi
potessero uccidere! Sono sicuro che a
quest'ora mi ritroverei sotto tre metri di terra.
"Comunque sia..." dico
stringendomi nelle braccia.
"Sono sicuro che qui ci deve essere stato un errore, ad avvallare la
mia
tesi sussiste il fatto che in questa stanza vi sono solo tre letti".
Dico
cercando d'ignorare con tutto me stesso la porta dietro la quale e
appena
riapparso Beyond.
"Ogni camera è
un bilocale". Mi dice l'albino
spazzando via quel che restava ancora da raccogliere dei cocci dei miei
sogni.
E ora cosa mi resta in mano se non un bene e amato nulla?
"Sta tranquillo ". Mi dice
Beyond tirando un pugno
scherzoso sulla spalla di Matt. "Non avrai questo narcotrafficante in
camera, condividerò io la stanza con te". Annuisco
sorridendo lievemente e
aprendo la porta.
Come la camera precedente,
anche questa è spaziosa, due
letti, posti uno a fianco all'altro, hanno accanto due scrivanie, con
tanto di
lampada e portatili. La finestra è aperta, e finalmente
posso rilassarmi un
po'.
"Non fare caso a Mello, fa
così con tutti i nuovi
arrivati". Dice il ragazzo andando a sedersi sul letto.
"Avrà seri
problemi". Dico cominciando a sistemare
le mie cose nei cassetti.
Beyond resta per un po' in
silenzio, e ciò mi va bene,
l'astenersi dal parlare non è mai stato un problema per me,
anzi, mi trovo
ancora più al mio agio così.
"Ti devi fare i miei
più sinceri complimenti".
Dopo un paio di minuti di pace assoluta il moro riprende a parlare.
"Sono
ben pochi coloro che vengono ammessi alla Wammy's provenienti da
normali
istituti scolastici, devi avere un qi considerevole per essere entrato
qui,
ennesima riprova è il fatto che tu sia stato reclutato tra i
migliori".
"I migliori?" Chiedo
inarcando un sopracciglio,
l'unico essere umano presente in quella stanza ad essermi sembrato
degno di
questo istituto, era quello che chiamasi Nate River.
Beyond annuisce convinto.
"Io, Matt, Mello e Near siamo
indiscutibilmente i migliori di questo istituto. Il più
competitivo è
certamente Mello, quindi sta attento a non entrare in competizione con
lui,
finirai in una lotta senza fine, destinata a durare fino al giorno del
giudizio,
un po' com'è capitato a River".
Annuisce fiero di
sé, per il suo consiglio e poi si siede,
scrutandomi attentamente.
Lo guardo di sfuggita,
è alquanto imbarazzante questo suo
comportamento e m'infastidisce non poco, detesto quando invadono i miei
spazi.
"E i professori?" Chiedo
sperando che la smetta di
fissarmi ancora così e che si cimenti in una dettagliata
descrizione della
gente del luogo, ma lui si limita a fare spallucce.
"Ogni professore
è all'altezza di questa scuola, per
quanto ognuno di questi possa apparire strambo".
Inarco un sopracciglio a
queste parole e porto la mia
attenzione su di lui.
Il ragazzo sembra
soddisfatto di sé e continua. "Beh,
più che strambo, credo che il termine adatto sia
particolare. Sì, ognuno ha i
suoi metodi d'insegnamento, vedrai..." sul volto del ragazzo si disegna
un
ghigno mentre gli occhi rossi luccicano malevoli.
Quell'espressione mi mette
i brividi, ma quasi subito mi
riscuoto, che razza di pensieri mi vengono in mente? Saranno
sicuramente dovuti
alla stanchezza dettata dal viaggio.
"E di Mello e Near che mi
dici? Mi sembrano gli
opposti..."
Beyond scuote la testa e
sorride. "Near è..." si
ferma pensandoci su "Near". Dice infine. "Solo un nano albino
apatico e privo d'emozioni, il comportamento che ha tenuto in camera
non era
dovuto a te, lui è sempre così. Mentre Matt non
è un cattivo ragazzo, a patto
che abbia le sue venti sigarette all'ora, altrimenti si salvi chi
può!"
Dice in tono melodrammatico portandosi le mani ai capelli.
Ok, quindi ricapitolando,
sarò costretto a convivere con un
pinguino, un ragazzo che sembra essere costantemente in crisi
premestruale, uno
spazzacamini e un'inquietante compagno di stanza dagli occhi rossi.
Bene, peggio di
così non potrebbe andare!
Sbuffo ad alta voce per
poi sbadigliare e stiracchiarmi.
"Beyond, sei stato davvero gentilissimo a darmi tutte queste
informazioni,
seguirò i tuoi consigli. Ma se non ti dispiace, ho un
programma da seguire
oggi, quindi vorrei riposarmi un po'".
Il moro mi guarda
pensieroso, grattandosi il mento per poi
sogghignare. "Va bene figliuolo, spero ti troverai bene qui" .
"Sarà
sicuramente così ne sono sicuro". Mi
appoggio sul letto, mentre B esce dalla stanza.
"Beh," dico a voce alta
con la testa affondata nel
cuscino. "Sarà un anno molto lungo".
"Ragazzi". Disse Beyond
guardando il trio e
sciabolando un paio di volte le sopracciglia. "Indovinate un po',
Yagami
sta dormendo e..." detto questo mostrò un agenda nera che
teneva
saldamente tra le mani. "Ha una giornata piena d'impegni".
Matt e Mello risero di
gusto, mentre Near sospirò
osservandoli, con un sorriso ben nascosto però.
Dio solo sapeva quali pene
dell'inferno avrebbe dovuto
sopportare Light Yagami.
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