Memories

di dilpa93
(/viewuser.php?uid=111907)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

-Memories-

L’aveva allontanata leggendo lo sconcerto nei suoi occhi e guardandola correre via immersa nello scintillio del suo body sotto le luci della palestra.
Aveva passato le mani tra i corti capelli biondi maledicendosi per quanto successo, e condannando se stesso per i pensieri che gli avevano -e che tutt’ora gli stavano- attraversando la mente. L’avrebbe voluta stringere, sentendo sotto i polpastrelli la sua schiena lasciata nuda, accarezzare il suo collo con le labbra, sentire le sue mani sfiorarlo. Possederla in quel desiderio che aveva cercato di reprimere per quanto riprovevole e sbagliato fosse, e per un istante, quando si era sporta verso di lui e la sua bocca si era schiusa sulla sua, la sua integrità morale aveva vacillato.
Un brivido lo attraversava ogni qualvolta era costretto ad alzarle il mento o ad aiutarla a stendere le braccia nel tentativo di rendere i suoi movimenti più aggraziati.
Per lui Payson non era una ragazzina, ma una donna che si stava formando e stava cambiando se stessa per poter raggiungere il suo sogno, quello stesso sogno che lui era riuscito a stringere, e di cui la medaglia d’oro che le aveva dato era simbolo. Tuttavia sapeva bene quanto quello fosse sbagliato, e quanto i suoi sentimenti e le sue azioni avessero contribuito, nel tempo, a creare in lei -e in parte anche in sè- l’illusione che sarebbe potuto nascere qualcosa di concreto.
Quasi si era sentito sollevato quando, in seguito alla venuta allo scoperto dell’accaduto, era stato costretto a lasciare la Rock, nonostante questo lo avesse portato in quel bar in Romania.
Certo era che, mentre ripensava a questi avvenimenti asciugando accuratamente i bicchieri tra un cliente e l’altro, Sasha Belov non si sarebbe mai immaginato di veder entrare proprio lei da quella porta, l’angelo biondo che lo perseguitava ogni singola notte nei suoi sogni.
 
 



Diletta's coroner:
Grazie per aver letto questa mia breve 'riflessione' sul bacio Sash-Payson.
Buona serata




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1680174