Il tuo
mondo cade a pezzi, sempre più velocemente, sempre
più dolorosamente
e tu rimani a guardare
quello che stai perdendo, ciò che ti viene portato via,
cadere in un buio
baratro pensando a tutto quello che avresti potuto fare per metterti in
salvo.
La
realtà è che tu non vuoi salvarti, non vuoi
nulla,
nemmeno sopravvivere.
Ti strapperanno
il cuore,
ti sconvolgeranno la mente, conoscerai il dolore per ciò che
è realmente
e tu non ti opporrai, hai smesso da
tempo di farlo ed ora non ti resta che l’attesa.
È
colpa sua, solo sua.
Ti ha
attirata in quella trappola con false promesse, davvero
un classico e tu, come da manuale, ti sei fidata.
Tu
sacrificavi te stessa, litigavi con chiunque ti rivolgeva
la parola
e mentivi per lui.
Gli
davi tutto ed ancora lo fai, imperterrita, anche con il
sapore di ferro in bocca, una sensazione di bagnato sulle mani, un
odore
pungente nell’aria e le sue urla nella tua testa.
Più
vicina ai peccati, abbracciata ai tuoi demoni. Sposali,
amali, sii fedele perché loro sono
tutto ciò che ti rimarrà.
I tuoi
incubi ti mangeranno viva. Il tuo amore è la tua
malattia, è qualcosa di velenoso che ti ucciderà.
Potresti
morire per un’infinità di cose attualmente e non
ti
va di fuggire davanti a nessuna di queste, forse perché sei
troppo pigra, o
magari per orgoglio, più probabilmente per un insieme di
più ragioni.
È
vero, i tuoi peccati, il tuo amore, la tua fede, le tue
credenze, tutto ciò ti ucciderà ma non lo
rinnegherai mai.
Non
avresti buttato via niente di lui e speri tanto che lui
ti fosse riconoscente... e d’altra parte l’avevi
sentito dire così tante volte:
del maiale non si butta via niente.
Quindi
non getterai via i suoi di scarti e se proprio dovrai
essere annientata ti abbandonerai al
tuo
destino cibandoti di lui.
Golosità, lussuria
L’avresti divorato e ne avresti goduto così tanto
da non saper più distinguere
il piacere dal dolore.
Accidia
Non
avresti comunque fatto mai nulla per cambiare il vostro
destino, mai.
Ferma,
immobile come il suo corpo.
Ira, avarizia
E
l’avresti odiato con tutta te stessa, continuando a
distruggere tutto con rabbia.
Tagliare
le parti più buone, cucinare ad arte quelle meno
gustose, mangiare tutto, mettere da parte tutto senza mai buttare via
niente,
accumulare e accumulare parti della sua carne; strapparle e tenerle
tanto
strette da far credere che non siano più sue.
Superbia, Invidia
E alla
fine guarderai le sue ossa, il pavimento coperto di
sangue, gli schizzi sui muri e sui vestiti e ti sentirai
così orgogliosa di
quella tua opera d’arte e invidierai così tanto il
suo riposo.
Il tuo
coltello preferito si infilerà senza
troppa difficoltà nel tuo stomaco e i
tuoi vestiti si tingeranno nuovamente di rosso.
Sarà
un giorno di festa perché i demoni avranno la tua
anima e tu sei abbastanza corrotta da sentirti orgogliosa di avere
un’anima
così succulenta e abbastanza folle da essere invidiosa anche
di un cadavere.
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