Un
ringraziamento ben
accetto
La battaglia
contro Luxus era ormai finita da qualche settimana e
la vita a Fairy Tail trascorreva come al solito: Natsu e Gray stavano
facendo a botte, ovviamente non erano gli unici, ma erano di sicuro i
più scalmanati. Sedute ad un tavolo poco lontano dalla
rissa, Lucy,
Levy e Cana stavano chiacchierando.
“Quindi
Juvia si riprenderà in fretta?” chiese Lucy.
“Già,
a quanto pare non erano ferite gravi” spiegò
sorridendo Cana.
“Meno
male, sono così sollevata... era per questo che non
bevevi molto ultimamente?” gli domandò Lucy.
“Eh eh
mi hai beccata. Sono in debito con lei perciò voglio
poterla ringraziare senza stenderla con l'odore di alcool”. A
quella frase risero tutte e tre. “Ma cambiando argomento...
Levy?”
Cana
guardò la piccola fatina dai capelli blu con un sorrisetto
ambiguo.
“Sì,
Cana?” Levy si sentiva a disagio nel vedere quel
sorrisetto, non prometteva nulla di buono.
“Mi
è giunta voce che tu e quell'ammasso di acciaio abbiate
stretto amicizia...” Lucy guardò l'amica dai
capelli blu con aria
curiosa.
Levy
arrossì “Di... di cosa parli?”
Cana
allargò quel sorriso “Oh ma lo sai di cosa parlo,
molti
membri della gilda mi hanno detto che Gajeel ti ha protetta da Luxus
e che dopo la battaglia tu lo hai trasportato in infermeria”.
“E...
e questo cosa significa scusa? L'ho soltanto aiutato!”
“Ah
questo lo vedo... ma Mira mi ha confessato che, mentre
Gajeel dormiva beatamente nel letto dell'infermeria, tu ti sei
avvicinata furtivamente a lui e gli hai dato un bacetto sulla guancia
dicendogli 'Grazie Gajeel'”.
“Eh?
Ma come ha fatto a veder...!!!” si tappò la bocca
con
una mano, ma ormai la copertura era saltata.
Lucy la
guardò a bocca aperta “E' davvero andata
così
Levy-chan?”
La piccola
fatina arrossì ancora di più “Beh non
lo avevo
ancora ringraziato per avermi salvato e...” vide gli sguardi
curiosi delle amiche “G... guardate che non è come
sembra!”
Cana
ridacchiò “Certo certo... oh Gajeel
ciao!”
Levy si
girò di scatto ma non vide nessuno, sentì dietro
le
risate di Cana.
“Non
è divertente Cana!” sbuffò Levy.
“Ok ok
scusami, non lo faccio più... ah?” si
bloccò di
scatto vedendo chi c'era dietro Levy, anche Lucy rimase bloccata
senza proferire parola.
Levy le domando
“Che succede? Ah ho capito è un altro scherzo.
Tanto non ci casco più, so che quel gradasso di Gajeel non
è dietro
di me!”
“Gradasso
eh?” sibilò una voce maschile alle sue spalle.
Levy
sussultò e girandosi lentamente, vide proprio Gajeel che
torreggiava su di lei. Lui la guardò con un ghigno e si
allontanò
poco dopo a passo lento. Levy si rimise seduta e posò la
testa sul
tavolo maledicendosi.
“Aaaaaaaaaaaahhhh...
che figuraccia...”
Cana
cercò di consolarla ma sembrava impossibile. Fu Lucy ad
avere l'idea.
“Perché
non lo segui e ti scusi?”
Cana la
guardò allibita “Seguirlo? Ma sei pazza?
Già l'ha
picchiata una volta, vuoi concedergli il bis?”
Levy si
alzò di scatto “Farò
così!”
A nulla valsero
le proteste di Cana e dopo aver chiesto
l'indirizzo di Gajeel a Mira, si incamminò verso la dimora
del
dragon slayer “Per fortuna Jet e Droy sono a casa col
raffreddore,
se no non avrei mai potuto fare questo”.
Arrivò
pochi minuti dopo alla casa di Gajeel: era una piccola a
casa a due piani, non era nuova ma era tenuta molto bene. Si fece
coraggio e bussò un paio di volte, attese qualche secondo,
dopodiché
la porta si aprì e davanti a lei comparve Gajeel. Levy
rimase
scioccata nel vederlo a petto nudo, a dire il vero, era scioccata di
vederlo solo con un paio di pantaloncini corti, coperti anch'essi di
piercing. Lo fissò imbambolata per qualche secondo
finché Gajeel
non ruppe il silenzio.
“Si
può sapere cosa vuoi, gamberetto?”
“Ah
ecco... ehm... ero venuta a ringraziarti...”
Il mago la
guardò sorpreso “Perchè dovresti
ringraziarmi?”
“Beh
per diverse cose... ad esempio...” iniziò Levy ma
fu
interrotta dal mago.
“Senti
non mi va proprio di ascoltarti in piedi. Vuoi entrare?”
Il cuore di Levy
perse un colpo “Cosa... entrare?”
“Che
c'è, ti disturba?”
“No no
no per niente... allora.... permesso...” ed entrò
in
quella casa non sapendo che quella sarebbe stata la prima di molte
volte.
La casa
all'interno era molto diversa da come se l'era immaginata
Levy. Era composta da un totale di 8 stanze, 4 per piano; due di esse
erano piene di oggetti di ferro, due erano camere da letto, e poi
c'erano: una cucina, un soggiorno, un bagno parecchio grande e uno
sgabuzzino. Rimase sorpresa nel vedere una piccola libreria nel
soggiorno.
“Non
sapevo che ti piacesse leggere...”
“Infatti
non mi piace, ma quella libreria c'era già quando sono
arrivato e non so cosa farmene”.
“Ah...”
Levy pensò che probabilmente l'avrebbe usata come
manichino da allenamento.
Si sedettero sul
divano nel soggiorno. Levy era parecchio nervosa,
lei era venuta per ringraziare e basta, credeva che sarebbe stata una
cosa da pochi secondi e, invece, ora era in casa del ragazzo che
doveva ringraziare. Si girò verso di lui e lo
fissò per qualche
istante. Non lo aveva mai guardato così da vicino e
così bene, di
solito se erano vicini era perché c'era un combattimento o
simili.
“Allora?
Per cosa dovresti ringraziarmi?”
“Beh,
principalmente per avermi protetta dal fulmine di Luxus e
poi per averci aiutato a sconfiggerlo”.
“Tsk,
non c'è bisogno di ringraziarmi... e poi io sono un
gradasso perciò...” Gajeel guardò Levy,
non voleva perdersi la
sua reazione che non tardò ad arrivare. La ragazza
arrossì
completamente.
“No
io... non volevo dire quelle cose... è che...”ma
cosa le
prendeva? Perché era così nervosa? Stava
semplicemente parlando con
un ragazzo, eppure, non riusciva a pensare lucidamente, in
più il
suo cuore batteva molto velocemente. Cosa le prendeva? Tutti quei
pensieri non le fecero notare che il volto di Gajeel si era
avvicinato parecchio al suo.
“Ehi
nana tutto a posto?”
Levy emise un
gridolino acutissimo e fece un piccolo balzo sul
divano. “Ehm... ehm...” Stava completamente
fondendo, non
riusciva a riconoscersi in quella situazione.
“Ehi
ma che ti prende nana? Non stai bene?”
“No
sto bene, ma il fatto è che...”
Solo in quel
momento si accorse che i loro volti erano molto
vicini... troppo vicini, e solo in quel momento capì la
causa del
suo strano comportamento: era Gajeel, era quel mago a renderla
così
nervosa, ma il fatto che i loro volti fossero così vicini,
la faceva
sentire stranamente calma. Guardò negli occhi il mago e
capì di
essersi innamorata di Gajeel.
-Buffo...-
pensò -... tra tutti i maghi possibili, mi sono
innamorata del più improbabile, proprio lui che qualche
tempo fa mi
aveva picchiata ed umiliata-.
Gajeel la
guardava con fare curioso, si era leggermente calmata ma
aveva ancora uno sguardo sognante. Levy, dal canto suo, decise di
provare una pazzia, mise le mani sul volto di Gajeel e in un sussurro
gli disse “Scusa.” e lui “Uh? Per
cosa...?”
La frase venne
mangiata da un bacio, Levy premette le sue labbra
su quelle fredde di Gajeel e sentì il suo cuore calmarsi,
forse il
fatto di essere così vicina alla persona amata la faceva
sentire al
sicuro; aprì leggermente un occhio e vide la mano di Gajeel
avvicinarsi velocemente alla sua faccia. -Ecco, ora è
finita.- ma
non fu così, perché la mano di Gajeel era
sì andata verso di lei,
ma non voleva allontanarla, anzi voleva tenersela ancora più
vicina.
Capendo di non essere rifiutata, Levy si aggrappò al collo
di lui e
sdraiandosi di schiena sul divano lo portò con
sé. La mancanza di
ossigeno li costrinse a staccare le labbra.
“Eh eh
eh...” ridacchiò Gajeel “... sei
parecchio
focosa...”
“Ah...
ah... Gajeel” sussurrò Levy.
“...
mi piace!” detto questo il mago la baciò di nuovo
ma con
più foga di prima e stavolta usò anche la lingua.
Levy
assecondò Gajeel e iniziarono un gioco di lingue che
durò
diversi secondi, andarono avanti così per qualche minuto,
dopodiché
Gajeel scese con la bocca ed iniziò a leccargli il collo; i
gemiti
di piacere di Levy non facevano altro che aumentare la sua voglia ed
infatti, iniziò a mordicchiarle il collo lasciandole piccoli
segni
rossi mentre con la mano destra iniziò ad accarezzarle
l'intimità
attraverso le mutandine.
Levy continuava
ad emettere quei versi che tanto piacevano al mago
e alla fine disse “Ga... Gajeel, spogliati!” in men
che non si
dica erano entrambi nudi sul divano e continuavano a baciarsi. Ad un
tratto, Gajeel decise di passare ad un livello più alto e
così
scese con la bocca fino all'intimità di Levy e
iniziò a leccarla.
“Ah Gajeel... Gajeel...”
Il mago
andò avanti per diversi minuti aiutandosi con le dita
fino a quando Levy non raggiunse l'apice del piacere.
Gajeel la
guardò con un ghigno “Sei pronta
gamberetto?”
“Ah...
sì... sono pronta... vieni pure...”
Levy aveva
paura, quella era la sua prima volta e aveva letto su
diversi libri che la prima volta era dolorosa. Si stava preparando al
peggio quando Gajeel la sorprese avvicinandosi e, dopo averle dato un
bacio, le disse “Tranquilla, cercherò di non farti
troppo male.”
ed entrò dentro Levy.
La piccola maga
emise un piccolo urlò ma proprio come le aveva
detto Gajeel, non aveva causato tanto dolore, dopo pochi secondi il
dolore si trasformò in piacere. Levy cinse con le gambe la
vita di
Gajeel per assecondarne meglio i movimenti e assieme raggiunsero
l'apice del piacere dopo pochi minuti.
“Gajeel...”
“Cosa
c'è gamberetto?” il tono di Gajeel era calmo.
“Ti
amo”.
Il dragon slayer
rimase a bocca aperta ma si ricompose quasi
subito e iniziò a ridacchiare.
“Co...cosa
c'è di così divertente?”
Gajeel la
baciò sulla guancia e sorrise “Anch'io ti amo
gamberetto...”
“Gajeel...”
“...
comunque... se volevi arrivare a questo potevi dirlo subito
gih ih ih!”
La piccola maga
sorrise “Me ne ricorderò la prossima
volta”.
Da quel giorno
in poi, ogni volta che Levy si sentiva nervosa o
irrequieta, si allontanava dalla gilda dicendo: “Vado a fare
una
passeggiata per calmarmi” e ogni volta lo diceva sorridendo.
Nessuno notò mai il fatto che ogni volta che Levy andava a
fare
questa “passeggiata”, Gajeel non c'era mai in gilda.
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CHAOS!!! Questa
è stata la mia prima fanfic per cui siate
clementi e non uccidetemi.
P.S: SONO BEN
ACCETTE LE RECENSIONI.
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