Caratteristiche
generali
Il
membro tipico della casa di Salazar Serpeverde è un essere
patologicamente stronzo e odiato da tutti. Per questo e per altri
incomprensibili motivi la Fanwriter lo ama oltre ogni dire.
Famiglia
Ogni
Serpeverde che si rispetti proviene da una famiglia Purosangue da
generazioni e si accoppierà necessariamente con altri Purosangue,
perché è questo che un vero Serpeverde sa fare: menarla con il suo
essere Purosangue. Poco importa che due dei più illustri Serpeverde
dell’ultimo secolo fossero Mezzosangue: la nuova generazione di
Serpeverde, Serpeverde 2.0, deve necessariamente essere Purosangue e
dire la parola “Purosangue” almeno quindici volte al giorno, pena la
retrocessione a “Individuo di Sangue non proprio immacolato”.
Essendo
di nobili origini, i Serpeverde si esprimono come se fossero usciti
dalla penna di Manzoni e si comportano come gentiluomini e nobildonne
di fine Ottocento. Strano. A me non sembra che Draco Malfoy nei libri
sfidasse Harry Potter “A singolar tenzone”. O che Lucius Malfoy,
durante la battaglia al Ministero, urlasse al povero Harry “Ove hai
celato la profezia, fellone?”. Bah, evidentemente mi son persa qualche
passaggio, perché pare proprio che fra gli eredi di Salazar sia
abitudine consolidata fare il role playing con i personaggi di un
romanzo di Victor Hugo, con tanto di matrimonio combinato annesso.
Perché non sia mai che un Serpeverde Purosangue decida di sua sponte
con chi passare il resto della sua vita. No, ogni unione è sancita da
un contratto fra famiglie, che porta irrimediabilmente il giovane
rampollo a vivere una vita triste e senza amore. Motivo per cui, negli
anni scolastici, i giovani Serpeverde si accoppiano con qualunque cosa
si muova, elfi domestici e centauri compresi.
Frequentazioni
Tutti
odiano gli studenti di Serpeverde. Tutti, nessuno escluso. Persino gli
studenti di Serpeverde odiano gli studenti di Serpeverde. Questo, però,
non gli impedisce di trombare abbestia con chicchessia. Chissà perché,
al momento di tirare giù le braghine, tutti si dimenticano delle
differenze di sangue. Già, perché chiunque, ad Hogwarts, ha preso parte
almeno una volta ai bondage party organizzati dagli eredi di Salazar.
Serate a base di sesso e latex in cui Tiger&Goyle danno libero
sfogo allo scudiscio e Draco Malfoy si lascia sculacciare da chiunque
fischiando come una marmotta in calore.
Ad
ogni modo, i mitici Slytherin (ma sì, chiamiamoli con il nome originale
inglese, che fa figo di brutto!) passano il loro tempo libero fra di
loro, tessendo trame di potere e facendosi odiare da tutti. Che novità.
Ma, da bravi adolescenti, potrebbero farsi mancare qualche sana (?????)
trasgressione? Ma certo che no, miei cari lettori. La fanwriter ha
pensato davvero a tutto, per cui, improvvisamente, Blaise Zabini
diventa il miglior rollatore di canne del pianeta, Draco Malfoy fuma
come una ciminiera di un’acciaieria e l’alcool scorre a fiumi nelle
loro serate di sano divertimento in una discoteca babbana. Sì, avete
letto bene. Cliché sulla trasgressione a parte, i Serpeverde
trascorrono i loro sabato sera in discoteche babbane. Mi sorgono
spontanee due domande: innanzitutto, quali sabati sera? Quelli stanno
rinchiusi in un collegio da settembre a giugno! Vabbè, comunque.
Torniamo alla questione principale, ovvero: questi insultano chiunque
non abbia un pedigree magico certificato e poi cosa fanno la sera?
Vanno in un posto pieno di babbani. Ah, la coerenza, ah, la credibilità.
Carattere
I
Serpeverde sono degli adorabili bastardi. No, adorabili non direi. I
Serpeverde sono dei fottuti bastardi. Ecco, suona decisamente meglio.
Si sopportano a stento fra loro, si credono migliori di chiunque altro,
ma soprattutto sono dei cacasotto impressionanti. Non temerari
Mangiamorte, come vorrebbe la Fanwriter, in onore dei loro padri. Ad
eccezione di Malfoy, l’unico, vero Mangiamorte, e di Tiger&Goyle,
che sappiamo per certo aver preso parte alla battaglia, gli altri se la
battono a gambe levate appena Voldie dice di voler attaccare Hogwarts.
Loro sì che credono nella causa! Gambe in spalla e tanti cari saluti
all’Oscuro Signore dei miei stivali (simpaticissimo ossimoro da usare
con cautela, vista l’abitudine consolidata dell’Oscuro – diminutivo con
cui i Serpeverde sono soliti rivolgersi a Voldemort – ad andare in giro
scalzo, sia mai che si offenda, lui, così suscettibile). Ma credete che
alla fanwriter importi? Ma certo che no! Lei continua imperterrita a
sfornare eserciti di giovani Mangiamorte composti da Thedore Nott,
Pansy Parkinson, Millicent Bullstrode e Blaise Zabini (l’uomo più
Mutaforma dell’intera saga, capace di essere un attimo prima un aitante
ragazzone di colore, un attimo dopo uno slavatissimo biondo italiano,
uno che a Tonks e a suoi capelli rosa gli fa una pippa), secondo il
consolidatissimo concetto Serpeverde=Mangiamorte. E sorvoliamo sul
fatto che Horace Lumacorno, non un semplice Serpeverde, ma direttore
della casa nell’epilogo della saga, combatte al fianco degli Auror e
dell’Ordine della Fenice per sconfiggere il Signore Oscuro. Perché il
Canon, per la Suprema Autrice, vale quanto il matrimonio fra Draco
Malfoy e Asteria Greengrass: niente. E che J.K.Rowling si metta l'anima
in pace.
Prospettive per il
futuro
Finita
la guerra, inspiegabilmente l’esercito di Mangiamorte sbarbatelli
riesce ad evitare Azkaban. Questo perché la pena di un matrimonio
combinato con un/una purosangue è considerata da Wizengamot una
punizione più che equa per aver cercato di sterminare il Mondo Magico,
suppongo. Di certo, tutti subiscono un lavaggio del cervello clamoroso,
visto che riescono ad accettare senza problemi la sconsiderata condotta
sessuale di Draco Malfoy, fatta di relazioni altalenanti con
Mezzosangue e Traditori del proprio sangue.
Di
certo, però, c’è che gli ex studenti Serpeverde genereranno Nuovi
studenti Serpeverde (i Serpeverde 3.0, n.d.a.) cui toccherà l’increscioso
compito di stare sulle balle a tutti, sì, ma che dovranno al contempo
inventarsi nuovi insulti razzisti e nuove cause perse a cui aderire,
per donare alla loro immagine di inguaribili farabutti quell’allure
romantica che ha reso celebri i loro padri.
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