Unworthy

di Ashtart
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Unworthy

 
 
La realizzazione era arrivata improvvisa ed inaspettata.
Non ci aveva fatto quasi caso, all’inizio, preso com’era dal suo lavoro, ma infine, durante una serata di straordinari in un Dipartimento insolitamente silenzioso, se ne era finalmente reso conto. Grell aveva smesso pian piano di importunarlo.
La cosa gli aveva inaspettatamente dato fastidio: Sutcliffe non poteva comportarsi in un determinato modo per secoli, e cambiare tutto d’un tratto. William era un tipo estremamente abitudinario, e un Grell improvvisamente tranquillo stonava con la sua routine abituale. Onestamente.

Aveva presto accantonato la questione: non poteva permettere che una cosa del genere influisse sul suo lavoro.
Tuttavia, da quel momento, iniziò a notare molte più cose. Come il fatto che negli ultimi tempi, gli occhi del rosso sembrassero brillare di una luce nuova, una serenità che prima gli era estranea. O il fatto che il suo trucco sembrava molto meno pesante. Oh, certo, non rinunciava a ciglia finte e a dipingersi gli occhi, ma sembrava aver abbandonato quello spesso strato di fondotinta che spesso e volentieri gli serviva a coprire un paio di vistose occhiaie, di cui William sospettava, anzi era quasi certo, di essere colpevole.
 
Poi l’aveva visto flirtare con Knox. Era sorpreso, all’inizio; il rosso non aveva mai mostrato interesse per il suo allievo, prima. Ma ciò che lo aveva stupito di più era stato vedere il biondo dargli corda con nonchalance, come se Sutcliffe fosse stato una delle sue adorate segretarie. Ma Grell non era una delle sue segretarie, e tutti loro, Grell, Ronald, e anche William stesso, lo sapevano bene.
Si era sorpreso a rubare ogni attimo degli sguardi innamorati di Grell, ben conscio che un tempo appartenevano a lui, odiandosi profondamente per questo.
 
Erasbagliato. Lui e Grell si conoscevano praticamente da sempre, quel ragazzino non poteva arrivare li e prenderselo. Cosa aveva fatto di speciale per meritare di essere scelto da quella stupenda, fiera creatura che era Grell Sutcliffe?
Ma Ronald non era più un ragazzino da un paio di centinaia d’anni, e in quanto al meritarlo, nella mente di William riecheggiavano ancora le decise, amare parole del biondo:
 “Invece tu, sempai William, hai mai fatto qualcosa, per meritarlo?”






Angolo fossa buia dell'autrice:
Ho scritto questo brano orribile, corto e terribilmente prosaico in un momento di rabbia verso l'intero universo maschile (quindi Grell è esente a priori dalla mia smania omicida). Posso quasi sentire un fanwriter che conosco urlarmi "Show, don't tell!", ma non mi importa.
Si, William è un cretino.
Si, non merita Grell.
Si, continuerò ad amarli e shipparli fino alla tomba, perchè nonostante tutto sono perfetti l'uno per l'altro. Quindi non abbiate paura (o abbiatene) perchè continuerò a scrivere Grelliam finchè le mie membra non cadranno esanimi.
Detto ciò, posso tornare a sbavare indegnamente squagliarmi ogni volta che Will compare nel manga o apre bocca nell'anime.





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