Phil invitò il Vicepreside Hackett a sedersi sul divano del
salone.
L'uomo continuava a scrutare con i suoi occhi sporgenti tutta la
casa,non mancando un dettaglio,come se cercasse in qualche modo di fare
una scansione a raggi x di ogni oggetto.
-mr Hackett,potrebbe scusarci un momentino?
disse Keely con un falso sorrisetto,trasciando Phil in cucina.
-ma sei impazzito?
esclamò appena raggiunto un posto alla larga da orecchie
indiscrete.
- hai visto come ci guardava?finiremo tutti nei guai,Phil, ma
come ti è saltato in mente? Non fai che parlare di quanto
sia importate mantenere il segreto!
Phil si guardò intorno nervosamente.
-Ma Keely ,pensaci! Ora che sa che siamo tornati ci terrà
sotto strettissimo controllo! Non sarebbe peggio se lo venisse a sapere
da solo?
La donna lo guardava ancora incredula.
- Si ma…tu pensi che i tuoi avrebbero fatto una cosa del
genere?dopo tutto il tempo che hanno passato a tenergli nascosto che
venivate dal futuro? Non ti ricordi quella cena catastrofica di cui mi
hai raccontato?per non parlare di quando ti sei preso quella malattia
aliena che ti faceva diventare verde ed hai iniziato a dire bugie! E
non mi sembrava che Hackett sia stato il massimo della
comprensione…
-questo perché glielo abbiamo sempre detto nel modo
sbagliato! Sono sicuro che con un approccio diverso riuscirebbe a
capire e ad accettarci…
Keely si lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.
- fantastico allora! Un’idea su quale “approccio
“ utilizzare?
Phil riprese a guardarsi intorno ,come in cerca di qualcosa che potesse
fargli trovare una soluzione al problema.
-ehm…qualcosa ci verrà in mente sul
momento…dobbiamo soltanto cercare di essere il
più naturali possibile.
-come se fosse facile…
Aggiunse Keely scoraggiata.
-l’hai sentito quando ha detto “chiamo
l’FBI” vero?
-Keely ,ti ricordo che noi in fondo lavoriamo per il governo...
certo,non proprio il governo di questo secolo ma si potrebbe giungere
ad un accordo.E poi potrebbe anche prenderla bene.é
già successo.
-cosa?? Gli hai già detto che vieni dal futuro?
-oh,vero..non puoi sapere…
La loro conversazione fu interrotta da un rumore molto simile ad un
colpo di tosse che proveniva dall’altra stanza.
-sta perdendo la pazienza,dobbiamo andare!
Keely lo guardò e sospirò.Poi con fare rassegnato
seguì Phil.
I due tornarono in soggiorno,dove trovarono Hakett che al loro ingresso
nella stanza si girò di colpo,ed Aredhel che li guardava con
un'espressione da cucciolo abbandonato.
-oh siete tornati finalmente!pronti a colpirmi con qualche vostro
potere alieno?
I tre si scambiarono un’occhiata perplessa.
-no,vede mr Hackett,noi non siamo alieni noi…ecco solo io in
effetti…vengo dal futuro!
Silenzio.
-no,davvero?
-si,anno 2134 per l’esattezza.
Aredhel fissava la scena con gli occhi ridotti a due fessure,come
pronta a scattare se qualcosa fosse andato storto,mentre Keely sembrava
particolarmente interessata alle unghie della sua mano sinistra.
Un urlo indistinto si levò dalla bocca del vicepreside.
-ma è meraviglioso!! Perché non mel’hai
detto prima Diffy,avrei potuto alzarti la media scolastica in modo
consistente!
Phil lo guardò confuso.
-cioè lei vuole dire…che mi avrebbe
avvantaggiato solo perché vengo dal futuro?
-bhe sai,tutti quei fraintendimenti che ogni tanto
avvenivano….hey aspetta un attimo,come faccio ad essere
sicuro che non stai mentendo!potreste essere alieni ed aver inventato
questa divertente storiella….
Phil non parlò,limitandosi ad estrarre dalla giacca il
distintivo della polizia temporale per mostrarglielo.
-soddisfatto adesso?
-per tutti i cetrioli sott’olio….è
autentico!! Rientra in tutti i parametri illustrati dal mio manuale
“Scopri le stranezze dei tuoi vicini” che ho
trovato nei cereali il mese scorso!
Disse ammirando il distintivo lucente.
-esattamente ,ed ecco la sua prova.Vengo dal futuro.
-un momento….ma allora come si spiega la finta morte della
signorina Teslow?
-se mi da un momento Vicepreside Hackett…
-oh,diamoci del tu,chiamami Neal...vicino futuristico!
Gli rispose Hackett come eccitato all’idea.
-ook…Neal…devo chiederti di non farne parola con
nessuno.Se la gente sa…è la fine.
-non preoccuparti,ho la bocca sigillata come un pacco diretto
nell’area 51!
-v..va bene…quindi…
Phil e Keely gli raccontarono tutta la storia,omettendo però
qualche dettaglio. Quando finalmente l’uomo decise di
andarsene,Phil si chiuse la porta alle spalle guardando il resto della
famiglia.
-abbiamo fatto la scelta giusta secondo voi?
-spero proprio di si.
Replicò Keely infilandosi sotto il suo braccio.Aredhel si
avvicinò alla finestra e,dopo aver guardato e come sollevata
di non vedere nessuna testa calva nei paraggi,chiuse le tende.
- chissà come mi tormenterà adesso a
scuola….
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