Una macchia misteriosa...
-Signor House,
ecco i risultati delle sue analisi...- disse una voce calda,
appertenente ad un signore calvo, con dolci occhi nocciola.
Era strano per il dottore sentirsi chiamare Signor House,
ansicchè Dottor House. Era strano anche che avesse tra le
mani le ''sue'' analisi...non quelle di un paziente.
La lesse velocemente. Alcuni valori erano stranamente alterati. Sapeva
cosa volevano dire...
-Deve presentarsi tra due settimane, per farsi una radiografia....-
disse il dottore, con uno sguardo dispiaciuto. Gregory House non
alzò lo sguardo. Ma se ne andò, senza dire nulla.
ERa preoccupato? Non lo sapeva. Sapeva solo, che forse sarebbe morto in
poco tempo.
Forse aveva un cancro. E questa volta non era uno scherzo.
Non lo aveva detto a nessuno, non voleva allarmarli. Sapeva di avere
qualcosa di anomalo nel cervello, ma non sapeva cosa.
Tornò all ospedale, c' era quel caso da risolvere. Greg non
sembrava in vena di risolvere alcun caso. Così si rinchiuse
nel suo ufficio, a giocare con la pallina.
-House?- la testa castana del suo amico, Wilson apparve.
Il dottore si voltò verso l' oncologo.
-Ti conosco House, stai nascondendo qualcosa...- disse Wilsona,
piazzandosi davanti al medico. House lo guardò, tentando di
prendere le redini del discorso.
-Avanti Greg...- lo esortò Wilson
-Ho un cancro...- disse House, senza distogliere lo sguardo dagli occhi
dolci dell amico.
- E ti aspetti che io ti creda? Hai gia usato questa scusa....- disse
acido ma non troppo Wilson, guardandolo esasperato.
Per tutta risposta House porse la sua cartella all amico e si
alzò, prendendo il bastone.
-Io vado, ho un caso da risolvere...-
Wilson aprì la cartella deciso. E improvvisamente
sbiancò.
-Oh...- riuscì a dire, prima di andare via.
-Allora?? Ci sono nuovi sintomi?-
-No, House...- disse Foreman, chino sulla cartella del paziente.
-Bene...- disse il medico.
-Come bene? Il paziente sta morendo, e tu dici bene?- chiese impaziente
Cameron, stupita.
House la guardò scettico, si alzò e
abbandonò la sala.
-Ragazzi...- disse Wilson, entrando nella sala delle riunioni.
-Ciao Wilson...- lo salutò Cameron.
-Ho qualcosa da dirvi su House...-
-Ha un cancro...e questa volta è vero....- dsse abbassando
gli occhi. Li rialzò. I tre erano con gli occhi sgranati,
Cameron aveva gli occhi lucidi, anche Chese... per non piangere anche
lui, andò via da quella stanza. Verso l' ufficio della Cuddy.
Gregory House era seduto sul tetto. Si guardava intorno, muovendo
abilmente il bastone.
Venne raggiunto da Wilson, che si sedette accanto a lui.
-Mi dispiace Greg...-
-Non lo meritavi...-
-Belle frasi Wilson, ora devo andare..-
House andò svelto via.
Scese e si ritrovò i tre davanti. Cameron aveva gli occhi
lucidi, Chese era mortificato, Foreman era serissimo.
-La smetterà mai di essere così parlone Wilson?-
borbottò irato, scansando i tre andando nel suo ufficio.
-House...- questa volta era il biondo Chese ad entrare nel suo studio.
-Tu....mi dispiace House....io...vorrei fare qualcosa...- disse il
medico con lo sguardo sulle mattonelle.
House era in piedi, e lo guardava. Chese lo abbracciò,
stringendolo.
Per la prima volta il cinico dottore non respinse il suo abbraccio. Ma
lo ricambiò.
Fu un abbraccio dolce, fraterno.
Finchè House non sentì un sussulto da parte di
Chese. Stava piangendo.
-Non piangere...- disse, come un ordine. Per tutta risposta Chese lo
abbracciò come un bambino, e House ricambiò,
dandogli qualche pacca sulla spalla.
Quando si staccò, lunghe strisce di lacrime
percorrevano la barbetta del giovane dottore.
-House...ci tengo molto.,..a te...- queste parole, dette con intervalli
irregolari, sciolsero il cuore del cinico dottore, che fece un
sorrisetto, e abbassò gli occhi. Chese andò via,
asciugandosi gli occhi.
House tornò a casa.
Non aveva voglia di sentire altre cose del genere.
Aveva pensato di essere odiato da tuti. E ora scopriva che tutti lo
adoravano.
Era una cosa insensata.
Strana
Ma alquanto felice.
A casa si stese sul divano, osservando la sua cartella.
Era incredibile.
D' un tratto suonarono alla porta.
Il dottore non fece in tempo ad aprire, che qualcuno lo
abbracciò. Quel qualcuno aveva lunghi capelli castani, occhi
sul verde-azzurro.
E stava piangendo.
-Cam...- farfugliò House indietreggiando mentre la ragazza
lo stringeva.
L' uomo chiuse la porta e si fece trasportare dalla dolcezza di quell
abbraccio.
Poggiò il mento sui capelli di lei, sentendone il profumo.
Socchiuse gli occhi, accarezzandole la schiena, per consolarla.
-Andiamo Cameron...sono io che devo morire. non tu...- disse sottovoce.
-Non....non andartene....ti prego....House...-
I due rimasero così per tanto tempo. Poi
finalmente la ragazza si staccò. Siguardarono negli occhi,
per un breve istante. Poi Cameron lo baciò.
Non fu come il loro primo bacio, fu casto, e non c' era nessun fine
alle spalle di tutto ciò.
Si baciarono, House la baciò, facendosi trasportare da
questa nuova passione. Si sedettero e si stesero sul divano,
continuando a baciarsi. Infine, stanchi si fermarono, House con la
schiena contro il morbido divano, Cameron stesa sopra il medico.
-Non voglio che tu te ne vada...- disse, quasi piangendo.
-Non piangere Cameron....voglio che questi ultimi mesi siano felici....-
-...mi piaci tanto House..- disse Cameron.
House la strinse
-Anche tu mi piaci...ma...non voglio che tu soffra...-
-Non soffrirei, sapendo di averti fatto passare momenti felici!! Io
ti....- ma si bloccò.
House stupito alzò lo sguardo.
-Io ti amo...Greg...- disse Cameron, rossa in viso. Gregory sorrise,
felice.
Non aveva mai detto di amare qualcuno, ma il sentimento che provava per
Cameron si avvicinava molto all amore.
Aprì la bocca. Cameron, sognante si aspettò una
confessione, ma quello che sentì fu altro...
-Allison.. mi hai chiamato Greg...-
la ragazza commossa sorrise.
-Tu mi hai chiamato Allison...- ripresero a baciarsi, senza andare
oltre. Nonvolevano spezzare quella bellissima magia.
-Voglio vivere con te questo ultimo pezzo di vita che mi rimane...-
sussurrò Gregory all orecchio della ragazza.
Era un nuovo inizio...
ma sarebbe durato poco...
SE VOLETE RECENSITE! ^.^
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