Nel momento del bisogno

di TheBronx
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Sapevo che per la mia famiglia, e per famiglia intendo me e mio fratello Harry, era un periodo di crisi economica ma non avrei mai pensato che sarebbe stata così grave da spingerci a traslocare così tanto lontano dalla casa dove abbiamo vissuto da sempre, dove abbiamo passato i momenti migliori e peggiori della nostra vita.
Mi giro un ultima volta, con la valigia in mano, per guardare quella vecchia villetta costruita interamente da mio padre. E' pazzesco come cambiano le cose in poco tempo: Fino ad un anno fà ridevo e scherzavo con i miei genitori e mio fratello in una bellissima casa piena di gioia. Ora, la stessa casa, con un enorme cartello 'VENDESI' sul giardino e mio fratello in macchina che suona il clacson impaziente di andarsene.
-Amanda, vuoi rimanere qui tutta la notte? -
-Eccomi sto arrivando. Devo pur chiuderla a chiave la porta, no?-

Salgo in macchina e mentre partiamo per la mitica Londra osservo mio fratello senza farmi notare e mi immergo nei miei soliti pensieri. Penso a quanto sia stato coraggioso Harry a farmi da tutore, ormai è un anno. Lo guardo meglio : all'apparenza sembra felice di iniziare una nuova vita ma in realtà dentro sta scoppiando, me lo sento, sorride per far vedere che è uomo e che su di lui posso contare, che non è debole ma io queste cose le so già e non c'è bisogno che me le dimostri  anche perchè lui sa di essere tutto per me e io sono tutto per lui. 
Arriviamo in una via di londra abbastanza gradevole.
- Dai piccola prendi le tue valige che andiamo a conoscere i coinquilini- 
- frena un attimo! QUALI COINQUILINI?!?!??!!? -




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