The season of life.

di Coral_S
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PROLOGO.

Vacanze. 
Se si pronuncia questa parola ad un qualsiasi adolescente italiano la prima cosa che vi dirà sarà riguardante le vacanze estive.
Fine della scuola. 
Amici.
Nessun coprifuoco.
Io sono un'adolescente italiana e questi dovrebbero essere i miei pensieri ma, per mia sfortuna, non lo sono.
Ho una strana percezione dell'estate; non la vedo come la stagione dell'allegria ma come quella della solitudine. O meglio, è come vedo quella che verrà.
Ho sempre creduto che la mia vita fosse perfetta: famiglia perfetta, amici perfetti, professori perfetti, voti perfetti, sport perfetti.
Ho creduto tutto ciò fino a quando non sono entrata alle superiori; liceo linguistico per l'esattezza. 
Qui tutto sembra diverso: le persone sono dieverse, gli amici sono dieversi e anche io sono diversa.
Ho scoperto una nuova me, una me più adulta, una me più seria e una me più complicata.
Vorrei cambiare il nome di tutte queste "scuole secondarie di secondo grado" e trasformarlo in "scuole che ti insegnano a relazionarti con gli altri". 
Dentro queste scuole, durante questi 5 lunghissimi anni, tutti mi hanno sempre detto che troverò gli amici con cui passerò il resto della mia vita, tutti mi hanno sempre detto che andrà tutto benissimo, tutti mi hanno detto che sarà fantastico, tutti mi hanno sempre detto che sarà come una favola della Disney... le uniche differenze saranno che gli antagonisti saranno i professori e che i nostri "salvatori" saranno gli amici.
Nessuno mi aveva preparato a combattere, nessuno mi aveva preparato a delle delusioni ma tutti mi avevano insegnato ad essere ottimista e devo dire che mi sta aiutando molto.




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