The fall

di Aibaf
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The fall
 

Le verdure non sono avvolte da un panno, come usa fare, né disposte in quei cinque spicchi rigidi; la rondella di carota non sta nel mezzo. E’ un tripudio disordinato di forme e colori che accecano e stonano: l’arancio insieme al violetto, rape e cipolle mischiate, pezzi di porro che si confondono con il rosso cupo del cavolo. Un coltello dalla lama sporca è abbandonato lì vicino.
Lui sospira, mentre Tanneke, seguita da Cornelia, entra nella cucina; la domestica, silenziosa, raduna il preparato di verdure, spingendolo nelle pieghe del suo grembiule e riversandolo nella grande pentola, con l’acqua che sobbolle gorgogliando. La bambina dai capelli di fuoco aspetta paziente.
«Dov’è Griet?» chiede. Tanneke svia lo sguardo imbarazzata, Cornelia assottiglia il suo, volgendolo verso il padre. «Come, non lo sai? Oggi si sposa con il figlio del macellaio.»
E per lui il mondo è diventato un cielo plumbeo, dove le nuvole sono solo bianche. Tutti i colori perdono la loro vitalità e pensa che sì, rape e cipolle, questa volta, nelle fette di verdure potrebbero anche stare vicine.




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