Alwais together #1 abbandono
Salve,
finalmente pubblico questa storia che avevo scritto per buona parte a
mano. Fortunatamente (per quelli a cui piacerà) non credo si
interromperà per mancanza d'ispirazione da parte mia...so
già
anche come concluderla!^^(strano)
Premetto
che è interamente narrata da L, e che è presente
un
nuovo personaggio di mia invenzione. Spero vi piaccia, buona lettura!
Tutti
noi siamo arrivati a Wammy house tristi...ma lei piangeva disperata.
Tutti
noi siamo arrivati a Wammy house accompagnati da Watari o Roger...lei
era sola.
"cammina
lungo questo sentiero. Non perdere la lettera e non cambiare strada!
Non fermarti fino a che non sarai arrivata ad un grande edificio, con
un cartello che dice "Wammy's house". Suona il campanello e
appena arriva qualcuno, dagli la lettera e dì di portarla
dal
direttore. Tutto chiaro?
Ah,
un'altra cosa, non aprirla mai!!"
Questo
era tutto quello che le avevano detto i suoi genitori,prima di
chiudersi in macchina e sparire nel buio. Teneva stretta al petto la
busta che doveva consegnare, ma era confusa.
Cos'era
questa Wammy's house??
Che
cosa c'era scritto nella lettera che teneva tra le mani?
Le
avevano detto di non aprirla, ma era curiosa. Cercò di non
pensare al suo possibile contenuto per evitarlo, perchè era
quello che le aveva detto la mamma.
Faceva
davvero freddo.
Dopo
due ore di cammino ancora niente, e poi lo zaino cominciava a pesare.
Tra le tante domande che affollavano la mente di quella povera
creaturina di soli sei anni...ce n'era una che la tormentava.
Perchè
le avevano riempito lo zaino con le sue cose...vestiti compresi??
Dopo
poco non resistette alla curiosità, così
aprì la
busta e ne lesse il contenuto...
...non
se lo sarebbe mai aspettato nessuno, anche perchè era una
cosa
tanto brutta, che chiunque avrebbe evitato di pensarci.
Calde
lacrime cominciarono a scivolarle giù per le guance e a
perdersi nel terreno. Dopo un altra mezzora di cammino, sempre
accompagnato da un pianto straziato, giunse a destinazione.
Suonò
più colte il campanello, fino a svegliare qualcuno. Con
Roger
e Watari, eravamo andati anche io, Matt e Mello.
All'epoca
avevo solo nove anni, rimasi scioccato. Era lampante che le doveva
essere successo qualcosa di grave. Ma cosa??
Watari
uscì in fretta dal cancello e le chiese spiegazioni.
"dove
sono i tuoi genitori?" a quella domanda le lacrime si fecero
più
fitte e l'unica risposta che seppe dare, fu consegnargli la lettera.
Poche
righe...ma la fine della vita come lei l'aveva sempre vissuta:
"noi
non la vogliamo più. Tenetela voi."
Questa
frase saltava agli occhi, di seguito c'erano i suoi dati ma l'unico
che Watari ebbe il tempo di leggere fu il suo nome...Kiko Nakamura.
La
prese in braccio ed entrando porse la lettera a Roger con uno sguardo
triste.
Forse
loro non erano adatti a consolarla, così fu portata dalla
cuoca...almeno una presenza femminile era più consona in
quel
momento. Pianse sino ad addormentarsi.
Tornando
nella nostra camera, io, Matt e Mello scorgemmo Watari chino sulla
scrivania con le mani tra i capelli, leggeva quel foglio. Dio solo sa
quanto volessimo sapere che diceva.
Tra i
suoi dati c'era anche l'annotazione che riportava il suo quoziente
intellettivo...una bambina prodigio, perchè mai avrebbero
dovuto abbandonarla?
Mentre
la notte passava, tutti quelli che avevano assistito all'accaduto si
domandavano cosa fosse realmente successo. Forse Mello e Matt erano
troppo piccoli, infondo avevano solo 4 anni, ma avevano capito che
era successo qualcosa di grave.
La
mattina dopo, quando tutti erano alla mensa, lei non c'era. Matt e
Mello decisero di essere solidali e cercare un modo per tirarla su,
almeno come poteva fare un bambino.
Dopo
poche ricerche la trovarono, era seduta con Roger fuori dall'ufficio
di Watari. Aveva lo sguardo assente e un'espressione cupa.
Li vidi
appostati dietro un angolo, così mi interessai:
-che
fate?-
-cerchiamo
di vedere cos'ha, magari la consoliamo!- cominciò Matt.
-già!
Roger non ci sa fare con le donne! Non vedi che non le dice niente?!-
finì Mello.
Risi
sotto i baffi, come se lui a quell'età ne avesse saputo di
più!
-ok,
vai Matt!- ordinò il biondino, per poi vedere l'altro
precipitarsi fuori in cortile, cadendo dalle scale. Cominciò
a
piangere, era il miglior pianto finto che avessi mai sentito. A quel
punto, Roger corse in suo aiuto.
-a che
vi serve tutto questo teatrino?- chiesi
-è
ovvio! Non ci lasciano mica parlare con quella nuova! Pensano che la
vogliamo importunare!- rispose saccente, per poi dirigersi verso di
lei.
Si
fissarono per un lungo istante.
Era una
bella bambina. guance rosee, lineamenti dolci, occhi e capelli
castani, questi ultimi, raccolti in due codine che ne lasciavano
fuori una parte.
-ciao!-
la salutò Mello, vedendo che lei si era sorpresa per tanta
loquacità nei suoi confronti.
-c...ciao...-
rispose imbarazzata.
Vedendo
che con le parole non avrebbe fatto un granche, tirò fuori
una
barretta di cioccolato dalla tasca e gliela porse.
-io mi
chiamo Mello. Tieni, mangia un po' di questo, fa bene quando si
è
tristi!- esclamò sorridente.
-oh, ma
tu ne mangi anche quando sei felice- disse Matt, appena tornato dal
suo incarico di distrazione. Aveva mandato Roger in
infermeria...convinto che poi lì ci sarebbe stato lui ad
aspettarlo per farsi vedere la botta.
Le
sorrise e si presentò.
Ad un
certo punto, guardò l'unico di noi di cui non sapeva il
nome,
come per chiederlo.
-io
invece sono L. Piacere di conoscerti!- esclamai dolcemente,
porgendole la mano.
La
strinse timidamente per poi sorriderci.
Ok, ok.
Il primo capitolo non è uno splendore, ma parla del passato.
Spero comunque che vi sia piaciuto e prometto che il prossimo
sarà
meglio!
Fatemi
sapere che ne pensate, magari lasciando una recensione o due^^ mi
farebbe piacere leggerle!
Alla
prossima! Envy99
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