Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
{Gruvia Week ♥
2ndDay ~ Unspoken}
No sound I love like your silence
Quando nella gilda era diventato chiaro che Gray stava
finalmente cedendo all’amore di Lluvia, tutti avevano iniziato ad aspettarsi
una sua dichiarazione, immaginando che si sarebbero messi insieme a breve.
Lluvia non faceva caso a tutto ciò, le bastava
semplicemente che Gray-sama avesse iniziato a considerarla un po’ di più,
regalandole qualche sorriso in più e non respingendo, anzi a volte cercando, la
sua compagnia.
Non s’illudeva che Gray l’avrebbe ricambiata presto, né
se ne preoccupava. Il tempo non avrebbe piegato il suo amore, per cui aspettare
che il suo mago del ghiaccio s’innamorasse di lei non l’avrebbe mai stancata.
Una mattina d’inverno, mentre nevicava piano, Lluvia
stava andando verso la gilda, felice come sempre di trascorrere del tempo con
quella che, ormai, era la sua famiglia. L’ombrello rosa la proteggeva dai
fiocchi di neve e Lluvia era davvero felice di utilizzarlo solo in rare
occasioni.
Arrivata quasi all’ingresso, le si presentò la
meravigliosa visione del suo amato che stava a petto nudo seduto su una
panchina. Arrossì vistosamente, cercando di controllare i battiti del suo cuore
e si avvicinò a lui, venendo vista in pochi secondi.
Notando come fosse rossa, Gray ci mise qualche minuto ad
intuire che si dovesse essere spogliato di nuovo, creando quindi imbarazzo
nella maga. Recuperò la camicia e se la infilò prontamente, mentre Lluvia stava
parlando della neve.
Respirò di sollievo, vedendo che il mago si era deciso a
rivestirsi e stette in silenzio.
Gray non accennava a nessuna mossa, seduto nella panchina
con lo sguardo fisso di fronte a sé, e Lluvia intuì che, forse, volesse essere
lasciato solo a riflettere.
Sorridendogli calorosamente, avanzò, comunicandogli che
lo avrebbe aspettato alla gilda. Dopo averlo quasi superato, però, si sentì
stranamente tirare dal braccio sinistro.
La mano di Gray si era chiusa sul suo polso, invitandola
a non andarsene.
Lluvia arrossì nuovamente, indietreggiando verso il mago
che non accennò a lasciare la presa sul polso.
Gray alzò il viso verso di lei, rivolgendole uno sguardo
intriso di quel sentimento che la maga provava da quando l’aveva conosciuto.
Lluvia si sentì svenire, non credendo a ciò che le si
presentava di fronte.
Mentre i fiocchi di neve scendevano, Gray-sama stava
accettando il suo amore.
L’ombrello rosa era caduto a terra da chissà quanti
minuti – il tempo, dimensione così
sconosciuta agli amanti – e nessuno dei due voleva interrompere quel contatto
visivo.
La maga alzò la mano libera, poggiandola sul viso di
Gray, seduto ancora di fronte a lei. Sorrise, dimostrandogli che aveva capito,
che era felice, che se lui non l’avesse lasciata, lei non se ne sarebbe mai
andata.
La mano di Gray scese, intrecciando le dita con quelle di
Lluvia e ricambiando il suo sguardo.
Ci aveva messo tanto ad accettarla, imparando a
conoscerla giorno per giorno. Aveva conosciuto la sua follia per lui, le sue
emozioni, i suoi discorsi poco sensati, strane sensazioni di fastidio quando
era attorniata da un altro certo mago del ghiaccio e quel calore che, in quel
momento stesso, la sua mano gli stava trasmettendo, poggiata sul viso.
Gray si alzò in piedi, costringendo Lluvia a sollevare la
testa per continuare a guardarlo.
La strinse a sé, facendo avvicinare i loro visi e
rendendo quella fredda mattina d’inverno la più calda che avrebbero mai
ricordato.
La maga gli aveva dimostrato quanto fosse sincero il suo
sentimento tante volte, ma Gray aveva iniziato ad amarla perché, a dispetto di
ciò che gli era sempre successo, non gli erano mai servite spiegazioni con lei.
Lluvia, fin da bambina, aveva sognato che, un giorno, un
meraviglioso principe l’avrebbe salvata dalla pioggia e dalla malinconia e che
le avrebbe dichiarato il suo immenso affetto per lei, in un discorso pieno
delle più belle parole d’amore.
Gray-sama non aveva detto niente, ma i suoi occhi avevano
detto ciò che il carattere del mago non concedeva arrivasse alla sua bocca.
Le persone volevano certezze attraverso le parole, Lluvia
si era sempre accontenta dei suoi silenzi e l’aveva amato attraverso quelli.
E Gray sapeva
che avrebbe continuato, nutrendosi della stessa tacita fiducia che aveva avuto
la maga, continuando ad aspettarlo, fin dall’inizio.
Fine.
Oddio, quanto sono
perfetti insieme ç_ç Fluff a livelli elevatissimi ♥
Scusate se, forse, mi sono
dilungata troppo in questa fic ma cerco sempre di renderli nel modo migliore e
non riesco mai a fermarmi x°D
Che dire, il prompt per me
è alla base della loro relazione, Gray non sarà mai tipo da grandi
parole/dichiarazioni e per quanto Lluvia, nelle sue fantasie, immagini
sensazionali discorsi d’amore, è evidente che capisce perfettamente tutto
quello che Gray non riesce a dire ♥
Per rendere ancora meglio
il prompt, non ho inserito appositamente nessun discorso. Non si parlano,
eppure riescono a dirsi così tanto lo stesso ç_ç (che è anche il motivo del
titolo xD Il silenzio non è un suono ma Lluvia lo ama ugualmente più di tutte
le parole possibili.)
Che dire ancora, spero
tanto vi sia piaciuta e ci vediamo domani con la prossima fic :D
EclipseOfHeart
P.S. volevo fare una
piccola precisazione. L’iniziativa di Tumbrl è aperta a tutti, non ci si deve
iscrivere né seguire per forza quei prompt, per cui partecipate! *-* Inondiamo
EFP di Gruvia *-*