His eyes enchant me

di directionersinfinity
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’sii Emily devo trasferirmi’’

‘’ma come? E perché?’’
 
‘’Emily lo sai, i miei genitori sono separati. Mia madre presto si sposerà con il padre di Harry e si sposerà a Londra e devo trasferirmi là. Credi che io non sia triste? Certo che lo sono, insomma qui ho un sacco di amici, non mi va di perderli ma ormai è deciso, devo andare.’’
 
‘’come? Tua madre si sposa con il padre di Harry? Ma lo sai che è il ragazzo più popolare della scuola?’’
 
‘’si lo so…’’
 
‘’non sei felice?’’
 
‘’certo che no! Non lo conosco e non lo voglio conoscere. E poi non mi piace come persona, si atteggia!’’
 
‘’dai, prima o poi dovrai farci amicizia.’’
 
‘’già, purtroppo.’’
 
In quel momento mi squillò il cellulare, era mia madre. Mi disse che dovevo ancora fare le valigie.
 
‘’Emily io devo andare a fare la valigia… vuoi venire con me?’’
 
‘’siii’’

Andammo a casa mia e facemmo la valigia, buttai tutti i vestiti nella borsa, e i libri nello zaino.
 
Andammo a mettere i bagagli vicino alla porta, dove c’erano tutti gli altri: quelli di mia madre e quelli di mio fratello Liam. Gli devo molto, mi è sempre stato vicino.
 
‘’ora che abbiamo fatto la valigia cosa vogliamo fare?’’
 
‘’scusa ma vorrei andare a casa…’’
 
‘’va bene, Emily. Ci sentiamo’’
 
Ci abbracciammo e poi la accompagnai alla porta. Quando stava uscendo aveva le lacrime agli occhi. Odiavo vederla così triste.
 
**
Ormai erano le cinque e mezza, non avevo niente da fare così decisi di chiamare Josh, il mio migliore amico. Mi dispiaceva un casino lasciarlo.

''Ehi Josh! oggi parto''


''Ehi Kate! Come parti? Dove vai?''

''I miei sono separati, lo sai. Mia madre presto si sposerà con il padre di Harry a Londra e dovremo trasferirci lì.''

''Ti verrò a trovare'' disse con decisione

''Mi farà molto piacere. Scusa, ora devo andare, mia madre mi dice che dobbiamo partire, ci sentiamo.''

''Ciao Kate''

Era arrivato il momento, dovevo partire. Mettemmo i bagagli in macchina e poi all'aereoporto.
**
Mia madre pagò alla cassa e salimmo sull'aereo.

Per tutto il viaggio misi le cuffiette e ascoltai i miei idoli, erano capaci di farmi sorridere sempre e a loro devo molto, le loro cazzate riescono sempre a farmi uscire un sorriso. Le loro voci sono indescrivibili. Devo tutto a quei cinque ragazzi.




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