IL MOMENTO DELL’ABBRACCIO
In quel dolce momento tutto finì.
Lo ricordo ancora, quell’orribile ma dolce momento.
Molte luci tutte colorate, eravamo alla fiera, ma anche se c’eravamo allontanati dalle bancarelle riuscivamo a vederle, forse a pensarci meglio erano le stelle.
Una fazzoletto di stoffa ci univa. Era legato ai nostri polsi, come se ci tenessimo per mano. Mano, sì mano è la parola del Tabù…
Con la mano raccolsero Gin, così da farlo vivere per molti anni.
Con la mano Gin mise la sua maschera sulla mia faccia, e mi baciò
Con la mano Gin toccò la mia testa.
Con la mano Gin afferrò il braccio del bambino che inciampò.
Con la mano Gin diede fine alla sua esistenza.
La sua mano divenne tutta scintillante, piena di brillantini, i brillantini che mi fecero venire un colpo al cuore.
No, non poteva essere come pensavo che fosse.
No, Gin non stava per lasciarmi…Invece SI
Ma mi lasciò un grande regalo…
Un Abbraccio.
Caldo, dolce, molto dolce e unico.
Gli corsi in contro, per quanto potessi correre, lui spalancò le braccia, e finalmente uno dei miei più grandi sogni si avverrò. Lo toccai, sentii il suo calore. Un momento molto dolce, ma a ricordarlo piango ancora.
Eh, sì. Piango ancora come una bambina. La bambina che l'ha incontrato per la prima volta. |