Tom
Tutto
ciò che scrivo è frutto della mia immaginazione,
i Tokio Hotel NON
mi appartengono, non li conosco e non li ho mai incontrati
(...purtroppo!) .
Qualsiasi riferimento a fatti o persone realmente esistenti
è puramente casuale.
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"Tom..."
Questa mattina non la smette di piovere.
Mi alzo dal
letto controvoglia a causa del freddo.
"Chi l'avrebbe
mai detto che ad agosto sarebbe potuta calare così la
temperatura,eh?"
Mi giro e ti
vedo, Bill, ancora in boxer, appena sveglio.
Bello come
sempre.
Il mio volto
sta vistosamente prendendo colorito.
Non capita
molto spesso di
avere i miei genitori fuori casa per cui mi devo ancora un po' abituare
al fatto che vieni a dormire da me quando loro non ci sono.
Non so come
comportarmi.
Ti avvicini e
dolcemente mi baci.
Tu invece lo
sai, vero?
In un attimo
tutto l'imbarazzo di poco prima sembra svanire.
Vorrei che
questo momento non finisse mai.
Sarebbe un
sogno potessimo farlo durare per sempre.
Ma lo
squillare del telefono ci riporta alla realtà.
Rispondi.
In un attimo
il tuo viso si fa serio.
Non vedo
più quel sorriso malizioso di poco prima.
Ti siedi al
fondo del letto.
"Chi
è?", ti bisbiglio.
Ma non
rispondi.
Sei
concentrato sulla voce della persona dall'altra parte del telefono.
Quando la
chiamata finisce, nella stanza scende il silenzio.
Abbassi lo
sguardo ed ho il timore di chiederti cosa sia successo.
Mi accuccio di
fronte a te appoggiando le mie mani sulle tue ginocchia.
Prendi
respiro, rialzi il viso e mi fissi.
Hai iniziato a
piangere.
Vedo numerose
lacrime scendere giù da quei tuoi grandi occhi color
nocciola.
Ed io ancora
ignara del perché.
Ti abbraccio,
più forte che posso.
Qualunque cosa
sia successa voglio starti vicina.
Il tuo pianto
si fa più forte ed il respiro affannoso.
"Bill", cerco
di alzare il tuo viso, ma non vuoi, e lo premi nell'incavo della mia
spalla come per trovare riparo.
"Bill, ti
prego, rispondimi, cos'è successo?", ma ancora niente,
sembri non sentirmi.
Non ti chiedo
altro,
capisco che adesso non ne vuoi parlare, anche se vorrei tanto sapere se
esiste un modo per farti stare meglio...
Passano i
minuti che a me sembrano durare un'eternità.
Tu stai ancora
piangendo.
Finalmente
alzi la testa, incroci il mio sguardo e sfiori le mie labbra con le tue.
"Tom...",
l'unica cosa che dici dopo quel contatto.
"Era lui al
telefono? Cosa ti ha detto?".
"No, non era
lui, era mia madre..." prendi un lungo respiro "Tom è in
ospedale".
Un’ondata
di calore
colpisce il mio corpo, seguita da una sensazione di freddo che mi fa
rabbrividire...spero con tutta me stessa di aver capito male.
Non
può essere.
Vedi il mio
sguardo stupito dalla notizia e mi spieghi ciò che ti ha
detto tua madre poco fa.
La tua voce
è strozzata dalle lacrime che ancora, incessanti, scendono
sul tuo viso.
"Ha avuto un
brutto
incidente, stanotte, contro un'altra macchina, in questo momento
è in sala operatoria, ma non sanno se, nonostante stiano
facendo
tutto il possibile, riuscirà a riprendersi ".
Non me ne
rendo conto, ma ho cominciato a piangere anche io.
Sono le dieci
e siamo arrivati in ospedale da poco.
Tua madre ci
è venuta incontro appena entrati nella sala d'aspetto.
Poverina,
è davvero distrutta; come anche noi d'altronde.
Siamo seduti
uno accanto all'altro.
Aspettiamo.
In silenzio.
Vedo che sei
nervoso.
"Andrà
tutto bene, vedrai"
Lo dico quasi
più
per convincere me che te, non sopporterei se dovesse accadere qualcosa
a Tom, non voglio neanche immaginarlo.
Ci stringiamo
la mano come
per darci coraggio a vicenda e tu che continui a fissare quella grande
porta bianca dalla quale ancora nessun dottore sembra aver intenzione
di uscire.
Passa ancora
mezz'ora ma niente.
Finalmente si
apre e un uomo col camice ti chiama.
Ti avvicini.
Da dove sono
io non posso sentire quello che ti dice.
Ma ad un certo
punto lo vedo scuotere il capo e tu ti irrigidisci.
Non
può essere,
Tom.
Ti vedo
accasciarti a terra.
Il dottore
cerca di sostenerti ma tu non ti reggi in piedi.
Non
è possibile.
Io e tua madre
abbiamo comiciato a piangere ed ora ci abbracciamo forte...
Anche se nessuno ce lo ha detto, purtroppo, abbiamo capito lo stesso
quel che è successo.
Non riesco
ancora crederlo.
Tom...
Fine
del primo capitolo, spero vi sia piaciuto anche se mi rendo conto che
è davvero corto...
Ne seguiranno solo altri due, ma l'ultimo sarà solo
un piccolo epilogo.
E' la prima FanFiction che pubblico per cui sono molto emozionata!
;)
Per
favore,commentate...mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne
pensate.
Sono
apprezzatissimi i consigli e anche le critiche costruttive.
Aggiornerò
a breve, ciao! _margy_
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