New Born

di Rebecca Sanders
(/viewuser.php?uid=93059)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


New Born Adam entrò nella stanza, cercandola con lo sguardo. Non appena la vide, un sorriso si allargò sul suo volto. Rebecca era affacciata al balcone, fissava il cielo notturno, immobile, come assorta. -Bec.. –la chiamò piano, a voce bassa, per non spaventarla- Bec.. tutto bene?- La giovane si voltò, guardandolo con i suoi nuovi occhi d’ametista, screziati d’oro. Egli si perse in quello sguardo, così simile al suo. Rebecca sorrise, indicando il cielo: -E’ bellissimo. La luna, le stelle. Non so, sembra più bello, adesso. –disse, tornando a guardare lo spettacolo di quella silenziosa notte di fine estate- Sul serio, è splendido. Mi sembra quasi di non averlo mai visto prima d’ora.- spiegò, tornando a guardarlo con i suoi occhioni liquidi, bellissimi e irreali. Adam le fu accanto in un momento, cingendole l’esile vitino con delicatezza. Non era più necessario, non adesso che lei era forte e resistente tanto quanto lui, se non di più. Eppure gli veniva estremamente naturale farlo. -Lo so. E’ come se vedessi tutto per la prima volta. So esattamente cosa vuoi dire. – -E’ stato lo stesso anche per te?- domando lei con voce dolce e sommessa, voltandosi e appoggiando la testa sul petto del vampiro. Lui annuì, sebbene lei non potesse vederlo: -Sì. Ricordo come mi sono sentito. Ero come in estasi. Avevo lo stesso sguardo che hai tu ora, lo stesso sorriso di meraviglia e stupore.- Ella sollevò il capo, guardandolo: -Sono molto cambiata? Voglio dire... non mi sono ancora guardata, il cielo è stata la prima cosa che ho voluto vedere. Era quasi come se la luna mi avesse stregata, come se mi chiamasse a sé.- -E’ il nostro sole, ora. E’ come se fosse il nostro sole. E, no. Non sei poi così cambiata, a parte una cosa…- -Non vedrò mai più il sole, Adam?- chiese lei, con voce chiara e cristallina, tintinnante. Lui rimase incantato ad ascoltarla, sembrava cantasse. Poi si riscosse, rivolgendole un sorriso amaro: -No, Bec. Ci siamo mai incontrati in una giornata di sole, io e te?- Lei scosse la testa, facendo ondeggiare i lunghi boccoli corvini: -Quindi non lo vedrò mai più.- -Ti dispiace?- La neo-vampira si strinse nelle spalle: - No, ero solo curiosa di saperlo. Non cambia nulla, per me. Sai bene che desideravo poter stare con te, per sempre, in qualsiasi maniera possibile. Non mi importava e non mi importa affatto ciò che avrei perso. Che gran perdita, poi! Ho sempre preferito la luna, le stelle, la notte. E guarda ora! E’ uno spettacolo! Resterei qui ore ed ore a guardarla.- -Vuoi guardarti ora?- le chiese lui, traendola maggiormente a sé, mentre aspirava il profumo dei suoi capelli. -Sì, perché no? Hai detto che una cosa è cambiata… che cosa?- -Lo vedrai tu stessa, Bec.- Adam la prese per mano, guidandola fino al piccolo bagno e accendendo la luce. Rebecca si avvicinò allo specchio, un po’ ansiosa. Nel momento esatto in cui incontrò la propria immagine allo specchio sorrise, piena di stupore e gioia. I suoi occhi non erano più cerulei, ma viola, proprio come quelli del suo amato, con le stesse striature ambrate. -I miei occhi. I tuoi…- -Sono uguali, sì.- La vampira sorrise, passando una mano sulla sua pelle, ora candida come la neve, liscia, levigata, perfettamente compatta. -Sono bellissima.- disse con un risolino. Se avesse potuto arrossire, lo avrebbe fatto di sicuro. -No. -lui scosse la testa con decisione- No, eri bellissima. Prima. Adesso sei perfetta.- Lei gli volò tra le braccia, baciandolo. Egli ricambio, prendendole il volto tra le mani con una tenerezza estrema, che rasentava la devozione. Un colpo di tosse li fece trasalire. Si voltarono di scatto, nello stesso momento. -Mio Dio, Bec, sei un angelo. Non che prima non fossi bella, ma…- Holly e Kenan erano di fronte a loro. Kenan era il migliore amico di Adam, mentre Holly era la compagna di lui. La sua Unica. Il suo Sire. Colei che lo aveva fatto. Rebecca sorrise alla sua nuova migliore amica: -Grazie, Hol.- replicò con un sorriso, abbracciandola. Kenan sbuffò: -Dovresti ringraziare Adam, mia cara Rebecca. Ti ha proprio fatto un piacere. Eri piuttosto insignificante prima.- commentò con sarcasmo, rivolgendo alla ragazza del suo migliore amico uno sguardo di sfida. Non lo pensava realmente, ma si divertiva maledettamente a stuzzicarla, da sempre. Rebecca si staccò da Holly e piantò in viso a Kenan i suoi occhi, che emanavano rabbia e stizza. -Andiamo, Bec. Stavo scherzand…- Non ebbe il tempo di finire la frase, perché lei gli si scagliò addosso, con le zanne scoperte. Kenan iniziò a correre per la casa, ridendo come un pazzo. Rebecca lo inseguiva, gridando che gli avrebbe staccato la testa. Adam alzò gli occhi al cielo, accostandosi a Holly: -Iniziamo bene…- Holly ridacchiò e guardò l’amico: -Credo che sarà un’eternità molto divertente. Lui rise e si voltarono a guardare il cielo, rimanendo estasiati, come fosse stata la prima volta.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1744866