Rossetto rosso, rossetto rosso intorno alle sue labbra...sulle sue labbra così come su quelle della ragazza.

Pansy Parkinson guardava Draco Malfoy con occhi luccicanti di desiderio.

Lei lo sapeva che lui non l'amava.

Certo, lo avrebbe capito chiunque dai loro baci.

Non c'era nulla di tenero, romantico o...beh, nulla di quello che le ragazze volevano.

Ma a lei bastava, a lei andava bene quel contatto rude e violento.

Moriva per i suoi baci, che puntualmente le facevano sanguinare le labbra martoriate dai denti del biondo.

E, puntualmente, quel rosso scuro andava a posarsi anche su quelle del biondo, di labbra, sopra il rossetto rosso sbavato intorno alle sue labbra.

Quel rossetto rosso che lei, lo sapeva, lo mandava con la testa su un altro pianeta.

“meglio della polvere di corno di Horklump”, come diceva lui.

Pansy sospirò.

Per quanto tempo ancora le sarebbero bastati quei baci?

Tra rossetto, menzogne e bugie sussurrate non si può vivere, e lei lo sapeva.

Doveva solo riuscire a dirgli che non voleva quei baci e che non lo amava, mentendo spudoratamente.

“Dalla prossima volta”, si disse.

Se lo disse come se lo era detto la volta prima e così quella prima ancora.

Ora lo aveva capito, lo sapeva che quei baci erano la sua droga.

Sarebbe morta, per quella droga?

Sospirò forte, pensando che non c'era modo di smettere.

“C'è sempre un modo per smettere, se solo lo si vuole davvero”

Scacciò quella fastidiosa vocina nella sua testa, confinandola in un meandro perduto della sua mente.

La avrebbe ascoltata...dalla prossima volta.