Solo un sogno

di Shora
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Sakura era lì, davanti a Syaoran. Non poteva sopportare l’idea che se ne stesse andando via per sempre. Quel ragazzo, che, quando l’aveva conosciuto la prima volta le era sembrato tanto antipatico che lo avrebbe rispedito lei stessa in Cina, ma che, crescendoci assieme, era diventato per lei inseparabile. Sospirò tristemente. Non si dissero una parola finchè una voce metallica chiamò un volo per Hong Kong. Allora Li ruppe il silenzio:
-Ho una cosa da darti- cominciò a frugare nella borsa che aveva a tracolla.
Poi trovato l’oggetto lo porse a Sakura. La ragazza prese l’ orsacchiotto nero che il castano le tendeva timidamente. Entrambi arrossirono. La voce dell’auto parlante chiamò per l’ultima volta il volo per la Cina e Syaoran si voltò sorridendole per l’ultima volta. La ragazza lo guardò allontanarsi finché non scomparve dietro un muro ma anche quando non riuscì più a vederlo, Sakura non se ne andò, si voltò verso i finestroni dell’aeroporto e vide l’aereo che metteva in moto i motori e cinque minuti dopo si stava già librando nel cielo. La ragazza abbassò lo sguardo sull'orsetto che il ragazzo le aveva fatto con le sue mani, lo strinse al petto e cominciò a singhiozzare. Poi…
La porta si aprì bruscamente e suo fratello fece irruzione nella stanza:
-Sakura ma la senti la sveglia quando suona?- chiese lui scocciato.
La ragazza aprì gli occhi e si mise a sedere stropicciandosi gli occhi e sorpresa si accorse che erano bagnati, nella mano stringeva il suo leoncino alato, era un peluche molto caro a lei perché era stato si sua madre e lei glielo aveva donato quando era piccola. Un profumo di croissant le giunse al naso.
-Veloce preparati, che dobbiamo andare a scuola- le intimò suo fratello.
Lei annuì piano con la testa persa nelle sue riflessioni.
-E così è stato tutto un sogno, eh?- si disse mentre suo fratello tornava ad aiutare il padre, giù in cucina.
-Bè non poteva essere altrimenti, però un po’ mi spiace: niente Kero-chan, niente carte o Syaoran…- quel nome le strinse il cuore. Sospirò e cominciò a prepararsi.
 
Arrivata a scuola, la ragazza,  incontrò Tomoyo, la sua amica del cuore, e gli raccontò tutto il sogno di quella notte.
-In effetti è un peccato che sia stato solo un sogno- commentò l’amica appena finito il raccontò –Dopotutto mi sarebbe piaciuto vedere le mie riprese- disse con aria sognante. Sakura sorrise. Poi suonò la campanella e le due amiche entrarono in classe.
-Bene- disse l’insegnante- prima di cominciare la lezione vorrei presentarvi il vostro nuovo compagno di classe, Vieni avanti Li Syaoran-
Un ragazzino castano e gli occhi marroni entrò titubante in classe. Sakura trasalì. Gli occhi dei due ragazzi di incrociarono e ambedue arrossirono.
-Li viene da Hong Kong che è in Cina, spero che lo trattiate come se fosse sempre stato con noi dall'inizio dell’anno, prego, siediti pure dietro Sakura.-
La ragazza era senza parole ma felice. Quel ragazzo non era un sogno e, insieme, avrebbero vissuto meravigliose avventure.




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