Io non credo nell'amore a prima vista

di Sherlock Holmes
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POV IRENE ADLER
 
In fondo, non potevo fare altrimenti.
Avevo promesso a Godfrey di sposarlo.
Dovevo farlo… E l’ho fatto.
 
Ma non sono felice.
Per niente.
 
Lo sconosciuto nostro testimone di nozze rimane per un secondo immobile, a fissarmi; la moneta in mano.
Poi, come se si stesse riscuotendo da un bel sogno…
Scrolla appena la nuca; chiude gli occhi, li riapre… e se ne va.
 
- Godfrey, caro, non temere. Ci vediamo più tardi, sul treno.-
Abbozzo un sorriso, che risulta essere forzato.
- Devo depistare quell’investigatore che mi è alle calcagna… Ricordi? Te ne ho parlato…-
Una scusa, per allontanarmi da lui.
Mio marito mi bacia, di fronte alla chiesa. Ma io non sento nulla.
Gli sorrido nuovamente, appena.
E seguo quello sconosciuto, che si è preso il mio cuore con un semplice sguardo.
 
221 B, Baker Street.
Vedo il testimonio entrare in quella casa, accolto da un uomo baffuto, biondo…
- Holmes, dov’è stato?- gli chiede questi, con scherzoso tono di rimprovero…
 
Holmes?
Sherlock Holmes?
L’uomo che mi dà la caccia?
 
Non è possibile…
Mi sono invaghita del mio nemico!
 
Meglio.
Anzi, perfetto.
 
Già, perché, essendo io una ladra… Potrei rivederlo, un giorno.
Di nuovo sulle mie tracce.
Potrei? No, farò di tutto, pur di rivederlo!
 
Un sorriso mi si dipinge in volto, a questo pensiero.
Mi poggio al muro, e chiudo le palpebre, per un istante, posando la mia mano al petto.
Sento il mio cuore battere, forte
 
Io non credevo nell’amore a prima vista.
Ora, invece… .




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