Autore:
Only_
Titolo:
A
Hogsmeade.
Personaggi:
Harry
Potter, Ginny Weasley (Harry/Ginny); Oliver Baston, Hermione Granger
(Oliver/Hermione); George Weasley, Luna Lovegood, citati Lee Jordan e
Pansy Parkinson (George/Luna, citato Lee/Pansy); Charlie Weasley, OC
(Charlie/Julien); Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy, citata Lily
Potter (Albus/Scorpius)
Avvertimenti:
Raccolta,
Flash, One-shot, Het, Slash
Genere:
romantico,
introspettivo, commedia, malinconico
Rating:
giallo
Introduzione:
“«Oliver,
lo sai che non ci riesco. Ho paura di cadere!».”
(dalla seconda
flash)
NdA:
questa
raccolta è un esperimento, seriamente. Ho utilizzato
personaggi che
non avevo mai preso in considerazione, due coppie assurde e...
be’,
Luna; questo basta a dire quanto sia folle questa raccolta xD del
pacchetto che abbiamo scelto, “Quidditch!”, ho
utilizzato le due
coppie e il personaggio ignorato, le cinque parole random,
l’incantesimo, il luogo, l’avvertimento e la
citazione. È stato
divertente scervellarmi per riuscire a mettere tutto insieme; alla
fine ho scritto tutto durante una lunga notte insonne, come al
solito. Al fondo di ogni capitolo ci sono le note
“singole”, per
le spiegazioni dei vari riferimenti segnalati dall'asterisco.
L'ultima è quella che ne ha di più (._.) ed
è l'unica One-shot
della raccolta. I titoli dei vari capitoli non sono riferimenti veri
e propri al contenuto delle fic, ma solamente i nomi dati alle coppie
che ho utilizzato; il penultimo è inventato, come scritto
nelle note
finali, mentre l'ultimo... ASS non è bello come nome, lo so
xD però
si chiamano così, quindi u.u
Bon,
dovrei aver detto tutto; spero ti piaccia! Buona lettura :*
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A
Hogsmeade.
Orange
Crush
[Harry/Ginny]
«Lumos»
mormorò Ginny.
La
notte era calata da diverso tempo sulla campagna di Hogsmeade; lei e
Harry si erano appisolati lì, su quel prato che era stato
spettatore
innocuo della loro passione di diverse ore prima. La Weasley si perse
ad osservare il profilo rilassato del volto del compagno per qualche
minuto, con un leggero sorriso disegnato sulle labbra sottili.
Sembrava
finalmente così tranquillo, Harry; da quando la guerra era
finita
non c’era stata notte in cui i suoi sogni non fossero stati
popolati dagli incubi e dai fantasmi delle vittime di quel massacro.
Durante le notti al suo fianco, lo sentiva spesso mormorare i nomi di
tutti i caduti, primi tra tutti quelli dei suoi genitori, di Sirius e
Remus, di Colin, Moody, Silente...
Anche
Ginny ci era passata; spesso vedeva in sogno il volto sorridente di
suo fratello Fred, la cui vita era stata stroncata durante
l’ultima
battaglia. Si sentiva in colpa per essere viva, a volte; anche per
Harry era così. Tanti, troppi amici e nemici erano morti
negli anni
del ritorno di Voldemort; persone, ormai ricordi, che avevano
lasciato un solco profondo nei loro cuori, nei cuori dei superstiti.
Ma,
in quel momento, il profilo di Harry, illuminato dalla tenue luce che
scaturiva dalla punta della bacchetta di Ginny, sembrava tranquillo,
rilassato.
Continuò
a scrutarlo per un po’, sotto il cielo nuvoloso di quella
notte a
Hogsmeade, finché non lo vide rabbrividire per un soffio
d’aria
più fredda che aveva fatto ondeggiare l’erba e
fatto nascere tanti
piccoli brividi sul corpo nudo del Prescelto.
Con
un sorriso che mal celava il suo affetto, Ginny evocò una
leggera
coperta, che poi depose con cura sul corpo dell’amante e sul
proprio. Inspirò lievemente il profumo della sua pelle,
prima di
posare un bacio sulla sua spalla e accoccolarsi meglio sul suo petto;
poi chiuse gli occhi e si lasciò scivolare di nuovo nel
sonno,
cullata dal respiro regolare di Harry che si infrangeva sui suoi
capelli di rame.
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