TFW PERRINE'S KOKORO WENT BROKORO

di Kamizumi
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Come tutte le mattine, Perrine avrebbe dovuto svegliarsi presto, andare dietro al suo amato maggiore e, con la scusa dell'allenamento, controllare che non facesse nulla di compromettente con Miyafugi, una delle poche persone da cui si sentiva veramente minacciata. Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso. Perrine aveva un'aria abbattuta, le coperte tirate su fino al viso, i capelli scompigliati e gli occhi arrossati. Aveva passato la notte sveglia, ripensando a quello che era accaduto la sera precedente, al fatto che fosse successo tutto in sua assenza. Quel... bacio, che Mio aveva dato al comandante Minna, la sera prima, era stato come una pugnalata al cuore, e più le ore passavano e più sembrava dolorosa.

Iniziò a pensare che probabilmente, l'unica persona da cui avrebbe dovuto sentirsi minacciata, era il comandante, della quale non aveva mai osato sospettare. Ma continuava anche a ripetersi di non avere alcun diritto sul maggiore, che il suo era soltanto un pensiero egoista. Non riusciva a trovare una posizione comoda e continuava a rimuginare.
D'un tratto, però, il silenzio che si era venuto a creare in quella stanza buia, si ruppe. Fu una voce a lei molto familiare ad interromperlo. L'ultima voce che avrebbe voluto sentire in quel momento.

 

"Perrine, sei lì dentro?"

 

Grandioso. Perché diavolo il maggiore era venuto fin nella sua stanza a cercarla? Imprecò tra i denti.
Mio continuava ripetutamente a bussare alla porta e Perrine, spazientita, si mise di scatto a sedere, tenendo lo sguardo puntato sulla porta, stringendo i pugni e digrignando i denti, indecisa sul da farsi.

 

"Sto entrando."

 

La bionda sussultò, ma per il resto rimase immobile.
Una volta entrata nella stanza, Mio rimase quasi sconcertata. Tutto quell'enorme disordine e quella Perrine dall'aspetto così miserabile, erano totalmente inconcepibili.

 

"Perrine... cosa diamine è accaduto qui... e soprattutto, cosa diamine ti è accaduto?"

 

Per la prima volta da quando conosceva il maggiore, Perrine non era mai stata così irritata nel vederla.

 

"Sono un po'... stanca, maggiore."

"... stanca? Guarda questo posto... è indecente, e la tua giustificazione è solamente quella di essere stanca?"

"Sì, signore."

"Perrine, voglio che tu tenga la tua stanza pulita e in ordine."

"Ha ragione."

 

Da quando Mio era entrata nella stanza, Perrine non l'aveva guardata negli occhi nemmeno una volta. Il maggiore continuava a chiedersi cosa avesse ridotto in quello stato una ragazza forte e determinata come Perrine.

 

"Stai male?"

"Negativo, signore, sto benissimo. Mi scuso per aver saltato l'allenamento, oggi, ma non... ne avevo la forza."

"Quindi stai male."

"Le ho già detto che non è così."

 

Mio le si avvicinò e le sollevò il mento.

 

"Voglio che mi guardi negli occhi, quando ti parlo."

Perrine le rivolse uno sguardo terrificante, e anche questo colpì molto il maggiore. Tuttavia, non si perse d'animo e decise di cambiare tattica. Non voleva sembrare troppo dura con Perrine che stava palesemente passando un brutto momento, così si sedette sul letto accanto a lei e le rivolse un sorriso affabile, chiedendole ancora una volta cosa fosse successo.

La bionda non riusciva a capire perché Mio fosse così interessata ai suoi problemi.
Confessarle cosa aveva passato dopo quella sera, sarebbe stato tremendamente imbarazzante. Tuttavia, quel sorriso amichevole e quel comportamento così disponibile la spingevano sempre più a rivelarle ogni cosa. Sapeva di volerglielo dire, ma non sapeva in che modo.

 

"Maggiore..."

"Hm..?"

"... Prova dei sentimenti per... il comandante Minna?"

 

Si sentì incredibilmente stupida dopo quella domanda.
Passò qualche secondo prima che Mio si rendesse pienamente conto di ciò che Perrine le aveva appena chiesto. Dopodiché, scoppiò in una fragorosa risata.

 

"HA HA HA HA HA HA! Ma che vai dicendo?"

 

Perrine la guardò confusa.

 

"Maggiore... e il bacio di ieri sera, allora?"

"Cos- Di... che bacio stai parlando?"

Il bacio... che ha dato al comandante ieri sera..!”

 

Mio la guardava con un certo stupore. Di che stava parlando? Perché mai avrebbe dovuto baciare Minna? Si concentrò e tentò di riportare alla mente i ricordi della sera precedente. Cominciò a riaffiorare qualcosa. Si ricordò dell'anfora di vino che le era caduta in testa e nella quale era rimasta intrappolata. Fu a quel punto che capì ogni cosa. Avendo bevuto un bel po' di vino, probabile che si fosse... “lasciata andare” un po' troppo.

 

Oh, accidenti... non sarà che...”

C-cosa?”

Perrine, c'è una spiegazione logica per tutto questo.”

Sarebbe?”

Vedi, ieri sera, mentre ti stavo cercando in quella caverna, mi è caduta addosso un'intera anfora di vino addosso e sono rimasta intrappolata al suo interno. Beh, ti lascio immaginare il resto. Sarà per questo che ho fatto una cosa così stupida e non me ne ricordo assolutamente nulla.”

 

Perrine non poté far altro che tirare un sospiro di sollievo. Il maggiore notò che improvvisamente si era rasserenata e le sorrise.

 

Vedo che stai meglio.. o mi sbaglio?”

Uh? I-in realtà io...”

Dì, ti sei ridotta in questo stato per ciò che ho fatto ieri?~”

 

La punzecchiò divertita, era curiosa di vedere la reazione della bionda. D'altronde, ormai sapeva bene dei sentimenti che quest'ultima provava per lei. Perrine arrossì visibilmente, per poi abbassare lo sguardo ed evitare di rispondere.
Mio ghignò tra sé, poi le si avvicinò e le sollevò nuovamente il viso.

 

Perrine~

M-maggiore..”

So quali sono i tuoi sentimenti verso di me, Perrine. L'ho capito, ormai.”

 

Le sorrise e Perrine continuò ad arrossire.

 

Maggiore... s-si sta sbagliando.”

Oh, quindi se ora baciassi te, la cosa non ti farebbe né caldo, né freddo?”

 

Perrine ebbe a malapena il tempo di rendersi conto di ciò che Mio le aveva chiesto, che quest'ultima le prese il viso fra le mani e la baciò.
Incredibile. Quindi... il maggiore Sakamoto era innamorato di lei? …. E da quando?!
Perrine avvampò di rosso, ma non rimase passiva. Ricambiò il bacio e le cinse il collo con le braccia, stringendosi forte a lei. Tuttavia, dopo qualche secondo, sciolse il bacio, suscitando un certo stupore nel maggiore.

 

Maggiore, perché?”

Hm? Come perché?”

Perché è venuta fin qui e...”

Beh, ero preoccupata per te, ovvio. Questo perché ti amo, Perrine~”

 

La bionda sussultò.

 

M-maggiore Sakamoto...!”

Oh, suvvia, adesso puoi anche chiamarmi Mio!”

Mio...”

"Hm?~"

"Ti... ti amo, Mio! Ti amo tanto!"

 

Il maggiore sorrise ancora una volta e la tirò a sé, abbracciandola forte.

 

"Ti amo tanto anch'io, amore."

 





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