Be My Angel

di Vedrina
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Finalmente ci ero riuscito, mi ero buttato alle spalle la mia penosa situazione famigliare... dove facevano la comparsa una madre nevrotica e un padre burbero ma assente, e una sorella più piccola completamente viziata.
Finalmente ero riuscito, con tanta fatica, a spesarmi il viaggio che mi avrebbe fatto fare questo salto di qualità. Mi ricordo ancora per filo e per segno il calvario per ottenerlo: mi dividevo tra annunci di lavoro in internet e lavoro come magazziniere in un supermercato. Odiavo quel lavoro, ma mi permise di arrivare dove sono ora.
L'idea del viaggio mi venne dopo l'ennesima lite, con conseguente crollo di nervi di mia madre che non finiva mai di rinfacciarmi ingiustamente le mie mancanze.
 
Ma mancanze di cosa in realtà?

Mi trovavo a fare pure più del dovuto con conseguente remora di averlo fatto bene.
E nonostante questo non avevo mai voce in capitolo, in nessun caso, in nessun discorso.
Sbattendo la porta dietro di me, strinsi i pugni decidendo che era ora di dare una svolta alla mia vita. Non volevo rimanere lo schiavo di quella situazione a vita, volevo andare via, lontano, il più lontano possibile da quel paesino di merda.
Cominciai a lavorare in un magazzino quindi, cercando di rimanere più tempo possibile fuori di casa, mentre ad ogni occasione facevo un salto in un internet point a cercare annunci di lavoro all'estero. Si, perchè non mi accontentavo di cambiare città, io volevo cambiare paese!
E fu quasi per caso, che buttai l'occhio su quell'annuncio.
cercavano un ventenne con buona conoscenza dell'italiano, per fare il cameriere in un ristorante italiano per l'appunto, aperto da poco. Scorsi avidamente l'annuncio per vedere dove lo cercavano. Stati Uniti.
Era la mia occasione. Compilai il modulo e lo spedii senza aver prima inventato qualcosa che mi potesse aiutare ad aver quel posto. Avevo scritto che ero italiano (e questo è vero!) e che mi ero recato spesso in quella città e vi cercavo lavoro per poter commutare il mio permesso di soggiorno vacanziero in qualcosa di più serio. Che volevo lavoro era vero, che ero stato spesso a Los Angeles no. Ma loro, come potevano saperlo?
da parte avevo messo un po' di soldi, abbastanza per spesarmi un biglietto andata e ritorno, più un ostello.
Tanto, se avessi trovato lavoro, sarei riuscito a cavarmela.
Mi sarei accontentato anche di andare a scaricare casse al mercato, tanto era la voglia di andarmene!!!
così mi ritrovai su un aereo diretto nella città degli angeli, sperando che uno di loro mi tenesse una mano sulla testa.




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