Ritorno all'incubo

di NinadiOrleanne
(/viewuser.php?uid=185651)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prologo

 

 

-Samanta!- l'urlo disperato di una bambina che piangeva tra le braccia della madre.

Un uomo dall'aria spaventosa e terribile puntava la spada contro un ragazzina in piedi sull'orlo della scogliera.

-È stato tutto inutile, Sammy.- disse con la sua voce cupa rivolgendosi alla piccola. La ragazzina lo fissava con odio. -Ti sei sacrificata per nulla. Tua sorella non vivrà ancora a lungo.- continuò l'uomo indicando la bambina alle sue spalle che si strinse ancora di più nell'abbraccio protettivo di sua madre. Con i suoi occhi innocenti fissava la persona che le aveva distrutto la vita, scatenando una guerra in cui suo padre aveva perso la vita, rapendo sua sorella per sei mesi e ora puntandole la spada alla gola. 

-Ora, cara Samanta, ti rifaccio la mia proposta: passa dalla nostra parte, hai coraggio ed è una cosa che io apprezzo, ti prometto che se lo farai non nuocerò in alcun modo alla tua famiglia.- 

La ragazza abbassò lo sguardo pensierosa fissando la sorella, la madre e la zia. Poi fece scorrere gli occhi su tutti i suoi amici, infine scrutò quelli che erano i suoi nemici soffermandosi su un ragazzino dai capelli biondo platino che aveva qualche anni più di lei.

-Jacopo!- chiamò poi l'uomo vedendo l'indecisione sul viso di Samanta. Il ragazzino si avvicinò silenzioso, l'uomo lo prese per le spalle e lo mise di fronte a Sam. -Ti do la mia parola che non farò del male alle persone a te care. Te lo giuro sulla vita del mio unico figlio, Jacopo, il mio unico erede.- 

La ragazza lo fissò combattiva e pronunciò le fatidiche parole:-Non mi alleerò mai con te!- 

Fu un attimo e Emma quasi non se ne accorse. L'uomo aveva spinto da parte il figlio e, alzando la spada, aveva colpito Samanta che barcollando all'indietro era caduta finendo inghiottita dalle onde del mare tempestoso sotto di loro. 

L'ultima cosa che Emma sentì fu l'urlo di sua madre e sua sorella che la chiamava.





Angolo Autrice: 
Ciao!!! So che forse il prologo è un po' corto ma è solo un piccolo punto di partenza per incuriosirvi e, spero, per indurvi a continuare a leggere la mia storia. 
Il primo capitolo lo posterò domani pomeriggio dopo la scuola.
Mi scuso in anticipo per eventuali ritardi nell'aggiornare.
La vostra Semmy!!!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1775367