La ninfa dei denti
Oggi si parla tanto
di fatine dei denti, ma le persone non
sanno che essa è solo una pura imitazione di quella che era
la ninfa dei denti.
Erano bei tempi
quelli, in cui Angelica ancora aspettava il suo
Orlando, poco prima di trovare il suo amato e far impazzire
l’eroe,quelli in
cui c’erano cavalieri e re, tempi in cui la
fedeltà era il più grande valore
che esistesse, in cui anche la guerra aveva un suo valore positivo.
Tempi d’oro
quelli.
Eppure nessuno si
è mai accorto del loro valore, non fin quando non
è finito
tutto, lasciando il vuoto ai tempi che trova.
Un vuoto, mai
più colmato se non da false imitazioni di
quelle che una volta erano considerate figure di tutto rispetto e Niall
era una
di quelle.
Certo non poteva
essere considerato un cavaliere, ma almeno ci provava.
Le sue origini erano
umili e dimesse, ma lui ce la metteva
tutta per svolgere i compiti che gli venivano assegnati, stupidi
compiti, certo,
ma sempre da cavaliere erano, in fondo.
L’ultimo,
quello che gli era stato assegnato, lo aveva
portato ad avvicinarsi al bosco perduto, al crepuscolo, quando tutto
quello che
avrebbe voluto fare sarebbe stato dormire, non scacciare una stupida
ninfa e
non una ninfa qualsiasi, gli avevano detto, ma quella dei denti.
Sì. Dei denti.
Che
utilità potesse avere, poi, una ninfa del genere, gli era
proprio estranea
come cosa. Certo era che se non avesse fatto ciò che i suoi
superiori gli
avevano richiesto, non sarebbe mai diventato cavaliere onorario del re
e quindi
non avrebbe mai avuto la possibilità di realizzare il suo
sogno di diventare
guardia reale. Dopotutto facevano la bella vita quelle. Avevano i loro
turni,
senza dover muoversi ad orari astrusi. Certo in caso di attacco al
castello avrebbero
dovuto essere vigili e sveglie, ma di attacchi interni in quel regno
sconfinato
e piccino dell’Irlanda non ve ne erano da secoli, quindi
… perché preoccuparsi?
Toccava solo a quei
quattro poveracci di cavalieri, svolgere le attività di
tedio maggiore e per Niall i compiti erano sempre impossibili:
combattere con
un orso nella foresta buia, improvvisarsi musico per accompagnare la
processione di una festa di paese, montare delle tende nel giardino
reale,sbucciare
quintali di domande per poi farne… casette
per gli uccelli! Queste e molte altre cose quelle che il biondo si
prestava a
fare.
Ma… tutto
e Niall ci riteneva a ribadire tutto, ma proprio
tutto, era stato meglio di quello che si accingeva a fare.
Che poi come si
sarebbe dovuto rivolgere ad una ninfa dei
denti proprio non lo sapeva. Così tentò con un
semplice “hey” che risuonò nel
buio della foresta.
Silenzio. Solo un
lieve eco si era propagato per l’atmosfera,
ma, per fortuna del biondo, fu sufficiente a far emergere la
così detta ninfa.
“Chi
sei?” una voce, assonnata tra l’altro, gli giunse
dolce
alle orecchie.
Era bellissima ed
era… un uomo. E di certo il biondo di cose strane ne aveva
viste in vita sua, ma una ninfa uomo mai.
“Niall”
rispose timido e “ tu?” giusto per cortesia. Magari
facendoci amicizia, pensò, sarebbe stato più
accondiscendente.
“ Liam.
Cosa vuoi? Sei venuto a cacciarmi anche tu come
tutti quegli altri servi di quello stupido re?” Niall
aggrottò le sopraciglia.
Bene!
“Ehm
… se dico si mi succede qualcosa?” non sapeva
perché,
forse lo sguardo tra il tenero e il truce, ma il biondo si
limitò a deglutire
piano, piano, il più piano possibile, così, per
non far rumore.
“ Ti porto
via tutti i denti?” sorrise di fatti malizioso
l’altro,
come il minimo rumore prodotto dalla saliva che si scontrava con la
gola dell’altro,
avesse potuto disturbarlo in qualche modo o attirare per lo meno la sua
attenzione.
“E- e- non
si può vivere senza den-t-t-i?” ingenuo, povero
finto biondo ingenuo!
“Rispondi a
questa domanda: sapresti mangiare poi?” Niall scosse la testa.
“Mmm…
n-no?” ok non avrebbe potuto mangiare o parlare
decentemente. Sarebbe stato, come dire? Un vecchio giovane e forse non
sarebbe
stato proprio positivo, ecco.
“ Esatto!
Quindi adesso ti consiglio di andartene”
soddisfatta la ninfa se ne stava per andare, per svanire
nell’acqua, ma Niall
lo fermò “aspetta”, gli disse
“tu devi
andartene, per-per favore”.
Le lacrime agli
occhi, un broncio amorevole e tutto quello
che potesse rendere una persona adorabile ancora più
adorabile, era dipinto sul
volto magro di Niall.
“Hai
chiesto per favore?” avvicinandosi al bordo del lago,
il piccolo Nialler si fermò a fissare quegli occhi castani
che aveva di fronte
e, sorridendo, annuì.
“Sì,
ho chiesto per favore” non ne sapeva assolutamente il
perché:
lui era così … magico e quegli occhi, quella
bocca, quei … ricci erano così
tirabili e morbidi e piedi dell’acqua dolce di lago.
“ Allora
forse posso farci un pensierino su.”E stavolta
furono le iridi di Niall ad essere magicamente illuminate.
“ Si, se
risponderai correttamente ad una domanda” disse
l’altro.
“ A
… un-na domanda?” il biondo rimase in attesa
finché “Bene.
Allora. La tua sarà una risposta pratica. Sono morbide e
amabili, a volte sono
anche screpolate e croccanti, tanto che vorresti morderle. Non sono un
piatto,
ma molta gente preferirebbe assaporare quelle per tutta la vita. Per
alcuni il
contatto con esse è sacro, per altri altamente profano, ma
di una cosa son
tutti d’accordo: sono amore e sesso allo stato puro pur
essendo semplicemente…?
Pensaci bene, perché hai solo una risposta.”.
Che domanda strana!
Pensò il piccolo cavaliere. Gli ci volle
una buona mezz’ora in cui la ninfa quasi si
addormentò, ma poi finalmente la
risposta arrivò.
“
Labbra!” Finalmente! Liam sorrise e “Giusto, ma non
hai
risposto del tutto alla mia domanda. Voglio una dimostrazione pratica
di quello
che sono semplicemente le labbra”.
E… ci fu
nuovamente un interminabile silenzio, quasi, prima
che Niall si potesse alzare ed ammirare ancora una volta quegli
splendidi occhi
di dolcezza.
Poi, poi
bastò un cenno spazientito delle braccia
dell’altro
e la risposta fu presto trovata. Così il prodigo cavaliere
si era ritrovato a sporgersi
in avanti fino quasi a cadere e a provare che le labbra sono
“l’esemplificazione
del sentimento amoroso” disse dopo averle saggiate.
Ed
“esatto!” gli rispose l’altro,
adagiandosi, ancora una
volta, su quelle strisce rosse che aveva sul viso il biondino ed
assaporarle
come di dovere.
“Abbandonerai
il lago?” cercò di dire il piccolo, ma ..
“mai
e poi mai!” un ultimo bacio, un ultimo sguardo ed un sorriso
da ebete sulla
faccia del biondo, solo, come un cane.
Solo un giovanile eco
di beffa si sparse per l’atmosfera assieme
alla foschia di una mente lasciata lì sola, a giacere
sconfitta.
E “Forse se
avrò altro” una voce forse disse, chi lo sa.
Una cosa sola era
certa e nitida nella mente di Niall: non
si sarebbe mai più fidato di una ninfa, specie se cava
denti. E che avrebbe
detto di una fatina dei denti, invece?
Buona sera! Non ho
ricontrollato perchè sono stanca e già tardo a
postare! Questa os è scritta per lo Shuffle fest indetto dal
thegays.
Beh...nulla da dire,
non sono molto dell'umore oggi.
Se volete farmi
domande potete farlo qui:
Cilyan
Auguro a tutti una
buona notte!
Un bacione
fat
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