Una moglie per il
Kazekage
«Gaara-shishou?» La giovane aprì piano la porta
dello studio del Kazekage, affacciandosi un po' per sbirciare cosa stesse
facendo il maestro. Vide che era chino su dei fogli con aria seria e
concentrata. «Gaara-shishou!» ripetè, entrando allegra. Il Kazekage alzò il
viso in sua direzione. «Cosa c'è, Matsuri?» «E' quasi ora di pranzo! Andiamo a
mangiare insieme?» Matsuri era molto legara al suo maestro.
Erano otto anni che era sua allieva, e da otto anni la stima nei suoi confronti non aveva fatto
altro che aumentare a dismisura. Non avrebbe cambiato il suo maestro nemmeno se
un sannin leggendario in persona gliel'avrebbe proposto. Gaara riportò lo
sguardo sulla sua scrivania. «Ho molto lavoro da sbrigare» Matsuri, per nulla
arresa, gli si avvicinò e allungò l'occhio per guardare. «Che fai?» «Sto
organizzando le nuove squadre. Se non lo faccio io, lo dovranno fare quegli
incompetenti...» disse acido, alludendo all'ultimo disastro che era avvenuto
all'interno di Suna, dovuto proprio ad ordini maldiffusi da parte dei
collaboratori dell'autorità. «Su, Gaara-shishou, è accaduto una volta»
osservò la ragazza, «la fiducia verso gli altri dove è andata a
cacciarsi?» Il Kazekage le rivolse un'occhiata sbilenca. «Gli altri devono
essere degni, di fiducia» Matsuri, rassegnata, girò intorno alla scrivania.
«Perciò nemmeno oggi pranziamo insieme?» «Non posso, Matsuri-chan» La
giovane si fermò a guardare quel ragazzo, fattosi ormai quasi uomo. A parte lei,
non si poteva dire che Gaara avesse parecchi amici, anche se trattava tutti come
tali. Era molto cambiato, da quando era piccolo. Ora guardava chiunque con rispetto, stima, ed era pronto a dare
la vita pur di proteggere il villaggio di cui era stato nominato suprema autorità e
custode. Anche se era un capo saggio e autorevole, aveva voluto sotto di sè
una sola allieva, la prima persona al mondo che l'avesse trattato per quello che
era non per timore, ma per vero rispetto. Solo lei era autorizzata ad entrare
nel suo studio senza bussare. Solo lei poteva permettersi di chiamarlo
"nii-san", di tanto in tanto. Anche se era nettamente più giovane di lui, gli
voleva bene come ad un fratello. E, proprio perchè gli voleva bene,
desiderava sempre il meglio per lui. «Nii-san, sai cosa stavo pensando?» domandò retorica, appoggiando i gomiti
sulla scrivania e osservando ciò che il ragazzo stava facendo. Gaara
le rivolse un'occhiata interrogativa. «Che dovresti trovarti una moglie» Il
Kazekage venne colto da un violento colpo di tosse dovuto a qualcosa che gli era
andato ferocemente di traverso. L'allieva accorse a dargli qualche botta sulla
schiena, ma lui la fermò. «Che c'è? Cos'ho detto di tanto disgustoso?!» domandò
la ragazza, mortificata. «U-una moglie? Non ho tempo per queste cose» tagliò
corto, tornando a tentare di concentrarsi sui suoi fogli, senza però
riuscirci. Matsuri ridacchiò. «Andiamo, Gaara-shishou, ormai hai una certa
età... devi pur cominciare a guardarti attorno, se non vuoi rimanere qui a fare
la muffa per il resto della tua vita!!» Gaara parve pensieroso. Ma
sicuramente non lo era per le formazioni dei nuovi team di cui si stava
occupando. Si voltò lentamente verso l'allieva, falsamente distaccato. «E...
cosa hai intenzione di fare?» «Tranquillo, nii-san!! C'è qui Matsuri ad
aiutarti!!» esclamò gasata la giovane, gonfiando il petto e
additandosi. Gaara cominciò a prepararsi al peggio. «Ripeto... cosa hai
intenzione di fare?» «Ma tu non devi preoccuparti!! Penserò a tutto io» disse
mentre lasciava lo studio, correndo vivace. «Matsuri!! Cosa...» Niente, era già
scomparsa. Gaara sprofondò nella
poltrona, chiedendosi cosa accidenti gli avrebbe preparato quella ragazzina. Conoscendola,
poteva veramente aspettarsi di tutto... Si voltò a guardare il cielo chiaro e
terso che sovrastava la sua protetta città. Sospirò. "Una moglie... che razza
di spreco di tempo"
"Mmm... vediamo... Dove posso trovare una moglie per
il Nii-san?" Matsuri camminava per le strade affollate di Suna, piene di
bambini scorazzanti e adulti indaffarati. Teneva la testa bassa, meditativa,
con un dito alle labbra. «Ehi, Matsuri-chan!» Si
voltò, sentendosi chiamare. Lo sguardo le si illuminò non
appena intravide la figura della sua cara amica «Temari-san!» La donna la raggiunse,
allegra «Che fai in giro a quest'ora?» «Pensavo...» rispose vaga Matsuri,
sorridente. «Uh, problemi di cuore, eh?» ammiccò la bionda, facendo l'occhiolino
alla giovane amica. «Sì, ma non miei» disse convinta, facendo cadere Temari dalle
nuvole. «Come, non tuoi? E di chi, allora?» «Come di chi? Di tuo fratello,
no?» osservò, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Temari pensò qualche
momento. Non stava parlando di Kankurou, perchè da cinque anni si era messo a
girare il mondo e aveva incontrato una ragazza del villaggio della Cascata di
cui si era innamorato, scegliendo di rimanere con lei. Perciò, stava parlando di
Gaara... ma lui non ne aveva, problemi di cuore..! «Da
quando Gaara è preoccupato per una ragazza?!» domandò stranita ed incredula.
Tutta questa sorpresa lasciò
parecchio contrariata la giovane «Non dovresti parlarne così! E' tuo
fratello, non è mica una marionetta nelle mani del villaggio. Anche
lui ha il diritto e il dovere di trovarsi una donna!» Temari,
abbassando lo sguardo, cominciò a sentirsi in colpa. In effetti, lei non aveva
mai pensato ad una ragazza per suo fratello... Matsuri, cercando di scuoterla per convincerla
ad aiutarla, continuò «Tu hai il tuo bel Nara, Temari-san, tra un anno
ti sposi e sei bell'e sistemata, felice e contenta! Ma non ti sei mai preoccupata di
cercare una moglie per tuo fratello, pur sapendo che da solo non l'avrebbe mai
fatto» «Ok ok, colpita e affondata» disse convinta la donna, abbassandosi
all'altezza della giovane e guardandola negli occhi con aria furtiva, tenendola
per le spalle. «Che ne dici se andiamo nel Paese del Fulmine e rapiamo tutte le
donne di età compresa tra i venti e i ventiquattro anni?» Matsuri la guardò
come fosse una pazza, sbellicandosi dal ridere. «A volte sei peggio del tuo
ragazzo, in fatto di battute!!» osservò, meritandosi un'occhiata guardinga.
«Comunque, dato che Shikamaru-kun è di Konoha, perchè non cerchi lì qualcuno?
Così ne approfitti anche per andarlo a trovare! Qui ormai Gaara le ha viste tutte,
le ragazze...» propose lei, genialmente. Temari
rimase compiaciuta da un'idea così astuta. «Hai
ragione!! Vado a trovare Shika, così controllo anche se c'è qualcuna a cui
piacciono i tipi cupi, tenebrosi e protettivi» «Ehiehi» richiamò la sua attenzione la
giovane, tirandola per la manica della tunica, «fai meno la furba: voglio venire
pure io!!» La bionda temeva una reazione del genere. In ogni caso, non poteva
certo dirle di no... «Come vuoi...
ma basta che fai la brava» «Evvai!!» gridò di gioia Matsuri,
eseguendo un saltello. «Preparati, caro Nii-san, ad incontrare la donna della
tua vita!...»
NDA: Per la mia LadyKazekage-sensei, ecco
una fic incentrata sul suo amorino Gaara *_*!! Chi sceglieranno, queste due
pazze, come moglie per il nostro bel tenebroso?? E soprattutto... che ne penserà
Gaara di questa repentina iniziativa?? Vi avverto: ancora non l'ho scelta
nemmeno io... Io scrivo, poi vediamo cosa ne uscirà.... Chissà se sarà qualcuno
di aspettato, di mai visto prima, di conosciuto, di imprevedibile... Spero di avervi incuriosito!! Lasciatemi un
commentino xD Un zalutone,
Niraw^^
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