Harry era molto irritato quella sera…
era appena tornato dalla Torre di Astronomia dove c’era appena stata l’ultima
lezione. Era stata un disastro! Era stato l’unico che
non era riuscito a eseguire l’incantesimo! E oltre a
non aver guadagnato punti per i Grifondoro, aveva dovuto subire le derisioni
dei Serpeverde e del suo acerrimo nemico Draco Malfoy che ci era
riuscito al terzo tentativo.
- Harry, dai ti rifarai alla prossima lezione! – cercò di
consolarlo la sua migliore amica, Hermione Granger la
strega più dotata che avesse mai conosciuto… non erano
molto consolanti quelle parole dette da una che era riuscita ad eseguire
l'incantesimo già al primo tentativo!
- Sì… certo. – l’assecondò Harry
Quella volta persino Ron era andato
bene a lezione!
La professoressa era stata molto chiara sull’esecuzione
dell’incantesimo: serviva a racchiudere le stelle in un barattolo per
poterle studiare in seguito, bisognava puntare in alto il braccio, verso il
cielo, e muoverlo in modo da formare una X e pronunciare la formula “Sides Sublatum”. Harry era stato
sollevato sentendo la spiegazione, non sembrava così difficile e così aveva
provato l’incantesimo… la stella da lui scelta acquistava per un attimo una
forte luminosità e poi tornava normale e il barattolo restava vuoto! Un po’
scoraggiato dalla prima prova fallita, Harry aveva riprovato e riprovato l’incantesimo senza successo fino a quando la
professoressa Sinistra gli si era avvicinata e gli aveva detto:
- Potter, non sei abbastanza motivato! Concentrati! Pensa ad un motivo per la quale valga la pena togliere una stella dal suo posto in
cielo e riprova.
Harry aveva riprovato più volte ma
non riusciva proprio a migliorare! Alla fine la professoressa aveva congedato
la classe assegnando un tema sugli effetti dell’incantesimo.
- Potter, mi aspetto che alla prossima lezione tu sia in grado di
catturare almeno una stella! Sono stata chiara? – così dicendo la prof. aveva
lasciato la Torre…
°°°(Per quale motivo uno dovrebbe togliere una stella
dal cielo se non per studiarla? Non è un motivo sufficiente?)
Harry era sdraiato nel suo letto a baldacchino da molto
tempo ormai senza esser riuscito a prendere sonno! Anzi
era più sveglio che mai! Le parole della prof di Astronomia
continuavano a risuonargli in testa… non riusciva proprio a dargli un
significato!
Il mattino seguente in Sala Grande…
- Harry, hai due occhiaie! – disse Hermione preoccupata.
- Non ha dormito per niente… - rispose Ron per Harry con la bocca stracolma di
crostata.
- Ronald, non ti hanno insegnato che non si parla con la
bocca piena?
Ron di ricambio li concedette una linguaccia e, come da
copione, iniziarono a battibeccare.
- Come mai non hai dormito, Harry? – chiese una voce
alla sua destra.
Harry si girò e notò solo allora che la voce apparteneva a
Ginevra Weasley, meglio nota come Ginny, era la sorella minore del suo migliore
amico e da qualche tempo a questa parte stava suscitando
in Harry sentimenti che non si potevano certo attribuire ad una semplice
amicizia…
- Oh ciao, Ginny… - disse Harry un po’ a disagio – Ehm… no
niente ero un po’ agitato per ieri… sono andato malissimo ad Astronomia…
- E non hai dormito per una lezione andata male? Mi
sembri Hermione…
- No no… non è che non ho proprio dormito… ero
rimasto a pensare su una cosa che mi aveva detto la
prof…
- Cioè?
Harry era indeciso se parlargliene o meno…
ma tanto sapevano tutti che il giorno precedente aveva fatto la figura dell’incapace…
anche se adesso stava parlando con Ginny e quindi la cosa era un po’ diversa…
ma d’altronde era una delle poche volte che parlava da solo con lei…
- Beh… non riuscivo ad eseguire un incantesimo per racchiudere una stella in un
barattolo… e la prof mi ha detto di concentrarmi su un buon motivo per il quale
valga la pena racchiudere una stella! Ma… oltre che per studiarle, perché dovrei volere una
stella?
Ginny lo osservava senza parlare, aveva
uno sguardo strano… indecifrabile!
- Oh… beh… - delle sue amiche la chiamarono mentre se uscivano dalla Sala
Grande – Ce ne sono di motivi, Harry… basta trovarli! Ora scusa, devo andare o
farò tardi a Pozioni… ciao…
- Ha ragione, Harry! Ce ne sono di motivi per volere una stella! – Hermione si intromise nel discorso, Harry capì che evidentemente
doveva averlo ascoltato se non tutto, almeno buona parte.
- Certo – concordò Ron – Per prendere punti!
- Solo perché voi avete la varietà di pensieri di un cucchiaino
non significa che anche gli altri lo siano! – li punzecchiò Hermione.
- Ma scusa Ron è riuscito a fare l’incantesimo e la
pensa come me! Non è giusto – si lamentò Harry
tornando nello sconforto.
Ron non rispose a quell’affermazione cosa che sfuggì ad Harry e non scappò affatto ad Hermione!
Il trio lasciò la Sala Grande poco dopo
diretti verso l’aula di Storia della Magia, una volta lì occuparono i
soliti posti all’ultimo banco. Il prof Rüf iniziò la solita
noiosissima lezione sulla rivolta dei folletti e nel giro di 10 minuti nessuno
lo ascoltava più… e stranamente quel giorno Hermione non prendeva
appunti.
- Perché non prendi appunti? – le chiese Ron
sconvolto.
- Perché ti interessa? – ribattè
lei.
- E come studio poi?
- Puoi prenderteli anche da solo! – rispose la ragazza
alquanto agitata – Non sono la tua penna prendi-appunti!
- Ok calma! Ma comunque perché non stai attenta alla
lezione? Non è da te…
- Stavo pensando ad una cosa…
- Cioè?
- Perché tutta questa curiosità?
- Così… - Ron arrossì in zona orecchie, Hermione era la sua migliore amica, ma
i sentimenti del ragazzo erano tutt’altro che solo
amichevoli.
La ragazza lo squadrò prima di decidere se continuare la
conversazione in modo civile o iniziare con i soliti battibecchi,
ma quella mattina non aveva proprio voglia di litigare specialmente con
il suo Ron… già, il “suo” Ron, per lei era tutt’altro che un amico ma
ovviamente né l’uno, né l’altro avrebbe mai esposto i suoi sentimenti e così
s’illudevano di poter essere ancora solo amici.
- Harry, aveva ragione prima… se tu la pensi come lui non ha senso che tu sia riuscito a fare l’incantesimo e lui no!
- E allora? – le orecchie di Ron stavano prendendo un
colore pericolosamente rosso.
- A cosa pensavi?
- Quando……?
- Come quando, Ronald? Ieri sulla torre! Quando facevi
l’incantesimo! L’hai fatto subito dopo di me se non ricordi…
Il colore delle orecchie del rosso avevano
ormai raggiunto il colore dei suoi capelli. Non voleva assolutamente che
Hermione sapesse a cosa pensava l’altra sera perché… beh perché pensava a lei!
Hermione aveva appena eseguito l’incantesimo con una perfezione impeccabile
(come al solito) e lui era rimasto affascinato
all’immagine della ragazza che, totalmente concentrata sull’incantesimo, veniva
illuminata dalla luce della stella che finiva nel barattolo. Erano questi i
pensieri che ronzavano nella mente di Ron Weasley quando
la sera prima aveva eseguito il Sides Sublatum…
- Ehm… non ricordo! – cercò di svignare dall’argomento.
- Avanti, Ron! Voglio aiutare Harry… sta uscendo pazzo
per questa storia!
- Già… forse neanche tu sei mai arrivata a farti tanti complessi per una
lezione…
- Cosa vorresti insinuare?
- Ehm… niente niente!
Il pomeriggio successivo Harry stava passeggiando per il
parco di Hogwarts, era andato a fare un giro sulla sua Firebolt
per scaricare tutti i pensieri che in quel periodo lo assalivano, e finché era
a cavallo della sua scopa tutto andava bene, ma una volta rimesso piede a terra
tutto tornava a galla…
- Ciao, Harry… - Ginny comparve come dal nulla alle spalle di Harry.
- Oh, Ginny! Ciao… non ti avevo vista.
- Sì, lo immaginavo, eri così assorto nei tuoi pensieri che non volevo neanche
salutarti… - le gote della ragazza erano leggermente arrossate ed Harry pensò
(erroneamente) che fosse a causa della temperatura che si stava abbassando.
- No, no… tranquilla mi fa piacere… - Harry non credeva alle parole che aveva
appena pronunciato! Non si era mai sbilanciato con Ginny né a parole né a gesti
per evitare di farle scoprire i suoi sentimenti… Sapeva che ai tempi del primo
e del secondo anno Ginny aveva un debole per lui, ma allora la considerava solo
come la sorellina del suo migliore amico ed ora che era lui ad avere interesse
per lei non si poteva far capace per la stupidità con la quale si era
comportato! Era stato proprio cieco!
- Ok… - rispose semplicemente Ginny ignara di tutti i pensieri che vorticavano
nella mente del ragazzo – Come mai voli a quest’ora? Si sta
facendo buio non è proprio l’ideale…
- Sì, ma… ne avevo voglia! E poi non potevo più stare vicino a Ron ed Hermione!
- Perché?
- E’ da stamattina che sono… boh strani! Non hanno ancora litigato per niente
oggi e sono gentilissimi tra di loro… è una cosa che
fa senso a vederla!
- Eh già… sono proprio irrecuperabili – disse Ginny
ridendo.
Per qualche minuto camminarono senza parlare, mentre i
pensieri di entrambi cercavano qualcosa da dire…
- Allora, Ginny… come, come va con Dean?? – °°°(Stupido sai benissimo che si sono mollati! Cosa
aspetti che ti dica?!)
- Ci siamo lasciati! – non c’era tristezza o risentimento nella sua voce.
- Mi… mi dispiace… - °°°(Bugiardo! Non ti dispiace
affatto!)
- Oh no, no! Meglio così… l’ho lasciato io perché… - Ginny non
voleva, non poteva dire ad Harry che il motivo
principale per la quale aveva lasciato Dean, e
Michael prima di lui, era quel ragazzo corvino con i capelli spettinati, gli
occhiali e una cicatrice a forma di saetta con cui stava parlando! – Beh…
diciamo perché non era quello giusto! – concluse arrossendo.
- Ah… - stavolta fu Harry ad arrossire!
- Tu… tu invece? Non frequenti più Cho? – Ginny era ansiosa di cambiare argomento.
- Oh no… no! Non le parlo dall’anno scorso ma… meglio così!
- Come mai? Sembrava ti piacesse tanto… - Ginny non credeva quello che stava
dicendo!
°°°(Come faccio a dirle che Cho
non mi interessa minimamente in confronto a lei?)
- Non… non era quella giusta! – disse Harry sorridendole.
- Ok… - Ginny era molto imbarazzata dall’argomento, alzò lo sguardo verso il
cielo e – Oh, guarda quante stelle! Non sono
bellissime?
Harry la guardò osservare il cielo
stellato, poi si fermò di colpo.
- Perché ti fermi…? – disse allora Ginny arrestandosi
di fronte al ragazzo.
- Sshh… aspetta! - dicendo questo pose un dito sulle
labbra della ragazza per far sì che non parlasse e tirò fuori la bacchetta dal
mantello.
°°°(Cosa sto facendo? Mi
prenderà per pazzo!)
Harry guardò verso l’alto, punto la bacchetta verso la
stella che era proprio sopra di loro.
- Sides Sublatum! –
pronunciò l’incantesimo con un ampio movimento del braccio, e mentre la stella pian piano si “staccava” da quel mosaico di stelle
evocò un barattolo di vetro dove vi rinchiuse la stella.
Ginny era rimasta a guardarlo senza dire una parola, era sorpresa ma non capiva che cosa stesse facendo Harry.
- Harry, ma cosa…?
- E’ per te! – disse semplicemente lui porgendole il barattolo.
Ginny lo prese e osservò la stella
arrossendo furiosamente.
- Harry, io… non capisco… che significa…?
- Che ho trovato un buon motivo per togliere una stella dal
cielo…
- E… sarebbe? – Ginny non lo seguiva più.
- Tu! – anche le guance di Harry erano ormai di un
rosso vivo!
Ginny arrossì ancora di più, ormai era
diventata dello stesso colore dei suoi capelli.
- Per te… - Harry cercava lo sguardo della ragazza per capire i suoi pensieri –
Per te vale la pena togliere una stella dal cielo!
- Oh, Harry… - la ragazza aveva le lacrime agli occhi – E’… è un pensiero
bellissimo!
Harry le si avvicinò e quando lei
lo guardò con i suoi occhi smeraldo non riuscì più a resistere a quel desiderio
che ormai lo possedeva da parecchi mesi e la baciò. Un bacio che sembrò durare
un’eternità sotto quel cielo stellato.
Modifico la pagina per migliorare la forma della storia e aggiungere
i ringraziamenti che ho dimenticato di scrivere inizialmente! ^_^
Quindi volevo dire grazie in particolar modo a
°Hermione°Granger°, per essere stata la mia beta-reader,
e ad AmyCohen90 per il suo giudizio (era la prova più difficile che questa FF
doveva affrontare!), oltre che a tutti coloro che
hanno perso tempo a leggere questa storia!
Eh un doppio grazie a coloro che hanno
deciso di perdere 1minuto del loro tempo per recensirla!
Grazie a tutti. ^^