A heart run wild
A
heart run wild
La cicatrice è come una serpe perlacea
che si snoda attraverso la schiena muscolosa temprata dalla guerra e
dal
dolore. Deturpa gli intrecci di muscoli e tendini e nervi e carne,
rendendoli
contorti e inafferrabili, e per quanto ormai del tutto sanata è un
vessillo che
non puó essere ignorato della sofferenza del giovane corpo flessuoso. Quando la spugna che
Eragon stringe tra le mani vi indugia,
puntualmente, con delicatezza particolare tale da essere assimilabile a
riverenza, Murtagh riesce perfettamente ad intuire quali siano i
pensieri del
fratellastro. Cosa immagini, cosa si chieda. È stato lungo e
difficoltoso
tornare a fidarsi l'uno dell'altro quel tanto che bastava a far sì che
darsi le
spalle non fosse un disagio, che esplorare i segreti e le vergogne
dell'altro
fosse solo sintomo di un qualcosa di più grande della semplice
curiosità
dettata dall'affetto... La spugna indugia
tra le pieghe della pelle martoriata e
Murtagh non riesce a trattenere un singulto che lo scuote dal profondo,
facendolo rabbrividire nonostante l'acqua bollente in cui è immerso. -Rilassati, Elduar, rilassati...- La voce di Eragon è
poco più di un sussurro che scivola in
una lieve carezza sulla pelle e le sue labbra la seguono, gentili,
delicate,
posando una scia umida di baci che segue i contorni della vecchia
ferita fino
alla spalla tornita per poi risalire al collo; Murtagh socchiude le
palpebre,
lasciandosi avvolgere da quel dolce tepore che sgorga dal cuore, e
sospira,
abbandonandosi all'abbraccio dell'altro Cavaliere. Le loro mani
s'incontrano appena sotto il pelo dell'acqua, le
dita s'intrecciano strette fino a quando i gedwëy
ignasia
sfregano tra loro, palmo contro palmo; inseparabili, per
sempre.
Elduar:
se Elduanarì vuol
dire Cuore dei Cuori, per dire cuore che termine elfico si userà?
Non parlando elfico, chiamasi
licenza poetica.
NA: scritta prima di leggere il finale di Inheritance. (sì, è vecchia).
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