Proiettile.

di Dulcamara_KR
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~ Per te, proiettile, che mi uccidi nutrendomi di fulmini. 

Proiettili,  proiettili di cellule;
e polveri, arterie di lacrime, vene di sorrisi
in traiettorie di percorsi casuali e fatali
recidono miasmi in sordina di periferie asettiche;
e assimilano il ghigno
di 
propulsioni dispotiche d’elettrica apprensione
che gli spioventi precipizi animali 
imperlano.
Trasmutano in protezioni di pilastri radicali,
collutori torrenziali ipotermici di cancri.
Traslano sovversioni di errabondi in fervore
in chiome urlanti di barbe in palingenesi.
Emerge l'asse in ricombinazione;
esordio felino,
eternità sulle altalene dei parallelismi in stasi,
nei grovigli dei nastri esistenziali 
senza marasmi;
sospesi nei dualismi acuminati di luci in declino
che delineo in scatole di gesti inerti in dissoluzione

e in aborti di decessi espettorati sulle ringhiere,
in legamenti svincolati di ghirigori senza principio
né epilogo.




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