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Hermione alzò la
testa e incontrò lo sguardo tutt'altro che compassionevole di
Piton. Con la coda dell'occhio vide Ron congelarsi sulla soglia della
porta, la bacchetta impugnata. Bisbigliò qualcosa a Harry, che
continuò a camminare per il corridoio senza di lui. Ci fu una
specie di grido represso di Malfoy e poi dei passi che si
allontanavano velocemente, come se qualcuno stesse correndo.
Poi silenzio. Capendo
che non sarebbe riuscita a consolare Neville, Hermione gli diede
un'affettuosa pacca sul braccio e poi si alzò diretta alla
cattedra. Si chiese come un uomo come Piton potesse essere così
fedele a Silente e allo stesso tempo così crudele con gli
studenti. Spesso si domandava, quanta avversione verso Grifondoro
Piton aveva dimostrato dall'inizio dell'anno. Forse lo faceva solo
per tenere a bada i sospetti dei Serpeverde.
"Come farà
il nobile Potter senza i suoi assistenti per una sera?" chiese
Piton mentre un sorriso piuttosto inamichevole si faceva strada sul
suo viso, i suoi occhi saettavano da Ron a Hermione, senza sosta.
"Capisco che non è sicuro che non stia sotto il vostro
controllo. Ah bene".
Ron fece un suono
irritato. "Possiamo solo avere le nostre punizioni?"
chiese, stringendo i denti per la rabbia.
Hermione gli diede un
colpetto con il piede: in questo modo avrebbe fatto arrabbiare Piton.
"Sei così
impaziente di portare a termine la tua serata di castigo" rise
tranquillamente il professore. "Per Merlino, non credevo che
avrei mai incontrato un Weasley diligente"
"Ow!" Ron
aveva appena dato un colpo, non molto gentile, a Hermione che non se
l'aspettava. Lei si sforzò di rimanere tranquilla, anche se la
cosa che più aveva il bisogno di fare in quel momento era
girarsi verso Ron e dirgli qualcosa di veramente cattivo. Piton fece
una pausa. il suo sguardo andava dalle loro facce ai loro piedi e
improvvisamente le suo occhiate divennero di puro disgusto.
"Molto
appropriato" mormorò più per se stesso che per
loro due.
Hermione tremò
spaventata da ciò che le parole di Piton potessero
significare.
"Comunque"
disse infine. "considerando le vostre....tendenze
violente....sarebbe meglio che voi due andiate a scontare la vostra
punizione nella serra più lontana. Credo di aver capito che la
professoressa Sprite ha avuto dei problemi con le piante di Tranello
del Diavolo" pronunciò le ultime tre parole con fin
troppa soddisfazione.
Ron sospirò
disperato e Hermione sapeva perchè: loro tre avevano già
avuto a che fare con il Tranello del Diavolo e era stato un approccio
tutt'altro che amichevole e Piton lo sapeva. Non volendo passare il
suo tempo chiusa in una serra, con una pianta tutt'altro che
simpatica e un Ron piuttosto scontroso, Hermione parlò.
"Professore"
iniziò "lo sa che sta nevicando piuttosto violentemente,
fuori?".
"Si" disse
Piton sorridendo. "la punizione inizia adesso, andate prima che
la troppa neve ve lo impedisca."
"Non può
farci saltare la cena!" protestò Ron. Hermione sospirò.
Piton poteva e ...voleva.
"Credo di aver
detto ora, Weasley" replicò Piton. "10 punti in meno
al Grifondoro per aver esibito un evidente maleducazione nei
confronti di un insegnante, e adesso andate a meno che non vogliate
che i punti sottratti raddoppino".
Hermione afferrò
il suo mantello e la borsa e seguì Ron, i cui orecchi erano
diventati completamente rossi. Non disse una parola finchè non
raggiunsero la Sala D'Ingresso.
"Dovevi proprio
impicciarti degli affari di Harry, non è vero? Non potevi
lasciarlo stare e basta?".
Ron aprì la
doppia porta e fu letteralmente investito dal vento ghiaccio e dalla
neve che cadeva imperterrita. Hermione non aveva intenzione di starlo
ad ascoltare, così usci dal castello camminando più
velocemente che poteva, sotto il peso della sua borsa, verso la
serra.
"Grazie mille per
l'aiuto!" gridò Ron, il vento disperse le sue parole.
"Non saremmo in questa situazione se tu ti fossi fatta i fatti
tuoi, ma tu devi sempre agire come una Piccola Signorina..."
Il resto dell'insulto
si perse in un ululato del vento, e Hermione fu felice di questo. Era
fin troppo furiosa, era arrabbiata, non sopportava che Ron la
chiamasse con tutti quei nomignoli che ogni tanto le affibbiava. Si
voltò e continuò a camminare, o meglio a correre, verso
la serra.
La Professoressa Sprite
fece un grido di sorpresa quando la porta della serra si aprì
di colpo e Hermione entrò.
"Chiudila!"
gridò la professoressa, agitando le sue mani terrose in aria.
"Veloce! La temperatura! Le piante".
Puntò la
bacchetta contro la porta e la chiuse un momento dopo che Ron aveva
fatto la sua entrata trionfale, ruzzolando per terra come una patata.
Hermione non potè fare a meno di scoppiare a ridere. Ron la
guardò con una faccia rossa come i suoi capelli. Si alzò
in piedi, avvicinandosi a lei, aprendo la bocca per dire qualcosa,
pensò Hermione, di non molto carino. Lo fissò irritata,
aspettando.
"Che diamine!"
Tagliò corto la professoressa Sprite, prima che Ron potesse
proferir parola, li guardò scocciata. "La mia ultima
lezione era un'ora fa, Corvonero sesto anno, o qualcos'altro non mi
ricordo".
Hermione, scoccò
un'occhiataccia a Ron e poi si avvicinò alla professoressa e
le spiegò cosa dovevano fare. La professoressa incrociò
le braccia. " e vi ha mandato qui senza avvisare, giusto?"
disse "Bene, facciamo un lavoro veloce e poi potrete tornare al
castello prima che la neve aumenti e ci costringa a passare la notte
qui".
Hermione si voltò
verso Ron, che le diede un'occhiata come dire che se avrebbero dovuto
passare la notte nella serra gliel'avrebbe pagata. Gli fece una
smorfia, poi afferrò un paio di guanti e li indossò.
Gli avrebbe fatto vedere come si travasava un Tranello del Diavolo.
*
Passarono due ore
durante le quali Ron aveva gridato due volte e la professoressa
Sprite aveva fatto finta di non sentire, alla fine 10 piante di
Tranello del Diavolo erano state travasate. La punizione era finita.
Il vento si era alzato e ululava intorno alla serra, Hermione
riusciva a vedere solo le torri di Hogwarts, era praticamente
impossibile dire che fosse sera, era tutto bianco.
"Per oggi va
bene" disse la professoressa Sprite togliendo la pianta di
Tranello del diavolo a Ron, che si trovava in una condizione pietosa:
era completamente graffiato, o comunque la pianta gli aveva causato
una reazione allergica, i vestiti erano completamente sporchi di
terra.
Hermione si voltò
verso la pianta che stava travasando: dormiva, le aveva lanciato un
incantesimo e i suoi vestiti erano....immacolati.
"Muovetevi ad
arrivare al castello prima che la neve causi problemi" disse
mentre tentava di calmare la pianta di Ron che non accennava a
mollare.
"Questa la
sistemerò io dopo. Non aspettatemi. Tornate alla torre di
Grifondoro e per Dio fermatevi in Infermeria o Madama Chips mi
ucciderà se vi beccate la febbre!"
Hermione promise che
l'avrebbero fatto. Si tolse i guanti da giardinaggio e si mise quelli
di lana, si sistemò il mantello sulle spalle e poi prese la
borsa piena di libri, aprì la porta della serra. Si aprì
di schianto sbattendo contro la parete esterna della costruzione. Ron
che era dietro di lei, non l'aiutò, ricordandosi che Hermione
si era rifiutata di aiutarlo con le piante, uscì e la
sorpasso, dirigendosi verso il castello e non voltandosi verso di
lei. Hermione sbuffò, chiuse a fatica la porta e si voltò
cercando l'amico con lo sguardo, ma non lo vedeva la neve l'aveva
inghiottito, solo una macchiolina rossa si muoveva a parecchi metri
da lei.
"Ron!" gridò
mentre una sorta di panico cresceva in lei. Corse nella direzione
dove Ron era sparito, "Ron, fermati!". Ma sapeva che non
l'avrebbe sentita. Il vento disperdeva la sua voce e Ron diventava
più lontano ogni secondo che passava. Il castello. Non
riusciva a vederlo. Hermione non era mai stata in una tempesta di
neve in tutta la sua vita, ma aveva letto di episodi del genere.
Si voltò verso
la serra, doveva stare dentro, non importava dove. Poteva tornare
indietro e passare la notte nell'edificio di Erbologia, meglio che
perdersi nella neve. Fece un passo in quella direzione ma poi un
pensiero la assalì: cosa sarebbe successo se Ron non fosse
riuscito a vedere nulla?. Senza pensarci un secondo fece dietro-front
verso la direzione in cui avrebbe dovuto esserci il castello.
"RON!!!"
urlò con tutta la voce che aveva in corpo "NON TI VEDO,
TI DEVI FERMARE!"
Si voltò e con
suo grande disgusto notò che non riusciva a vedere più
nemmeno la serra. Posso sempre tornare indietro quando lo trovo, stai
calma...stai calma. Iniziò a correre verso il castello quando
andò a sbattere contro qualcosa di alto, caldo e avente un
vocabolario piuttosto colorito.
"ACCIDENTI!"
"RON!" disse
lei passandogli un braccio intorno alla vita "non riesco a
vederti!"
"COSA!?"
passò le sue enormi braccia attorno alla ragazza, in una
specie di abbraccio. Hermione sentì una mano posarsi sulla sua
schiena e si chiese, come in una tempesta di neve, la sua temperatura
stesse cominciando ad aumentare. Ma lo lasciò stare, non era
proprio il momento per mettersi a discutere.
"DOBBIAMO STARE AL
CHIUSO!!!".
Ron avvicinò il
suo viso a quello di Hermione. "NON TI SENTO!!" urlò
"DOBBIAMO ENTRARE, QUESTA E' UNA TEMPESTA DI NEVE!!!"
"MA NON MI DIRE!"
gridò Hermione sracasticamente. Ron scosse la testa per farle
capire che anche questa volta non aveva sentito.
"COSA!?" urlò
"NON IMPORTA. PUOI USARE L'INCANTESIMO CHE HAI DATO A HARRY?"
Hermione rabbrividì
e mise in moto il cervello. "L'INCANTESIMO DEI QUATTRO PUNTI?"
urlò in risposta. Ron scosse nuovamente la testa e Hermione si
chiese se avesse problemi di udito. Ron tirò fuori la sua
bacchetta, come per farle capire di cosa stesse parlando.
"HO CAPITO!"
gridò Hermione irritata. "HO APPENA DETTO L'INCANTESIMO
DEI QUATTRO PUNTI- Oh, accidenti, non importa!" mormorò a
se stessa. Estrasse la bacchetta, ma non aveva nessunissima
intenzione di usarla. Il vento era troppo forte e prima o poi sarebbe
volata via.
Si voltò verso
Ron "NON VA BENE! PERDERò LA BACCHETTA!!!". Ron
iniziò a scuotere la testa e Hermione gridò disperata,
iniziando a muovergli la bacchetta davanti al naso per fargli capire
cosa intendeva dire.
"COSA DOVREBBE
ESSERE?" chiese non potendo trattenere un sorriso "E'
QUALCOSA TIPO UN INCANTESIMO SEGRETO DI ALLOCK?".
Hermione si massaggiò
le tempie: era insopportabile, non riusciva a sentirla, non sapeva in
che direzione andare e in più si trovavano in una situazione
terribile. Bè, almeno l'ho trovato, pensò tentando di
essere ottimista. E prima che se ne potesse rendere conto aveva preso
per mano Ron e aveva cominciato a camminare nella direzione, in cui
sperava, si trovasse il castello.
"NON SAI DOVE
STIAMO ANDANDO, NON è VERO?" chiese urlandò Ron
stringendo la mano di Hermione ancora di più.
"Forse no"
ribattè lei tranquillamente, sapendo che non l'avrebbe mai
sentita. "Ma è meglio camminare che stare lì in
piedi a congelarci e ci conviene muoverci se non vogliamo morire
nella nostra stessa scuola, e comunque non mi pare che tu abbia
qualche idea migliore!" Il fatto di parlare la fece sentire
meglio, strattonò Ron nella sua direzione continuando. "Dici
sempre che ciò che faccio non va bene e non capisco perchè,
forse perchè sai che ho ragione e quante dannate volte tu e
Harry mi avete ignorata per poi pentirvene ?! Quand'è che vi
deciderete ad ascolatrmi?".
Hermione si voltò
verso di Ron, era da tempo che voleva dirlglielo e far uscire le
parole di bocca la faceva sentire meglio, anche se sapeva che non la
stava ascoltando. Si passò una mano sul viso per togliersi i
fiocchi di neve, mentre i piedi le diventavano due blocchi di
ghiaccio. "E poi oggi ho solo cercato di capire cosa andasse
storto con Harry e tu fai sempre un sacco di problemi! Dando la colpa
a me della punizione, non ti sopporto! Voi due mi tenete i segreti, e
io odio questa cosa. Solo perchè sono la ragazza e essendo una
femmina non posso aiutarvi e voglio sapere cosa succede! Non ci sono
sempre per tutto? Ho mai infranto ua promessa o detto un segreto?"
Fece un bel respiro. "E
ci sto male quando mi affibbi quei nomignoli, Ron Weasley, mi fai
veramente male, perchè io..." Hermione si fermò,
non era sicura che il vento avrebbe portato via le parole che stava
per pronunciare. La mano di Ron era ancora stretta alla sua.
"HEY!" disse
lui lasciando la mano di Hermione e indicando la lastra ghiacciata
che avevano davanti. "è IL LAGO! SE ANDIAMO SU PER QUESTA
COLLINA..." continuò voltandosi nella direzione di cui
stava parlando "ARRIVEREMO DRITTI, DRITTI AL CASTELLO" si
girò e riprese la mano di Hermione. "ANDIAMO I MIEI PIEDI
SONO CONGELATI!"
"VERAMENTE? PERCHè
I MIEI SONO GRAZIOSAMENTE CALDI!!!" urlò lei alle spalle
del ragazzo. Ron si girò un attimo e poi riprese a camminare.
L'aveva sentita? No, si ricordò in fretta lei, lui non mi
sente. Brancolarono nella neve per quella che sembrò un'ora
finchè Hermione non si dovette fermare. Si tolse la borse dei
libri dalle spalle, era troppo pesante, pensò che se l'avesse
portata a mano sarebbe stato più facile andare avanti. Stava
per riprendere la marcia quando la borsa le cadde a terra.
"ACCIDENTI, TI
PARE IL MOMENTO?" urlò Ron afferrando la borsa e
mettendosela sulle spalle, lei stava per gridargli che se la sarebbe
potuta tranquillamente portare da sola, ma c'era qualcosa di quel
gesto che non voleva rovinare, i loro sguardi si incrociarono.
"Grazie" mormorò. Ron doveva averle letto le labbra,
perchè adesso le sue orecchie erano più rosse di quanto
il freddo non avesse già fatto. Hermione gli sorrise e afferrò
la sua mano ancora una volta, meravigliandosi di quanto fosse
piacevole tenersi per mano con una scusa del genere e le faceva uno
strano effetto vedere la sua borsa sulle spalle di Ron. Le sembrava
di avere le farfalle nello stomaco.
Ad un certo punto Ron
inciampò in qualcosa di non meglio identificato e cadde.
"SONO INCIAMPATO
IN QUALCHE DANNATA COSA!!!". Hermione fece un passo davanti a
lui e spostò la neve sopra 'la cosa', e finalmente si sentì
sollevata.
"E' L'ORTO DI
ZUCCHE DI HAGRID!!!". Hermione afferrò per l'ennesima
volta la sua mano e lo trascinò verso la casetta. Poggiò
le mani sul muro di pietre. La capanna di Hagrid. "Oh Hagrid"
sospirò tra il vento e la neve. "Ci manchi" Con Ron
dietro di sè, Hermione strisciò sul muro fino a trovare
la porta.
Prese la bacchetta.
"ALOHOMORA!" gridò. La porta della capanna si aprì
e Ron, Hermione e una tonnellata di neve entrarono insieme.
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