sposerò harry styles

di Call_me_James
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Uscii dal pub sbattendo la porta. La classica pioggia di londra, sottile e incessante mi inzuppava i capelli, il cappottino azzuro e il viso, mescolandosi alle lacrime calde che mi rigavano le guance. Pensai a quel bastardo che avevo piantato nel locale: probabilmente avrebbe fatto spallucce e se ne sarebbe tornato a suonare il suo squallido piano bar. Ci eravamo conosciuti l'estate precedente e ci eravamo innamorati... O sarebbe più esatto dire che mi ero innamorata: probabilmente lui si era divertito con me per un annetto Adesso voleva solo dedicarsi alla carriera. Che andasse al diavolo. Continuai a camminare. Mi venne in mente una canzone di alcuni anni prima: Summer Love, dei One Direction; mi resi conto con orrore che negli ultimi tempi li avevo messi da parte, mi ero quasi dimenticata dei miei idoli, mi facevo schifo da sola. Mi sedetti su una panchina fradicia e mi presi il viso fra le mani, singhiozzando. Ero una stupida. Eppure fu proprio quel mio essere stupida a cambiarmi la vita. «Vuoi un fazzoletto?» esordì una voce maschile; alzai lo sguardo sulla figura in piedi davanti a me. Statura media, jeans e giacca, scarpe di marca... Salii ancora e tutto ciò che riuscii a pensare fu: "Merda non può essere!". Sorriso smagliante, occhi color della pioggia, ricci ribelli, fossette indescrivibili. Si sedette e mi offrì un pacchettino di fazzoletti. «Comunque io sono Harry» disse tendendo la mano «Pfffffff come se non lo sapessi!» dissi roteando gli occhi. E scoppiammo a ridere.




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