¨Fratelli e motori ¨
Prologo.
Stridio di gomme
sull’asfalto, fumo, grida, scommesse.
Ragazze e ragazzi
che giravano tra le auto da corsa ferme nella piazza, fari che illuminavano le
strade deserte, musica a tutto volume.
Il lato oscuro di
Tokyo … i drifters.
Il rombo dei
motori si levava alto nella notte, incitando le grida entusiaste dei giovani.
Un ragazzo
occidentale, avvolto in larghissimi indumenti hip-hop, fissava intensamente le
belle giapponesi che sfilavano accanto alla sua auto, una Audi R8 verde
smeraldo con le stampe di due cobra che si attorcigliavano sinuosi sulla
carrozzeria, avvolgendo le loro spire sulle fiancate prima di incrociare le
teste sul cofano, mostrando le zanne l’uno all’altro.
Allungò una mano
verso una moretta che gli stava passando accanto in quel momento facendo
ondeggiare provocatoriamente gli orli della corta gonna di jeans, e la attirò a
sé. Una mano della ragazza si insinuò nella sua coda di dread mentre le loro
labbra si scontravano, accarezzandosi con le lingue. Trattenendola a sé con un
braccio avvolto intorno alla sua vita, mentre continuava a baciarla estese l’altra
mano e afferrò il polso di una biondina dai tratti meno orientali, avvicinandola
e staccandosi dalla bocca della prima per assaggiare la sua, mentre la
giapponese passava a baciargli il collo sensualmente e lui faceva scendere la
mano che la tratteneva ad accarezzare le sue gambe.
Un improvviso
stridio di gomme li distrasse, e le due ragazze si allontanarono con un balzo
mentre un’auto compiva una manovra folle a pochi centimetri da lui, sfiorandolo
nel momento in cui fece un giro su se stessa, producendo fumo con le gomme. Continuava
a girare descrivendo un cerchio di diametro ridotto, finché non inchiodò
puntando i fari addosso al rastaro, che non si era mosso di un millimetro dalla
sua posizione. La folla, che prima gridava entusiasta allo spettacolo che il
nuovo arrivato stava offrendo, si zittì immediatamente quando il guidatore aprì
la portiera. Un paio di stivali di cuoio si poggiarono sull’asfalto che recava
i segni delle sgommate recenti, e dall’auto uscì una figura in jeans scuri come
la notte, il busto magrissimo fasciato da un giubbotto di pelle nera come i
capelli, le cui ciocche sbarazzine erano fissate con la lacca, sparate in ogni
direzione e tinte da qualche spruzzo di platino. Gli occhi, del colore della
cioccolata e contornati da un pesante trucco scuro come la pece, si fissarono
su quelli del ragazzo di fronte a sé, penetrandoli con intensità.
«Cosa ci fai qui,
Tom?» esordì con voce ferma e
intimidatoria, ma il rastaro non batté ciglio.
«Sono un drifter,
è il mio posto.» si limitò a
replicare, nello stesso tono deciso.
Il moro fece
qualche passo verso di lui, seguito dal rumore ritmico dei suoi passi sull’asfalto,
la camminata dritta e sicura, la testa alta. Dovette però abbassare lo sguardo
quando si trovò a pochi centimetri da Tom, dal momento che era molto più alto
di lui.
«Non più.» gli sussurrò all’orecchio, secco. «Ora devi andartene.»
Tom continuò a
sostenere il suo sguardo con sfida. Stava per ribattere, ma fu interrotto.
«Ehi, Freiheit!» le ragazze con cui si stava divertendo prima erano
saltate addosso al nuovo ragazzo, iniziando a baciarlo e sorridendogli
maliziose, raggiunte poi da un paio di altre giovani. Il moro sogghignò, lanciò
un’ultima occhiata penetrante a Tom, poi si voltò e si allontanò con loro,
diretto alla sua auto. Era una Lamborghini Murcielago nera come la notte, sulla
cui fiancata spiccava, arancione, una scritta molto elaborata che recitava Freiheit,
libertà. Col tempo era diventato anche il suo soprannome, in quel giro.
«Aspetta, Bill.» esclamò il rastaro. Il ragazzo, al suono del suo
nome, si bloccò.
«Ti sfido.» continuò Tom, provocando mormorii di stupore tra i
presenti.
Bill tolse le
braccia dalle spalle delle ragazze e si voltò lentamente, un sopracciglio
alzato e lo sguardo derisorio.
«Mi sfidi?» ripeté ridacchiando, ma il suo sguardo tradiva
stupore e incertezza.
«Sì. Una gara. Se
drifterò meglio di te, avrò il diritto di rimanere qui.» asserì lui.
Bill sembrò
pensarci su un attimo, poi le sue labbra si tesero in un sorriso maligno.
«Ci sto. Ma se
sarò io il migliore dovrai andartene … dalla città.» aggiunse, soddisfatto. Alcune deboli proteste si
levarono dalla folla, nella quale c’erano molti che avevano in simpatia il
rastaro, ma nessuno dei due vi badò.
«D’accordo.» acconsentì infine, prima di voltarsi e salire
sulla sua Audi, girando le chiavi nell’avviamento e facendo rombare il motore,
che obbedì docile ai suoi comandi.
Bill tornò a
rivolgersi alle ragazze, e dopo aver dato un bacio ad una di loro le congedò.
«Ci vediamo più
tardi, babies.» strizzò loro l’occhio,
ed entrò in auto. Fece slittare le ruote posteriori, alzando il fumo, poi fece
uno scatto avanti e utilizzando il freno a mano fece voltare bruscamente l’auto,
sistemandosi accanto a quella verde smeraldo del suo sfidante. Gli rivolse un
sorrisetto di sfottimento, prima di alzare il vetro del finestrino e
concentrarsi sulla strada di fronte a sé, pronto alla partenza, mentre il
motore rombava aggressivo sotto il cofano.
NdA.
Non
ci credo, finalmente sono riuscita a finire questa fic il cui progetto mi sono
portata dietro per due mesi e mezzo!! Per una volta, sono orgogliosa di
me stessa! XD
Quindi,
non c’è da preoccuparsi riguardo ad eventuali ‘blocchi dello scrittore’ e
conseguente abbandono della fanfiction: la storia è interamente scritta nei
suoi 8 capitoli + il prologo appena pubblicato! Manca solo l’epilogo, ma sta
già prendendo vita nella mia mente, e sarà pronto in pochi giorni! ^^
Detto
ciò, passiamo alla trama … inaspettata, vero? Be’, l’idea mi è balenata in
mente non appena ho visto per la prima volta il video di “Shut up and drive” di
Rihanna. Mi ha riportato alla mente il film The fast and the furious (che avrò
visto come minimo una decina di volte, dal momento che lo adoro) e un istante
dopo, mentre i miei occhi si posavano su uno dei tanti poster dei Tokio Hotel
appesi in casa mia, ecco che mi vedo Bill su una macchina da corsa. e Tom
circondato da belle ragazze che si vanta delle sue abilità di drifter … allora
ho acceso il pc, e dopo aver scritto le prime righe, il resto è venuto da sé,
tanto che all’inizio non riuscivo a capire nemmeno io quale fosse la trama
della storia! XD
Spero
che l’idea abbia catturato la vostra attenzione, e che abbiate voglia di
leggere il primo capitolo, che progetto di pubblicare questo weekend.
Attendo
soltanto i vostri commenti!!!
Fedy - Daisy J