fic2
Corre. Ormai le gambe stanno andando avanti da sole e, lo sente, tra
poco cederanno.
Si ferma solo un attimo per riprendere fiato. Passa una mano sulla
fronte sudata e si butta giù, sull'erba fresca.
L'espressione dolce di quel piccolo Pokèmon continua a
balenarle
nella mente. Gli occhietti vispi e il pelo candido le fanno venire
voglia di piangere.
L'ho
lasciato andare... .
Due
lacrime le scendono delicatamente sulle guance, facendola apparire una
bambina.
Non
gli piaccio...non ci so fare.
Si
alza in piedi, passandosi ancora la mano sul volto. Si
asciuga le lacrime e guarda davanti a sè; Sinnoh le pare
ancora
più grande di quello che è realmente.
Sente dei passi dietro di lei che si avvicinano pian piano, ma non
vuole girarsi. Sa, forse, chi potrebbe essere.
Incrocia le braccia al petto e rimane ad ascoltare i minimi rumori
della persona che la sta seguendo, mentre il leggero venticello le
scompiglia i capelli.
"Lucinda...".
Sapeva che era lui. Dopotutto, l'ha vista allontanarsi di corsa
disperata. Come poteva non andarle incontro?
Si gira timorosa, con le lacrime agli occhi, e guarda fisso il ragazzo
dietro di lei.
"Cosa c'è, Ash?"
Cerca di essere decisa, ma il tremolio della voce nega tutto.
"Va tutto bene? Cos'è successo?"
Lucinda si allontana di qualche passo e torna a guardare il verde
davanti a lei. Si chiede se sia il caso di dirglielo. Se Ash possa
capire. Realizza che ha sicuramente più esperienza di lei e
decide che può fidarsi, anche se si vergogna a farsi vedere
così...lei, sempre allegra e felice, con la spensieratezza
di
una bambina, in quello stato. Ma sa di dover ancora crescere molto.
"Come si fa, Ash?"
Il ragazzo la guarda senza capire, con gli occhi sgranati e la bocca
leggermente socchiusa.
"Pachirisu...io non gli piaccio" termina lei, senza
dargli il tempo di rispondere.
Dopodichè si abbandona per la seconda volta sul prato,
piegando le gambe strette al petto.
Ash le si avvicina e appoggia le mani sui fianchi.
"Questo non è vero! Si vede chiaramente che gli
stai simpatica, Lucinda"
"E allora perchè continua a scappare?"
gli risponde, appoggiando la testa sulle ginocchia.
L'amico rimane leggermente spiazzato dalla domanda. Si siede accanto a
lei, sospirando.
"Ogni Pokèmon ha un proprio comportamento e un
proprio
modo di fare. E' naturale che all'inizio si comportino un pò
come Pachirisu...non credere che sia per il fatto che lui non ti voglia
bene".
Lei abbassa lo sguardo, mentre trattiene ancora una volta le lacrime.
"L'ho abbandonato" sussurra poi, sentendosi in
colpa.
Ash la guarda stupito.
"Cosa?! Perchè l'hai fatto?" esclama
poi, fissandola.
Lucinda lo guarda con una morsa allo stomaco che stringe sempre di
più. Quella conversazione le sta facendo male. Apre la
bocca, ma
non trova le parole per rispondere all'amico.
"Non vorrai dire che...andiamo, Lucinda! Tu tenevi molto a
quel Pokèmon!" dice poi, scattando in piedi.
"Lo so. E' solo che ho paura di non riuscire a diventare una
grande coordinatrice come mia madre. E neanche una brava allenatrice.
Pensavo...pensavo di non piacergli...".
Lui continua a fissarla, incapace per un attimo di parlare.
Lucinda rivolge lo sguardo al terreno davanti a lei, senza
però
vederlo veramente. Gli occhi le si stanno lentamente appannando di
lacrime, senza avere il coraggio di fermarle.
Le
lacrime di una bambina... .
Pensa
per un attimo di essersi sbagliata. Forse non fa per lei
diventare una coordinatrice di Pokèmon. Ogni volta,
guardando
Ash, si accorge di quanta esperienza le manchi. Mentre ascolta l'amico
parlare dei suoi lunghi viaggi e delle sue conquiste, si rende conto
che non è facile.
Deve
crescere.
"Scherzi?
Sei stata molto brava l'altra volta, non dire
assurdità!"
La voce dell'allenatore la fa tornare di scatto alla realtà.
Lei chiude gli occhi e sorride un pò forzatamente.
"Forse ho preso questo viaggio con troppa
superficialità"
"Come?"
"Non credo di essere ancora pronta per diventare una brava
allenatrice. Magari è per questo che non piaccio ai
Pokèmon. Ho intrapreso quest'avventura pensando che fosse un
gioco da ragazzi realizzare il mio sogno. Ma mi sbagliavo..."
Ash la guarda attentamente per qualche secondo. Dopotutto, Lucinda ha
ancora molto da imparare.
Le sorride, nascondendosi sotto la visiera del cappellino.
"Sai, anch'io all'inizio del mio viaggio ero come te".
La giovane coordinatrice lo guarda leggermente sorpresa.
"Eh?" sussurra quasi, fissando il ragazzo davanti a lei.
Ash alza lo sguardo. Gli occhi scuri e profondi fissano inconsciamente
il terreno davanti a lui.
"Già. Avevo preso un pò tutto alla leggera.
Dopotutto ero ancora inesperto".
Lucinda non capisce. Rimane a guardarlo stupita, senza sapere cosa
rispondere.
"Mi ero svegliato tardi e l'unico Pokèmon che era rimasto
dal professor Oak era proprio Pikachu"
"Ma Ash...questo cosa c'entra con...?"
L'amico la guarda sorridendole. Un sorriso calmo, sincero.
"Appena partiti diciamo che...ecco...non gli piacevo molto. Anzi, per
niente..." ridacchia, buttandosi a terra "Siamo stati inseguiti da uno
stormo di Spearow infuriati, ho cercato di salvarlo, ma...è
stato lui a salvare me. Come vedi, adesso io e Pikachu siamo grandi
amici".
Lucinda lo ascolta, chiedendosi se il ragazzo stava parlando dello
stesso Pokèmon che lei ha salvato dal Team Rocket. Lo stesso
che non ci penserebbe due volte a sacrificarsi per Ash.
Tuttavia non riesce a dire una sola parola. Intercetta per un attimo
gli occhi dell'allenatore; ma riesce chiaramente a notare che sono
umidi.
"Non ci posso credere..." risponde finalmente lei, dopo un
pò di secondi in cui nessuno dei due ha osato aprir bocca.
"E' successo esattamente così, invece. E ancora oggi, come
vedi, stiamo dando il meglio di noi, in ogni combattimento...e ogni
giorno".
Ash sospira, cercando di trattenere dentro di sè le lacrime
che si porta dentro da un pezzo. Si alza in piedi, stiracchiandosi.
"Che cosa...che cosa ti spinge a fare tutto questo? Voglio dire...a
impegnarti così a fondo? Non so se ne sono capace".
Lui la guarda ancora una volta.
"Ho un sogno che voglio realizzare a tutti costi. Sono partito per
questo, ed è questo che mi spinge ogni volta a fare del mio
meglio. Finchè non diventerò un Maestro di
Pokèmon!"
"E...non hai paura di non farcela?"
Lucinda sembra davvero una bambina, con quello sguardo.
Ash annuisce.
"Certo che ce l'ho. Chi non ne avrebbe?"
La ragazzina abbassa lo sguardo, ragionando sulle ultime parole
dell'amico. Ma lo rialza automaticamente quando quest'ultimo ricomincia
a parlare.
"Ma...una persona speciale mi ha insegnato a impegnarmi, sempre, per
cercare di realizzare i miei sogni. E io le ho promesso...che l'avrei
fatto".
Il ragazzo abbassa il volto di scatto, cercando di nascondere per
l'ennesima volta gli occhi appannati di lacrime. Ma non riesce a
trattenerne una, che scende lungo la sua guancia, fino a cadere
sull'erba fresca.
La coordinatrice lo guarda un pò con tenerezza. Certo, non
conosceva Ash da tanto, eppure...le sembrava che cercasse costantemente
di apparire agli altri forte, deciso. Ma adesso ha capito che
c'è anche un altro lato del suo carattere e che,
probabilmente, non conosce.
Si alza in piedi, annuendo.
"D'accordo, ho sbagliato a lasciare andare Pachirisu...magari potevamo
diventare grandi amici come lo siete tu e Pikachu. Vado a cercarlo, mi
dispiace per quello che ho fatto...e ti prometto che mi
impegnerò duramente anch'io! Diventerò una grande
coordinatrice di Pokèmon, esattamente come mia madre!"
Sorride al ragazzo, che ricambia. I due si fissano negli occhi per un
secondo prima che Lucinda cominci a correre.
Ash si asciuga le lacrime col braccio e rimane a fissare il panorama
che si prospetta davanti ai suoi occhi.
C'è il tramonto. Per l'ennesima volta. E non può
far a meno di ricordarsi di quei capelli rossicci, quegli occhi verdi e
quel sorriso affettivo.
Misty... .
Sorride felice mentre se lo lascia alle spalle, riprendendo la via per
tornare da Brock e Lucinda.
*****
Note dell'Autrice: e rieccomi con un'altra breve one-shot! Non so se
Lucinda piace a molti oppure no...personalmente, a me piace e non
piace. Diciamo che mi è indifferente e, ovviamente, non la
adoro come adoro Misty. Anzi, penso che non ci sia proprio il paragone,
come molti di voi, fan Ash/Misty, penserete! Io stessa sono una
Ash/Misty, per carità, ma ho voluto scrivere questa fic non
per mettere particolarmente in risalto Lucinda, ma più per
Ash...amo il ragazzino sensibile, come, suppongo, abbiate capito XD
Spero che vi piaccia lo stesso, anche se il personaggio co-protagonista
è lei!
Un bacione a tutti!!
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