Troy Bolton, non sei altro che uno
schifosissimo verme.
Te lo prometto, presentati davanti a me
entro le prossime tre ore e mi teletrasporto nel laboratorio di chimica della
East High, afferro la fiaschetta dell’acido più corrosivo che trovo e te la
verso in testa. Così vediamo dove vanno a finire i tuoi occhi da angioletto e il
tuo sorriso sberluccicante da santarellino.
È stata una tua idea, o sbaglio? Venire qui,
a Lava Spring, quest’estate?
"Siamo un gruppo già
testato, una macchina ben oliata, se lavoriamo sodo riusciremo a divertirci,
nonostante tutto!"
Si, erano più o meno queste le tue parole,
il primo giorno, vero?
Oh, non dubito che tu ti stia divertendo,
razza di schifoso idiota.
Ma come ho fatto a non accorgermene? Ho
sempre gli occhi aperti, di natura sono attentissima a ciò che mi accade
attorno.
E in effetti, avevo qualche sospetto. Si, mi
è venuto quando ti ho visto insegnare a giocare a golf a Sharpay. Che poi, non
vorrei deluderti, ma lei gioca a golf molto, molto meglio di te: quello era solo
il primo amo che ti ha lanciato, la prima esca per attirarti nella sua
rete.
Ma non è colpa sua, Troy. Sai com’è fatta
Sharpay, sai com’è il suo mondo. Ma nonostante questo, hai accettato di entrarvi
con un sorriso sul volto e senza il minimo ripensamento.
Si, l’avevo intuito che qualcosa non andava.
L’avevo percepito nell’aria, e quella sensazione si è acuita al primo
appuntamento con Gabriella a cui non ti sei presentato. Ma non ho detto nulla.
So bene quanto è stato complicato lo scorso anno per te e Gabriella mettervi a
nudo davanti a tutti, lottare per far valere quei sentimenti, ed ero sicura che
non avresti mandato tutto all’aria per quattro moine di una reginetta. O, forse,
lo speravo.
Poi, hai saltato il secondo allenamento. E
il terzo. E il quarto. E adesso, ho appena passato ore a consolare la mia
migliore amica.
Ha pianto, sai?
No, non lo sai, ovvio. Gabriella piange con
me, quando è con me si chiede cos’ha sbagliato, mentre quando è con te cerca di
stare allegra. Lo vedrebbe anche un cieco-sordo che sta male, ma è tu niente. Ma
non hai un minimo di sensibilità?
Lo scorso anno mi sono presa la colpa delle
tue azioni. Credevo davvero che fosse colpa mia, sai? Mi sono sentita
mortalmente in colpa quando ho visto come stava male Gabriella dopo che le ho
mostrato quel video.
Ora, so che non era colpa mia, so che
Gabriella aveva ragione: nessuno ti ha costretto a dire ciò che hai detto lo
scorso anno. E la prova l’abbiamo avuta.
Ma… ehi, quello è Chad. È entrato in cucina,
con in mano un piatto con un hamburger. L’ha letteralmente scagliato sul tavolo
e ora è seduto su uno sgabello, i gomiti poggiati al ripiano e la testa sulle
mani. Che è successo?
Mi avvicino a lui e mi siedo al suo fianco,
poggiandogli una mano sulla spalla –Ehi, che succede?- gli domando.
-Nulla, una sciocchezza.- è la sua risposta.
Ma la sua voce è così ferita… sembra capire dal mio sguardo che non gli credo e
così sorride, anche se in modo tutt’altro che allegro –Solo una cretinata,
davvero… Troy… gli ho portato il panino e mi ha fermato. Per presentarmi
Hanson…-
Il giocatore di basket che il padre di
Sharpay ha invitato, suppongo… beh, allora, Troy, non hai dimenticato del tutto
i tuoi amici…
-O almeno, credevo fosse per questo. Invece
sai che ha detto? "Anche il formaggio sul panino"!- la sua voce è furente di
rabbia, ma c’è una nota di tristezza che non mi sfugge.
Troy Bolton, hai davvero scatenato la mia
ira, adesso! Tu, lurido schifoso… io ti distruggo! Ti disintegro!
Ma prima di fare una qualsiasi di queste
cose, mi sporgo verso Chad e lo abbraccio. È rigido all’inizio: strano, dovrei
essere io quella impacciata, no? Ma poi lo sento ricambiare il mio abbraccio e
mi sento immediatamente calma, tranquilla, tra le sue braccia.
-Scusa Tay…- sussurra, la testa sulla mia
spalla –Sono uno stupido… per me Troy è un fratello, non dovrei prendermela per
così poco…-
-Tranquillo. È normale.- gli rispondo,
mentre tutta la rabbia ricompare in me.
Perché tutti riescono sempre a perdonarti,
Troy? Perché?
Perché Gabriella non ti molla? È una ragazza
splendida, lei meriterebbe molto di meglio. Meriterebbe un ragazzo che stesse
accanto a lei senza farla soffrire, mentre tu sei capace solo di farla
piangere!
Perché Chad non smette di considerarti un
fratello? Sei una specie di roccia, per lui, ma in realtà non può contare sul
tuo appoggio. E poi, lui vale mille volte più di te!
E perché io non dico queste cose alla mia
amica, al ragazzo di cui sono innamorata? Perché non voglio farli soffrire con
questa cruda realtà. Perché ho paura di come staranno quando capiranno anche
loro che, anche se Sharpay è fredda e calcolatrice, tu sei molto, molto peggio
di lei.
Un bel principe dal cuore di ghiaccio, ecco
ciò che sei.