aria_005
Arietta
by:
suinogiallo
I want to protect these gentle
feelings
which are befitting of a
soft breeze.
You taught me many
precious things
in that charming seaside
town.
Let's move on while
gacing forward
within that nearly
painful warmth
Let's spin the thread of
these modest feelings
till tomorrow, when the
twilight appears
They'll change colors,
just like the changing seasons.
I want to feel this
momento, this time
as if it were within my
own hand.
I'll spin the thread of
these modest feelings
till tomorrow, when the
twilight appears.
I wish upon the twilight
for the happiness and
the smile that you gave me
to last forever.
(Ashita, Yugure Made - Erino
Hazuki/Rieko Itou/Katsutoshi Kitagawa/Yasushi Sakurai
Ending dell'OAV - Arietta -
trad: hochuuami)
La schiena di Grandma si
allontanò lentamente mentre Alicia rimaneva ferma a fissarla.
Gli occhi lucidi di
pianto gli bruciarono un po' rendendole la vista un po' sfocata,
quasi appannata da un velo. Accanto a lei il presidente Aria se ne
stava in silenzio. Probabilmente anche lui stava soffrendo per quella
separazione ma in un certo qual modo si stava facendo forza.
Chi lo sa se aveva già
vissuto una cosa del genere.
In fondo, si disse Alicia
guardandolo, nessuno sapeva quanti anni aveva. Quando era entrata
nell'ARIA Company come Pair lui era già li e, da allora non
era cambiato per niente.
I gatti di Neo Venezia
sono strani e il presidente Aria non era di certo una eccezione a
quella regola.
Lo guardò di
nuovo, abbassando leggermente lo sguardo, per non farsi notare da
lui.
Seduto sulle zampe
posteriori osservava la schiena di Grandma farsi sempre più
piccola, un po' di luccicore negli occhi blu, e nient'altro.
Lui sapeva, in fondo, che
quella separazione era necessaria. Lo aveva saputo sin da quando
Grandma aveva preso Alicia come allieva.
In un certo senso quando
aveva visto Alicia, i suoi occhi ed il suo sorriso, aveva capito che
sarebbe stata lei a prendere il posto di Grandma come Fata
dell'Acqua. Non per niente lui era il presidente, ed il nume
tutelare, della compagnia.
E la stessa cosa doveva
averla pensata anche Grandma e negli anni che Alicia aveva trascorso
con lei prima come Pair e poi come Single aveva fatto in modo di
insegnarle tutto quello che sapeva. I suoi segreti, piccoli, e tutta
la sua passione per quel lavoro, faticoso ma anche affascinante.
Il presidente si
ricordava dei primi, goffi, tentativi di Alicia di condurre la
gondola. La volta che aveva cozzato contro un muro, il sorriso di
Grandma che la tranquillizzava.
Non era facile riuscire a
guidare la gondola per quei canali. Con la pratica e l'esperienza poi
si migliorava, ma sicuramente le prime volte era stato difficile per
tutti.
Anche per Grandma, certo.
Anche lei si era
spaventata quando aveva incrociato per la prima volta un'altra
gondola in un canale stretto ed aveva strusciato contro il muro. E'
normale in fondo.
E adesso la sua schiena
era scomparsa del tutto, voltato un angolo era sparita dalla vista.
Adesso Alicia era sola.
- Rientriamo? - gli
domandò chinandosi su di lui. Il gattone bianco le rispose
con
un miagolio e lentamente si diresse verso l'edificio dell'ARIA
Company.
Devo essere forte e
andare avanti, sorrise tra se Alicia. La compagnia adesso era sulle
sue spalle e doveva dimostrare tutto il suo valore. Soprattutto
doveva dimostrare che Grandma non si era sbagliata a scegliere lei
come suo successore.
Asciugandosi gli occhi
rientrò anche lei dirigendosi poi subito alla lavagnetta
dove
segnava gli appuntamenti per le visite guidate.
Per quel giorno niente,
ma i successivi erano tutti occupati.
Tuffarsi nel lavoro e
cercare di dare il meglio.
Quello sarebbe stato lo
spirito. E almeno per il momento nessuna allieva.
No! Non si sentiva ancora
pronta e, soprattutto sentiva che non aveva nulla di importante da
dare ad una eventuale allieva che avrebbe guardato a lei esattamente
come lei aveva guardato Grandma. Con gli occhi pieni di ammirazione e
una grande voglia di imparare tutto quello che si poteva imparare.
Furono
giorni difficili.
Non per il lavoro o per
la stanchezza.
Alicia era in un qual
senso incredibile. Capace di condurre la gondola per tutto il giorno
estasiando i turisti che si affidavano a lei, andare la sera a bere
qualcosa con le sue due più grandi amiche, Akira e Athena, e
poi essere fresca la mattina dopo, pronta per affrontare una nuova
giornata di lavoro.
Le mancava Grandma.
Forse non lo diceva
apertamente, ma lo si notava.
Quando la sera si
soffermava sul balcone della compagnia a guardare il mare di fronte a
lei con la speranza di vedere la gondola di Grandma arrivare
lentamente. Quante volte lo aveva fatto quando era una Pair e poi una
Single.
Per fortuna c'erano le
sue amiche, ma anche loro diventarono Undine a tutti gli effetti e le
occasioni per vedersi diminuirono drasticamente.
Avevano il loro lavoro, e
Akira poi aveva anche una allieva ed il tempo che potevano passare
insieme era sempre di meno.
- President Aria? -
guardò con uno sguardo interrogativo il grosso gatto bianco
che, tranquillamente, si era sistemato su uno dei gradini della scala
a chiocciola che all'esterno portava al piano superiore dell'edificio
della compagnia.
Il gatto si voltò
a guardarla, dolcemente come sempre. I gatti di Marte sono davvero
diversi da quelli di Man-Home e a volte quando ti guardano hai quasi
l'impressione che ti leggano dentro.
Ed Alicia si senti, in un
certo senso, letta fin nel profondo.
- Dici che dovrei
prendere anche io una allieva? - gli domandò andando a
sedersi
accanto a lui.
- Punyu - le rispose
quasi sorridendo.
- Ho paura! - sussurrò
- Grandma mi ha insegnato tutto quello che sapeva, ma ho paura di non
essere in grado di tramandarlo -
- Punyu-pu - le si
avvicinò posando poi la sua grande testa sulle ginocchia
della
giovane Undine.
Anche se non si esprimeva
a parole riusciva comunque a farsi capire.
- Puoi farcela! -
Era questo il senso.
- Mi indicherai tu quale
sarà la mia allieva? - gli domandò poi
sorridendo. Da
lontano iniziò a vedere la gondola di Akira che si
avvicinava
a loro.
Quella stessa mattina era
passata a trovarla con la sua allieva e le aveva dato appuntamento
per quel pomeriggio ed eccola che arrivava, puntuale come sempre.
Rapidamente salì
sulla gondola della sua amica e altrettanto velocemente
sparì
alla vista mentre il presidente Aria si godeva la lieve brezza che
arrivava dal mare e ogni tanto tendeva le orecchie quasi a voler
ascoltare le misteriose voci che giungevano dal pianeta.
Molti
anni prima il
presidente Aria aveva visto i canali iniziare a riempirsi d'acqua ed
aveva assistito alla nascita delle Undine.
Aveva incontrato Akino
Ametsuchi ed era stato felice di diventare il presidente dell'ARIA
Company.
Era stato al fianco di
Alicia durante i suoi allenamenti e sarebbe stato al fianco della sua
allieva e, come per Alicia l'avrebbe protetta.
Ed anche per questo stava
ascoltando quelle voci.
Se gli esseri umani le
avessero potute sentire sarebbero state misteriose, per lui erano le
voci dei suoi amici e, soprattutto, del re dei gatti di Aqua.
A carnevale era Casanova,
alcune notti era il capotreno di una fantastica locomotiva in grado
di volare nel cielo, d'estate si sedeva a bere latte freddo in un
piccolo locale che solo i gatti potevano vedere, la notte si ritirava
in un mondo nel quale solo loro, i felini, erano ammessi, dove c'era
un buon odore di gelsomino e un buon posto per dormire.
Cait Sith era il più
grande dei gatti di Aqua e tutti loro lo rispettavano come loro re.
Ed in quel momento lo
stava chiamando.
Con una agilità
quasi impensabile in un gatto di quel peso, il presidente Aria
saltò
giù dalla scala e si incamminò verso un luogo di
Neo-Venezia noto solo a loro.
Girò ad incroci e
scese scale, passò per piccole piazze e per le calle, si
soffermò a sentire l'aria ed infine raggiunse un muro che,
quasi per magia, si aprì rivelando una piazzetta dove decine
di gatti passeggiavano e si intrattenevano parlando tra di loro.
Non scimmiottavano gli
uomini. Qualcuno era ritto sulle zampe posteriori come il presidente
Aria ma la maggior parte erano a quattro zampe, come tutti i gatti, e
miagolavano tra loro agitando la coda.
Altri se ne stavano
invece sdraiati sulle scale di una gradinata che saliva verso un
grande arco e spariva poi dietro un muro e riposavano
tranquillamente.
Non sempre, ma quello era
il posto dove i gatti di Aqua si radunavano quando sparivano dalle
case e dai tetti di Neo-Venezia.
Altre volte si radunavano
in una specie di grande magazzino allagato perso tra i canali della
città e dove gli incauti umani avrebbero girato per sempre
in
tondo grazie alla magia di Cait Sith.
Se solo fossero riusciti
a penetrarvi ovviamente.
Muovendosi a suo agio tra
i gruppetti di gatti che lo guardavano con un certo rispetto, il
presidente Aria si diresse verso le scale iniziando poi a salirle.
Forse si sarebbe dovuto
mettere un po' a dieta, pensò rendendosi conto che le saliva
a
fatica per via della pancia prominente che gli stava venendo.
Ma come fare?
La cucina di Grandma
prima e quella di Alicia poi erano troppo buone e lui non aveva tutta
quella forza di volontà per resistere.
Alla fine riuscì
però a raggiungere la cima e a scomparire dietro il muro
oltre
il quale la scalinata continuava e ad arrivare alla presenza di Cait
Sith.
I gatti
di Aqua sapevano
del suo arrivo ancor prima che scendesse dall'astronave che l'aveva
condotta fin li da Man-Home, la Terra.
C'è un sottile
filo che collega i gatti della Terra a quelli di Aqua. Un filo che
supera le barriere dello spazio e della distanza oltre che quelle del
tempo.
Si dice che i gatti di
Aqua possano mettere in contatto il presente con il passato ed Akari
ne sapeva qualcosa.
Aveva visto l'acqua
iniziare a riempire i canali quando ancora non ci si aspettava
l'incidente che avrebbe ricoperto il novanta per cento della
superficie di Marte di acqua dandogli poi il nome attuale. Forse era
stato un sogno, o forse no, ma se era stato un sogno era stato tutto
cosi vivido e reale, compreso il pranzo che Akiko le aveva preparato.
Forse il suo arrivo li
non era stato neanche cosi casuale.
Alicia non le aveva mai
voluto rivelare per quale motivo avesse scelto proprio lei ma
qualcosa le diceva che la scelta forse non era stata neanche sua, ma
del presidente Aria, o forse proprio di Cait Sith.
Era arrivata su quel
pianeta con tanta speranza e tanta paura e non sapeva che anche
Alicia, al pari suo, aveva molta paura di quel cambiamento nella sua
vita.
Una allieva.
Quando la vide, per la
prima volta, addormentata nella gondola del postino, con il
presidente Aria a vegliarla ebbe però la sensazione, anzi,
la
certezza che tutto sarebbe andato bene.
Quella ragazza era
speciale. Non era di Aqua ma il pianeta l'aveva in un certo senso
adottata sin da subito.
Il suo cuore, i suoi
occhi limpidi, i suoi gesti e la sua spontaneità l'avevano
conquistata cosi come conquistava tutti quelli che incontrava.
Alicia aveva imparato
moltissimo da lei, cosi come Akari aveva imparato tantissimo da
Alicia. A vederle insieme si sarebbe detto che erano sorelle per come
stavano insieme, per come si completavano a vicenda, per come i loro
modi erano simili.
Questo era un po' anche
lo scopo per cui le allieve venivano affidate ad una Undine che le
seguiva in tutto e per tutto.
Come Akari ed Alicia
anche Aika e Akira in un certo senso erano simili, sia nei modi che
nel carattere e per alcuni versi anche per Alice e Athena.
Affidare le allieve più
promettenti alle migliori Undine per farne poi delle Prima
eccellenti.
E se per Aika e Alice la
scelta era sembrata d'obbligo, in fondo Aika era pur sempre la figlia
dei proprietari dell'Himeya e Alice era la più giovane e
promettente Pair ad essere scoperta dalla Orange Planet, per Akari il
discorso era stato diverso.
Per loro due essere
affidate alle due Fate dell'Acqua era davvero una scelta obbligata
mentre per lei, sconosciuta ragazzina che veniva da Man-Home, essere
affidata ad Alicia, la terza Fata dell'Acqua e forse l'Undine
più
famosa di Neo-Venezia, era stata davvero una scelta dettata dal caso.
O forse anche li c'era
stata la zampa di Cait Sith?
Questo è uno dei
misteri di Aqua...
-
Ai-chan? - sussurrò
verso la sua piccola amica che, in silenzio ascoltava il rumore del
mare intorno alla sede dell'ARIA Company stando in ginocchio sul
letto e affacciata al grande oblò che fungeva da finestra.
Il presidente Aria gli si
era sistemato accanto e ronfava placidamente. Una dolce brezza
scompigliava i capelli della ragazzina che, quasi in trance ascoltava
quel suono.
Una volta Akari l'aveva
paragonato al respiro della città ed Ai aveva accettato
senza
batter ciglio quella definizione.
Quel rumore,
l'andirivieni dell'acqua contro i piloni che sorreggevano la
costruzione, il vento che soffiava tra i cavi che collegavano Ukijima
alla terra ferma, ogni altro piccolo rumore di quella città
sospesa tra la fantasia e la realtà dimostrava che
Neo-Venezia
era viva.
- Akari-san - si voltò
verso di lei sentendola avvicinarsi al letto.
- Non riesci a dormire? -
le domandò andando a sedersi sul letto che una volta era
stato
suo e che adesso era invece di Ai.
- Stavo ascoltando il
respiro della città - le disse andando a sistemarglisi
accanto
- e sono troppo nervosa per riuscire a prendere sonno! - lo sguardo
gli corse verso una sedia sulla quale il presidente Aria, poche ore
prima, aveva sistemato una divisa da Undine e due guanti.
- Ai-chan! - la abbracciò
dolcemente ricordandosi di quanto era stata nervosa lei. Un sorriso
la illuminò mentre guardava il volto della piccola Ai. Era
cresciuta e stava diventando una splendida ragazza e l'aveva sorpresa
non poco quando le aveva rivelato che voleva diventare anche lei una
Undine.
Era stato durante la
festa del Redentore, sulla barca che come ogni anno lei e le sue due
più care amiche, Aika e Alice, preparavano per festeggiare
con
tutti i loro amici.
Le si era avvicinata e le
aveva sussurrato all'orecchio che aveva preso quella decisione. E
adesso eccola li, emozionata, nervosa ad ascoltare il respiro di
Neo-Venezia, esattamente come lei e come Alicia quando era stato il
suo momento di occupare quel letto.
E come sempre la loro
senpai si era seduta accanto a loro, le aveva abbracciate ed aveva
sorriso di fronte a quella nuova, splendida Undine che stava nascendo
mentre da qualche parte a Neo-Venezia, in uno di quei luoghi
inaccessibili agli esseri umani un gigantesco gatto saliva una
scalinata per poi scomparire dietro un muro.
copyright
©
2007 suinogiallo
copyright
per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano
Note
e Glossario:
Ho
scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, per una obiettiva
difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Grandma, il
cui vero nome è Akino
Ametsuchi, è stata la fondatrice di ARIA
Company oltre che l'Undine più famosa di tutta Neo-Venezia.
Prima di ritirarsi ha addestrato Alicia. Nella storia uso l'appellativo
Grandma (nonna) per rimanere più fedele possibile
all'originale dell'anima.
Per
gnomo si intendono le persone che lavorano nel
sottosuolo di
Aqua e che si occupano di mantenere la gravità.
Le
undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche
per la
città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti
in
giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le
Fate dell'Acqua sono le undine più capaci
nel loro
lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre senpai delle protagoniste,
ovvero Alicia, la sempai di Akari, Akira, la sempai di Aika e Athena,
la sempai di Alice.
Cait
Sith è un grosso gatto che veste abiti tipicamente
veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per intenderci) che
è un po' il protettore di Aqua. Durante il Carnevale gira
per
le strade di Neo Venezia vestito come Casanova, con una grossa
maschera. In un episodio lo troviamo invece vestito come il
bigliettaio di Galaxy Express.
La
festa del Boccolo è una festa di Neo Venezia in cui gli
uomini
regalano un bocciolo di rosa rossa alle ragazze.
Man-Home
sarebbe la Terra.
Aqua
- si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di
terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto
completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
Aria
Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La
sua unica dipendente è Alicia, la sempai di Akari.
Hime-ya
- una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika
è la figlia dei proprietari nonchè apprendista
presso
di essa.
Orange
Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi
fa il suo praticantato Alice.
Ukijima
è l'isola volante che aleggia sopra Neo-Venezia e da cui si
dipartono vari cavi che la collegano alla terra ferma. Vi si trovano i
sistemi di controllo climatici del pianeta e vi lavorano i Salamander
(tra cui Akitsuki). E' anche un centro residenziale.
Il testo
della canzone citato all'inizio è la sigla di coda dell'OAV
Arietta da cui ho tratto anche il titolo di questa storia.
Per
chi volesse approfondire consiglio wikipedia nella versione in lingua
inglese e, ancora di più, in quella giapponese, oltre che la
visione dell'anime attualmente alla sua seconda stagione.
Quattro
Chiacchiere Con L'autore
Quarta
storia dedicata ad ARIA.
Inizio subito con il
ringraziare chi ha recensito la mia storia precedente (That Tomorrow's
Undine), ovvero kurumi, hinata_chan, Ashley Ketchum, Dour Mour e
giuliaeffettuo. Spero possiate leggere questi miei ringraziamenti (se
non altro perché questo vuol dire che avete letto anche
questa mia nuova storia).
La prima parola di
questa nuova storia l'ho iniziata a scrivere praticamente dopo aver
finito di vedere il primo OAV dedicato a questo anime e dal quale ho
ripreso anche il titolo, ovvero Arietta, e questo circa sei settimane
fa.
Successivamente,
rivedendo un po' random alcuni episodi mi è venuto in mente
quanto siano importanti i gatti su Aqua e ho deciso un po' anche di
cambiare rotta.
Devo ammettere di
essermi preso molte libertà scrivendo questa piccola storia
ma non penso di essere andato tutto sommato AU o OOC, se lo ritenete
fatemelo sapere. Sarò felice comunque di discuterne con
appassionati di questo manga/anime.
Sparpagliate poi per
tutta la storia ci sono varie piccole citazioni che mi sono servite per
mantenere una certa unione tra questa storia e l'originale.
Per concludere spero che
vi sia piaciuta leggerla come a me è piaciuto scriverla.
Le immagini questa volta
sono dedicate a Cait Sith e alla sede dell'ARIA Company e si tratta
come sempre di miei schizzi ripresi dai fotogrammi della serie.
Suinogiallo - 14 Novembre 2007
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