SUCIDEGIRL
Era
lì,in un letto
d' ospedale.Gurdava distrattamente fuori dalla finestra con i suoi
occhi caramellati,ormai spenti,vitrei.
Spostò lo sguardo altrove e si guardò i polsi
fasciati.
Sospirò.Perchè l' avevano salvata?Per lei non
aveva
più senso vivere da quando...non c'è la faceva a
dirlo ne
a pensarlo.
Le lacrime si impossessarono dei suoi occhi.Chissà chi l'
aveva
portata in ospedale...forse i suoi genitori,forse suo fratello.
Ripensare a quello che aveva fatto le metteva i brividi.
FLASHBACK
Entrò in cucina,decisa a farla finita una volta per tutte.
Prese un coltello molto affilato e andò in giardino.
Ingoiò un paio di sonniferi e bevve un bel pò di
sorsi di
grappa,in fine impugnò il coltello e si tagliò le
vene.Vide il sangue uscire subito andando a macchiare i suoi polsi
candidi per poi cadere,formando varie chiazze,sull' erba.
Il miscuglio di farmaci e alcool fece subito effetto e tempo di un paio
di minuti che svenne.
FINE FALSHBACK
Si era risvegliata in ospedale sperando con tutta se stessa di essere
morta.La vita che senso poteva avere da quando lui,il suo piccolo
spiraglio di luce,in quel mondo per lei così cattivo,era
morto?
Voleva solo raggiungerlo,raggiungere quel figlio nato da una violenza
subita mentre una sera tornava a casa,da sola.
Ma non le importava da cosa fosse nato.Era e rimaneva pur sempre suo
figlio,una creaturina innocente che qualcuno di troppo potente e divino
aveva deciso di toglierle dopo sei mesi.
Simon,il nome del suo angelo dai capelli neri,come quelli del padre,e
gli occhi caramellati come i suoi,era nato con una malformazione
incurabile al cuore.
E ora,che era passato un' anno,lei non c'è la faceva
più a vivere.
Prese a singhiozzare.Non sentì neanche la porta aprirsi.
-Sharp...-
Lei alzò lo sguardo pieno di lacrime e vide un ragazzo
alto,dai
capelli castano chiaro e gli occhi azzurri,quasi blu,osservarla con
tristezza.
-Troy...-
Il ragazzo le si avvicinò lentamente.Le faceva una tenerezza
unica.Aveva imparato a conoscerla soprattutto durante la gravidanza e
poi non doveva dimenticare che era stato lui a far nascere il piccolo
Simon,infatti non avevano fatto in tempo a correre in ospedale
perchè nessuno trovava le chiavi della macchina.
-Io non c'è la faccio più,mi manca mio figlio!-
Troy l' abbracciò tenendola stretta a se.Anche a lui mancava
e
molto anche.Per quei sei mesi di vita del piccolo gli aveva fatto da
padre,lo aiutava in tutto,lo faceva divertire e guardavono sempre
insieme il basket.
-Anche a me ma...dobbiamo essere forti!Soprattutto tu,vedrai che presto
starai meglio e...Simon diventerà un bellissimo ricordo.-
-Come posso essere forte?Io non riesco più a vivere senza il
suo sorriso,senza le sue risate allegre!-
Troy iniziò a piangere insieme a lei.Se si era dato tanto da
fare per Sharpay era perchè l' amava ed essere entrato in
quel
giardino,vedendola stesa a terra,priva di sensi in una pozza di
sague,gli metteva una rabbia e un' angoscia indescrivibile.
-Devi invece...ho avuto paura di perderti,di non poter più
rivedere i tuoi occhi...-
La ragazza si scostò leggermente e lo guardò in
quelle pozze azzurre che anche lei amava tanto.
Non si erano mai dichiarati apertamente ma da ogni gesto o parola si
intuiva che i due erano innamorati persi.
Sharpay gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
Credeva che non aveva l' amore di nessuno,ma riflettendoci
capì
che aveva l' amore di Troy e dei suoi amici.Infatti sentì la
chiara voce di Chad e Taylor bisticcare come al solito.
Sorrise dentro di se,ora voleva solo concentrarsi sul ragazzo della sua
vita.
Passarono sette mesi da allora.
Troy e Sharpay erano andati al cimitero e ora erano abbracciati di
fronte la tomba del piccolo Simon.
La bionda si accarezzò il ventre.
Chissà se Simon sarebbe stato felice di avere un fratellino
o una sorellina.
Si,perchè Sharpay era incinta,questa volta di Troy.Avevano
tanto
desiderato un bambino che alla fine quella stessa entità
troppo
potente e divina aveva deciso di graziarli.
Sorrise,non doveva più dannarsi,aveva ragione il suo
fidanzato,Simon era un bellissimo ricordo...che si sarebbe portata nel
cuore per sempre.
FINE
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