Anyname
Brevissima ficcy che dedico a chiunque
mi donerà qualche minuto del suo tempo e magari un commentino
T.T
Any
Name
Non ho saputo resistere.
Gli ho lasciato un
bigliettino per avvertirlo che sarei tornato verso sera.
Davvero non ho potuto
resistere.
Così eccomi
qui...da solo...seduto su questa panchina,sotto questo albero,le cui
fronde mosse dal vento creano mosaici di luci ed ombre sul mio
viso,disteso in un lieve sorriso.
Li osservo di
nascosto...corrono,giocano,gridano...
Fiduciosi nel
domani,convinti di poter cambiare il mondo e forse...forse ci
riusciranno davvero.
Mi sfugge un sospiro non
appena scorgo le loro figure avvicinarsi ai bambini.
Lei è sempre più
bella.
La chioma scarlatta
accende le sue iridi autunnali mentre un sorriso,che non le avevo mai
visto prima,si dipinge su quelle labbra rosee.
Non mi è mai stato
dato di vederlo rivolto a me,eppure riesco ugualmente a riconoscerlo
per istinto.
Il sorriso di una madre.
Un sorriso che illumina
tutto il parco,quel sorriso che racchiude in sé l'eterno
segreto della vita.
Subito i suoi figli
smettono di giocare per gettarsi nel suo abbraccio che appare quasi
immenso,avvolgente,infinito.
Un uomo alto,capelli di
rubino,lo sguardo pacato e maturo,le appoggia una mano sul braccio.
Erano anni che non lo rivedevo.
È cambiato...i suoi
occhi,un tempo persi in una continua tempesta d'insicurezza e
passione,sono ora calmi e tersi,sereni.
Quando si allontanano
osservo le sue spalle larghe,decise,rassicuranti.
Le spalle di un padre.
Herm...Ron...
“Sapevo di trovarti qui.
”
Una voce interrompe le mie
riflessioni.
La sua voce.
“Scusa io...”
“Non dire niente...non è
necessario.”
“Già...”
Prende posto accanto a me
mentre i colori di questa giornata stingono,
confondendosi,mescolandosi come sulla tavolozza di un pittore intento
a ritrarre una notte di luna piena.
Mi volto verso di lui.
Quei folti capelli dorati
che sembrano sfidare il sole,l'incarnato alabastrino,in un'eterna
gara contro il pallore lunare ed i suoi occhi...non ho parole per
descriverli.
Occhi pungenti come
l'inverno,roventi come l'estate.
Due galassie in perpetuo
movimento,un universo in espansione del quale non ho ancora appreso
tutte le sfumature e forse non ci riuscirò mai.
Ormai solamente le luci
dei lampioni guidano le persone verso le loro case.
Con la tua immutata
eleganza ti alzi porgendomi la mano.
“Andiamo.”
“Sì.” è
il flebile sussurro che ricevi come risposta.
Ci incamminiamo verso il
nostro appartamento,l'uno accanto all'altro,sfiorandoci ad ogni
passo,rinnovando con questi semplici gesti il nostro legame.
“Ti sei pentito? ”
questa volta non ti bastano i battiti dei nostri cuori che parlano
quella lingua nota solo agli innamorati.
Questa volta vuoi sentirlo
da me,dalla mia bocca.
“No. Rifarei ogni
cosa...con te...”
E lo penso veramente.
Ripercorrendo a ritroso il
nostro passato non trovo un solo istante che cambierei.
Dalla battaglia con
Voldemort,allo scoprirsi innamorati,al donarsi reciprocamente anima e
corpo...
Certo non nego che sia
stata dura,soprattutto quando abbiamo dovuto dire addio a ciò
che siamo stati,ai nostri amici,ai nostri poteri,ai nostri
nomi...ogni cosa immolata ad un nome ancora più
importante,potente,invincibile...l'amore.
Quella notte mi appare
lontana e sfumata come un sogno...la notte in cui abbiamo trovato
quel vecchio incantesimo fra le carte di Piton...un ultimo regalo che
ha voluto farci...chissà magari aveva compreso prima ancora di
noi quale fosse il destino che ci attendeva.
La tua voce tremante
mentre mi chiedevi se lo volessi davvero.
La mia incrinata
dall'emozione mentre ti dicevo che non avrei desiderato altro che
passare la mia vita con te.
E lo penso ancora.
Nessun sacrificio è
mai stato più dolce di quello che ho sopportato per te.
La formula la recitammo in
perfetta sincronia,nessun tipo di rimorso o indecisione trapelava dai
nostri sguardi incatenati insieme.
Così le tenebre
portarono via il ricordo di Harry Potter e Draco Malfoy dalle menti
di tutti coloro che avevano condiviso l'esistenza con noi.
Sorse poi l'alba di un
giorno nuovo e con lei la promessa di una nuova vita.
Ci rifugiammo a
Londra,privati della magia,dei nostri averi,delle nostre identità.
Da allora io non sono più
il predestinato,il salvatore,il bambino prodigio,lo sfregiato...sono
un ragazzo come tanti,un babbano di cui nessuno si ricorderà,né
ammirerà il coraggio o narrerà le gesta.
Ma in quell'istante in cui
vi rinunciai per sempre,mi sentii la persona più fortunata,più
felice e la più appagata...poiché tu eri al mio fianco
e non avevo bisogno d'altro.
Ed ancora lo penso.
“ Ti mancano molto,vero?
”
“Sì,come a te
manca essere il principe dei serpe verde,il sangue puro e nobile che
tutti invidiavano...”
“Vivere senza quei
privilegi è difficile,ma vivere senza di te sarebbe stato
impossibile...” lo dici con trasporto,mascherandolo dietro quel ghigno da moderno lucifero che tanto ti si addice.
Ti sorrido stringendoti la
mano in questa strada deserta.
Non possiedo più
nulla,nemmeno un nome...tu sei stato il mio principio e la mia fine.
Ciò che mi è
rimasto è solo il cuore...ma quello apparteneva già a
te...da sempre....
|