Can't change

di Le Borelle
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Can't change


Non è di certo la prima volta. Ma sa che questa sarà anche l’ultima.
La verità l’ha centrato ancora, una secchiata d’acqua gelida lungo la schiena e tutto traballa. Osserva le sue mani grandi tremare e poi non vede più nulla perché tutto è offuscato dalle lacrime. Pure la testa ne è piena e la sua mente non sa stare a galla. Si sente affondare e cerca un appiglio aggrappandosi alla scrivania. Ma è distrutto e gli manca la forza. Scivola lungo la poltroncina fino a poter raccogliere tra le braccia anche i relitti che si erano spinti più lontano.
Resta accartocciato per un tempo indefinito, tanto nemmeno esiste lo scorrere delle ore per chi non appartiene al mondo. E si sente così stupido. Per aver creduto in un qualcosa che non si sarebbe mai avverato, perché è un illuso. I tatuaggi bruciano e vorrebbe riuscire a strapparsi via la pelle. Perché lui non può cambiare ed è sicuro che non lo farà nemmeno il suo amore per lui. Che è stato il primo ad ingannarlo, maledetto il suo sorriso. Poche parole e mille sguardi che lo hanno ridotto così, popstar diciannovenne rannicchiata contro uno schienale scomodo, per sempre incatenato a quelle promesse sciocche.  
Quando si rialza le ossa sono grandine sui tetti e il cuore invece sembra creparsi. E scuote la testa perché lo spera che un giorno finalmente si frantumi. Si mette a ridere mentre vorrebbe gridare e bestemmiare, poi spaccare tutto e distruggere tutti. Forse è pazzo. Forse è sempre stato pazzo ed è tutto così confuso.  
E se invece se lo fosse immaginato? Se avesse interpretato male le occhiate e le carezze e i baci?  
Raccoglie il cellulare da terra, rilegge l’ultimo messaggio ricevuto:
“Smettila. Cresci e ricorda che non lo saremo mai, né lo siamo mai stati, un noi. Dimentica, io ci sono riuscito. Non è poi così male.”
E per un istante ne è certo di quello che è stato.  Solo che Louis non è bravo ad amare quanto lui.




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