Storia1

di Baroque
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CAPITOLO 1 - Alba

Il sole era ormai basso all'orizzonte. Tinte rosso sangue macchiavano il chiaro blu cielo di pochi minuti prima. Si stiracchiò e sbadigliò un attimo, mentre un'ondata di sollievo si faceva strada nel suo corpo. Finalmente la giornata era giunta al termine. Si girò a controllare: per fortuna non era ancora venuto nessuno a disturbarlo. Tornò a scrutare l'orizzonte, lo sguardo perso in lontananza. Avrebbe voluto andare là, oltre quella linea, oltre il deserto, oltre... quella città. Saltò la ringhiera di sicurezza e si sedette a cavalcioni del bordo. Gambe penzoloni, come suo solito inspirò a pieni polmoni l'aria fredda della sera e guardò giù. Non riusciva mai ad abituarsi a quella sensazione. Ogni volta provava la stessa euforia, la stessa sensazione di... beh... essere vivo. In nessun altro posto si sentiva così libero. Certo, vi erano altri punti in cui il panorama era più o meno lo stesso, ma nessuno si trovava a quell'altezza... uhm... 500 e passa "meteri" o qualcosa del genere, gli sembrava il vecchio Pau avesse detto. Sotto di lui le bianche mura di Alba scendevano a precipizio fino ad affondare nelle sabbie.

Stette li ancora per qualche minuto, finché la luce non lasciò posto, gradualmente, all'oscurità. Ora di tornare a casa, mm? Fece dietrofront e tornò dentro. Seguì a ritroso il solito percorso tortuoso e, dopo molte curve, sbucò nella parte centrale del piano. Tutto era immerso nel buio più nero, tranne che per la poca luce che filtrava delle finestre e per quella delle fiaccole del piano di sotto che si intravedeva dalle scale. Tese l'orecchio e confermò la presenza del cadenzato e calmo passo delle guardie, quasi impercettibile per un orecchio non allenato. Procedette oltre e aprì la porta della sua stanza. Esausto, si gettò sul letto e... pensò a lei. "Amanda...". Cadde addormentato di li a poco.





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