Ryan Evans non era un ragazzo nervoso.
Era un ragazzo fascinoso, con un bel sorriso smagliante e
due occhi da fare invidia al cielo più azzurro.
Aveva tutto nella vita. Soldi, bell'aspetto, simpatia
spiccata, popolarità, talento...
Ma sentiva che nella sua vita qualcosa mancava.
E quel qualcosa era così pesante che spesso si trovava a
pensarci, la notte, quando era da solo nel suo letto.
Ci ragionava, pensava, si arrotolava nelle lenzuola, ma
nulla cambiava.
Non capiva cosa gli stava succedendo, perchè stesse così
male.
Ma poi, arrivò la risposta.
Improvvisa, come sempre tutte le risposte alle domande più
difficili arrivano.
Mentre girava, perso nei suoi pensieri, in una chat-room, si
scontrò per caso in una ragazza.
Quella ragazza, lo incuriosì subito. Si parlarono, strinsero
amicizia.
E fu così, che Ryan Evans cambiò radicalmente.
~ ♥ ~ ♥ ~
C’era odore di novità nell’aria quel giorno. Come sempre,
Ryan uscì per secondo dalla limousine. Sua sorella aveva la fissa dell’essere
prima in tutto. Ciondolante si avviò dietro la sorella, senza spiccicare una
parola.
<< Ryan?? >> il ragazzo si voltò verso di lei e
le sorrise, falso. Come ormai faceva sempre quando sorrideva.
<< Sì? >> Sharpay sorrise, altrettanto
falsamente. Si capivano al volo, erano gemelli.
<< Non sei contento? È l’ultimo anno alla East High!
>> alzò le braccia al cielo, urtando il gemello. Sì, era felice, ma solo
per finta. In quella scuola non succedeva nulla di particolarmente
interessante. Sempre la solita routine.
- Troy Bolton e Chad Danforth che facevano i galletti con le
cheerleader;
- Gabriella Montez e Taylor McKessie che li rimbeccavano,
per poi fare puntualmente pace;
- Sharpay Evans e Ryan Evans che partecipavano ai musical
della scuola.
Tutto normale, come al solito. Ma, come ho detto prima,
nell’aria di quel giardino, c’era odore di cambiamento. Un cambiamento
radicale, come quello che stava per accadere ad una ragazza dall’altra parte
del giardino, con le cuffiette dell’i-pod alle orecchie.
<< Devo proprio? E se poi me ne devo andare di nuovo?
>> implorò la ragazza. L’uomo alla guida dell’auto la guardò storto dal
finestrino, al che lei capì che quello era un eloquente Sì.
<< Non ci trasferiamo più, te l’ ho detto questa
mattina. >> le rispose con calma, scendendo dalla macchina e andando ad
aprire la portiera alla figlia. Questa sbuffò.
<< Sì, l’avete detto anche l’anno scorso. >> si
imbronciò, scendendo. Appena mise piede sul cemento del giardino, un brivido la
percorse da capo a piedi. Qualcosa di strano stava per succedere in quella
scuola. Si stirò la gonna di jeans sulle gambe e si strinse gli anfibi. Calò
per bene il cappuccio sul viso, mentre alzava al massimo il volume delle cuffiette. Non voleva sentire cosa
potevano dire di lei. Ormai lo sapeva, che bisogno c’era di stare male ancora?
Alcune ciocche castane scure fuoriuscivano dal cappuccio grigio della felpa,
mentre si avviava a testa bassa verso l’entrata. Si sentiva, qualcosa stava per
accadere in quella scuola. qualcosa, che avrebbe cambiato per sempre, la sua
vita, cominciando dall’ultimo anno di liceo.
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ciaoooooo! Su richiesta di AqUa, ho scritto il primo chappy
della long (che non credo sarà tanto long, ma non importa) con Lucy. Che ve ne
pare? Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la shot. Come avete visto, in
questa ho cambiato il punto di vista e il tempo :p
Uh, dimenticavo. Ficcy dedicata alla mia Lucy e ad AqUa che
mi ha dato l’dea. ^^ bacioni a tutti, Barbycam