«La vita? Già, la vita è proprio una fantastica storia».
Cesco la strinse forte a sé e sussurrò: «Sì, fantastica come te».
Continuo a pensarci da quando sono tornata a Villa Espasia, sai Cesco?
E non riesco a non arrossire al ricordo ti tutti quei teneri baci sulla fronte o sulla punta del naso tra un pericolo e l'altro.
Non siamo nient'altro che due bambini, lo sappiamo bene entrambi, ma adesso abbiamo un'eternità davanti. Ora che Karkon non c'è più, ora che tutto il mondo è finalmente Libero di Pensare. Siamo stati proprio bravi, insieme.
Eppure ho ancora paura.
Ti ho detto che non ci saremo mai persi di vista, né noi due né gli altri, però la vita a volte è imprevedibile e purtroppo ho imparato che il Destino di ognuno di noi è già scritto. Non prendermi per paranoica, tu dici sempre che vedo tutto quanto nero ma stavolta ti prometto che proverò ad essere più positiva. Io farò del mio meglio per non perderti, ma metticela tutta anche tu daccordo?
Sto cercando di ricordare la prima volta che ci siamo incontrati e mi sembra ieri quando tu, Dodo, Roxy e Fiore mi aspettavate sul divano nella Sala degli Aranci e io come al solito ero in ritardo. Tu avevi una delle tue solite T-shirt extra large grigia e giocherellavi con un filo di ferro sistemandoti di tanto in tanto gli occhiali. Mi sei subito piaciuto, dico sul serio!
Domani ci rivedremo, magari solo io e te, scusami già da adesso se sarò talmente impacciata da non riuscire a dire nemmeno una parola.
E scusami per tutte le volte in cui ti ho sgridato o in cui non ti ho lasciato fare quello che volevi. E' che non riuscivo ad ammettere che ogni tuo gesto mi sembrava eccezionale.
A dire la verità, penso che tu sia migliore di me Cesco.
Tu non lo sai, ma sei speciale.
Per me.
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