Lascia che ti racconti di quando sarai calvo e obeso...

di Inathia Len
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-Pensa a quando sarai calvo! Ma completamente, eh, non leggermente spelacchiato o con la chierica, no no, completamente pelato. Senza più nemmeno un capello o il ricordo di esso… un po’ come le sfere di cristallo che usavamo a Divinazione…-
-Sirius, ho afferrato il concetto…- tentò di interromperlo James mentre, sotto lo sguardo divertito di Remus e Peter, si osservava preoccupato allo specchio della loro camera nella torre.
-Pensi che la Evans lo scaricherebbe?- chiese Remus, come se James non avesse detto nulla.
-Oh, ma certo che sì!- esclamò Sirius, lanciandosi sul suo letto e schivando un cuscino che puntava pericolosamente alla sua faccia.
-Anzi, secondo me, esce con lui solo per i suoi capelli- commentò Peter, facendo sganasciare tutti tranne il diretto interessato.
-Ramoso, guarda che noi lo diciamo per il tuo bene, potresti rimanerci male…-disse Sirius, tirandosi a sedere e mettendo un braccio attorno alle spalle di James che gli si era seduto accanto.
-Eh, deve essere preparato- rincarò la dose Remus, sogghignando.
-Ma… ma…- balbettò James.
-Perché se continui così- iniziò Sirius, -a passartici la mano in mezzo in continuazione, ti sposterai l’attaccatura indietro di mezzo metro entra la fine dell’anno. E poi, chi ti sente?-
-Vorrà dire che per il tuo compleanno ti compreremo una bella parrucca!-
-Ehi, Peter, così non vale, rovini la sorpresa!-
-Lunastorta ha ragione. Zitto e mosca, Codaliscia, altrimenti la parrucca la faccio io con i tuoi peli da topo- lo rimproverò Sirius, scoppiando in una risata simile a un latrato.
-Oh, adesso basta!- esclamò James, uscendo e sbattendo la porta.
-Dite che se l’è presa davvero?- chiese Peter, spaventato.
-Naaa… secondo me è andato dalla Evans a implorarla di non lasciarlo quando sarà completamente calvo e grasso anzi, obeso!- disse Sirius, sempre ridendo.
-Anche obeso?- chiese Remus, ormai con le lacrime agli occhi. –Sai che non ce lo vedo?-
-Beh, tutto dipenderà da come cucinerà la Evans. E poi lo sai, un uomo di famiglia fa poco sport e quando avrà smesso con il Quiddich… lieviterà meravigliosamente!- esclamò Sirius, camminando per la stanza e incominciando a mettersi tutti i vestiti che trovava sul pavimento della stanza, ridacchiando. Alla fine, inciampò e finì per terra, in un turbinio di vestiti e risate.
In quell’esatto momento rientrò James e finì per terra a sua volta.
-Che ci fai sul pavimento, cagnaccio rompiscatole?-
-Potrei chiederti la stessa cosa, Ramoso. Dai, levati di dosso.-
-Ah, e comunque Lily ha detto che non mi mollerà mai solo per quello- brontolò James.
-Ma glielo hai chiesto sul serio?!- chiese Remus, a metà tra il divertito e lo stupito.
-Sei sicuro che abbia detto “non solo per questo”?!_ chiese Sirius, mentre un ghigno malvagio si dipingeva sul suo volto.
Remus e Peter ricominciarono a ridere.
-Perché hai tutta quella roba addosso?- chiese James, spaventato, divertito e rassegnato allo stesso tempo.
-Lascia che ti racconti, caro Ramoso, di quando sarai calvo e obeso…- incominciò Sirius, sottolineando l’ultima parola e mettendogli un braccio sulle spalle.




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