Despair

di SilentSoul
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Despair
 

Atto 1.
Assenza
 
Quel sabato mattina mi svegliai relativamente presto.
Mi stiracchiai, m'infilai le pantofole ai piedi e risistemai le federe con cura.
Fuori le nuvole sovrastavano cupe la scena, mentre un gelo pungente alleggiava per le vie di Konoha.
Strinsi i pugni, amareggiato.
Perchè... perchè la sua assenza grava al mio cuore in questo modo?
Presi un lungo mantello nero e me lo avvolsi attorno alle spalle.
Sensi di colpa... 
E così mi apprestai ad uscire di casa, procedendo verso il luogo del funerale, pronto a versare lacrime amare sulla sua lapide.
Mi manchi Naruto...
 
 
Atto 2.
Passato
 
Shin mi fece cenno di avvicinarsi a lui.
-S..Sai...- mi sussurrò con voce roca all'orecchio.
Mi asciugai le lacrime.
-Non devi piangere, in fondo la morte è soltanto l'inizio...-
Prese fiato.
-...di una nuova vita.-
Mi sorrise, accarezzandomi il volto.
Dopodichè i suoi occhi si fecerò vacui... e spirò.
Di tutto ciò che avvenne dopo ricordo ancora solamente i lunghi e dolorosi pianti silenti.
 
 
Atto 3.
Lapide
 
Poggiai delle rose  innanzi alla lapide in marmo lucente.
Tanti ricordi mi riaffiorarono in mente.
Troppi pensieri fecero sfumare altrettante certezze.
Perchè in fondo lui aveva scelto Sasuke.
Ed io non potevo farci nulla.
Perchè in fondo nessuno mi avrebbe potuto ridare la vista di quei capelli color biondo lucente.
E sottolineo nessuno.
Stetti a scrutare per alcuni interminabili attimi la volta celeste.
Almeno lei non soffriva la morte della propria ragione di vita.
 
 




 
Nota D'Autore
 
Ecco l'ultimo capitolo della mia triologia sulla Naru-Sai-Saske, ambientato nel giorno del funerale di Naruto e narrato dal punto di vista di Sai.
A differenza delle due precedenti ff che compongono la triologia (Loneliness e Distance), questa è una flash-fic divisa in tre parti collegate fra loro da un unico fattore: la disperazione (Despair).
Devo dire che in questi tre mesi nei quali ho scritto e al contempo ideato la triologia, mi sono davvero divertito un sacco.
In fondo questa esperienza è stata per me una sorta di 'viaggio' all'interno del mio essere e delle sue ombre.
Vorrei dedicare questa flash-fic a Giulia, a Madonna, ai Pink Floyd, a Italo Svevo, al mio migliore amico Andrea e a tutti quelli che sognano scrivendo o leggendo solamente.
Grazie di tutto dal vostro scrittore tredicenne.




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