I miei
momenti di depressione molto spesso fanno scaturire queste storie
tristissime. Una mi amica mi ha fatto una domanda: cosa faresti se ti
accorgessi che i freni non funzionassero? Io non sapevo cosa
risponderle. Mi è venuta in mente questa fic. Ecco cosa
farei. Darei il casco all altra persona. Spero che House sia ''ic''. Io
sono un accanita fan dell H\W, e ho creato questa fic. Credo che House
si sacrificherebbe per la persona -a mio parere- a cui tiene di
più.
Grazie in anticipo per i commenti...
The last race....
-Oh,
no...non salirò mai su quella ''cosa''!!!- aveva
detto James Wilson.
House l' aveva
guardato con aria di sfida.
-Ma come parli?
Quella ''cosa'' ha un nome!!-
-Non
salirò mai sulla moto, per di più senza casco!!-
-Ti do il mio di
casco!! Dai, avanti!!!- aveva supplicanto Gregory House. James l' aveva
guardato.
-E va bene...ma...-
-Vai piano,
rispetta le norme stradali...e poi?- lo scimmiottò il
diagnosta.
Wilson lo
guardò stranamente.
-Eddai, Jimmy, solo
un giretto!-
-Solo
perchè la mia macchina è dal meccanico!-
-Ma si, tanto la
nostra meta è la stessa!!- disse sorridendo il diagnosta,
alludendo alle nuove abitudini prese dai due uomini.
-Ok, andiamo!
Però...-
-L' hai
già detto James, non essere ripetitivo!!- disse Gregory,
sorridendo. Wilson sorrise.
Prima che Wilson
potette salire, House lo bloccò con il bastone. L' oncologo
lo guardò stupito, ma poi capì le intenzioni del
diagnosta. I due si avvicinarono e si baciarono, appassionatamente.
Come sempre un brivido percorse la schiena di James, e inizò
a sentire caldo.
-Mm...qualcuno si
sta eccitando..- sussurrò House staccandosi e guardandolo
negli occhi.
-Lo fai apposta a
mettermi in imbarazzo?-
-E chi sta parlando
di te? Io ho solo detto qualcuno!- disse, facendo l' occhiolino al suo
amante. Salirono suilla moto, House disse a James di tenersi stretto.
La strada dall
ospedale scendeva in una ripida discesa, dove il diagnosta si divertiva
ad andare al massimo.
Così
partirono.
Avevano imboccato
la strada della discesa. Era trafficata. Greg inziò a
scendere, quando cinque metri in avanti, si accorse che qualcosa non
andava. I freni non funzionavano. Sentiva la pressione sul torace data
da James, farsi più forte.
-Greg...rallenta...-
sussurrò l' oncologo. Era spaventato. House anche. Ma
cercò di tranquillizzarlo. Non gli disse la
verità.
-Dai, è
così divertente!-
-Greg, davvero,
rallenta!- supplicò ancora. Tremava leggermente. House per
tutta risposta cercò di dire con tono divertito.
-Eddai, un po di
velocità non guasta mai vero?-
-Rallenta!!-
L' aria fredda, e
la trsitezza della situazione fecero riempire gli occhi cerulei del
diagnosta di lacrime. ''MEnomale che Jimmy non può
vedermi!'' pensò.
-Rallenta House!!-
-Mi ami Jimmy?-
-Cosa? Ma...-
-Allora? Mi ami?-
-...-
-Ho bisogno di
saperlo!- dissa ancora House.
-Si!-
-Bene, anche
io....- sussurrò House. Intanto cercò di frenare.
Niente, i freni erano andati.
Wilson si
tranquillizzò, anche se la sua stretta si strinse di
più.
-Rallenta, Greg!-
supplicava ormai l' oncologo
-Dammi un premio e
rallento!!- disse, ghignando il diagnosta. Wilson sbuffò.
-Dai Wilson!- lo
incitò Gregory Wilson gli dette un bacio sulla guancia
ruvida, sfregandosi sul suo collo.
''Ti amo Jimmy''
pensò il diagnosta. C' è una curva alla fine
della discesa.
-Greg, dai
rallenta!!- disse. Si era calmato, ma aveva comunque paura.
-Ti fidi di me
James?-
-C...certo...-
-Allora non
preoccuparti, non ti succederà nulla....-
-...-
-Ti amo.- disse
ancora il diagnosta.
''Ti amo James.''
House
girò.
Quando Wilsn
aprì gli occhi era sull asfalto. La testa gli girava, la
gamba gli faceva male. Si guardò intorno.
-Ma cosa
è successo???- pensò Wilson.
Notò una
moto. E anche due pezzi di legno. Il bastone di House.
-No...-
sussurrò Wilson avvicinandosi zoppicando alla moto.
Sangue
E lui in mezzo.
-Greg!!!!-
Intorno a lui si
fermarono varie persone.
-Greg!!- lo
chiamò l' oncologo. Aprì il giubotto.
Sentì il cuore. Niente battito.
Iniziò a
fare un massaggio cardiaco, sussurrando ad intervalli
-Dai...Greg!!-
Prese il
cercapersone e chiamò Cameron
Erano passati 10
minuti, e Wilson continuava a fare il massaggio cardiaco.
Arrivò una macchina, erano arrivati i tre paperotti.
-Oddio, cos
è successo?- chiese Chese, avvicinandosi, assieme a Foreman.
Cameron impaurita si chinò accanto a Wilson.
L' immunolga aveva
continuato ad amare Greg, nonostante avesse scoperto che lui stava con
James.
-Oh no...-
sussurrò lei. Chese prese il posto di Wilson a fare il
massaggio.
Passarono altri
cinque minuti, e Chese si fermò.
-Cosa....perchè...perchè
ti fermi??- disse Wilson.
-Mi...mi
dispiace....non...non...- Chese piangeva.
L' ambulanza
arrivò in quel momento .
-No...no...no...-
inziò a balbetttare Wilson, in preda al più forte
dolore.
Allison piangeva, e
urlava anche lei. James si chinò sul volto bianco del
dottore.
-Greg....so...so
che ce la farai...ne...ne hai superate tante....ti prego!!- disse,
tenendogli il volto. La pozza di sangue veniva proprio da li. Si era
fracassato la nuca. Lacrime ingenue scesero sul volto dell oncologo.
-No, Greg!!!- disse
abbracciando il corpo esanime del diagnosta. Quando i paramedici
dovettero spostare il corpo, l' oncologo si alzò. Allison lo
abbracciò.
Rimasero
così, a piangere.
Poi Wilson si
staccò, e andò ad alzare la moto.
Si accorse di un
piccolo difetto. I freni non funzionavano.
House lo aveva
tranquillizzato.
''Perchè
lo hai dato a me il casco...perchè??- il pensiero si
trasformò in parola, la parola in un urlo.
-PERCHE'
MALEDIZIONE!!!- corse, verso il dirupo. Si lasciò cadere a
terra, distrutto. Allison lo rincorse, preoccupata che potesse fare
qualche stupidaggine. Lo abbracciò. Ma fu un attimo.
Preso da quella
strana follia, quella irragionevole irrazionalità che ci
prende tutti, una volta nella vita, James Wilson si lanciò
nel dirupo.
Per raggiungere il
suo unico amore.
La sua
metà.
Gregory
House.
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