Pensaci

di Helevorn
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La ragione illumina l'immaginazione o viceversa?
 

Siamo piccoli e la prima cosa che il nostro istinto ci porta a fare da bambini è immaginare, mattoncini diventano case e auto, e tutto quello che facciamo è immaginare dai primi attimi della nostra esistenza.
La ragione viene dopo, quando ormai l'immaginazione ha un certo limite.

Siamo grandi e capiamo che quest'ultima non è altro che un insieme di standard, regole e valori dettati dalla società che limitano anche il più piccolo gesto quotidiano che compiamo ogni giorno.
Finisci per chiderti perchè i più grandi artisti erano definiti "pazzi" e comprendi che loro quei paletti dettati dalla società non li avevano mai presi in considerazione.

Sei vecchio e nella tua mente riecheggia la solita domanda : "Se veramente fossimo disposti a dimenticarci per un attimo tutto ciò che la società ci impone, fino a quali livelli potrebbe spingersi la nostra fantasia, fin dove potrebbe spingersi la parte "buona" dell'umana follia ?
"
Poi ti senti pronto, il sangue è caldo nelle vene, vuoi provarlo, vuoi capire realmente fin dove riesci a spingerti... Ma è troppo tardi, tutto di te è consumato dal tempo e dall'indugiare.

Sei morto, e ti spegni con la consapevolezza che la ragione non è altro che la parte buia dell'immaginazione, ed è proprio quest'ultima quindi a dargli luce per non far sembrare la ragione poi così buia.

Sei morto.

Ed ora immagina , prima che sia troppo tardi.



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Dal genere che ho scelto si capisce chiaramente che non ha molto senso ciò che ho scritto, anche se vorrei portare una riflessione a questo cumulo di parole.
Vorrei dire a tutti quelli che stanno leggendo o che leggeranno questo flashfic, che bisogna vivere ed agire nello stesso momento in cui si sta pensando di farlo, altrimenti un giorno sarà realmente troppo tardi per farlo. So che non nessuno è stupido e che si capisce, ma ci tenevo a dirlo ancora. Grazie a chiunque leggerà le mie parole...
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Un abbraccio, Helevorn.




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